Dopo il pareggio al Barbera contro il Modena, il Palermo fa visita al Catanzaro allo stadio “Nicola Ceravolo”. I calabresi, ancora in difficoltà in questo avvio di stagione e reduci dalla sconfitta interna con il Padova, si trovano di fronte una sfida cruciale. Per il tecnico Aquilani la posta in gioco è alta, le ultime prestazioni opache e la serie di risultati negativi hanno già acceso il malumore dell’ambiente.

Inzaghi conferma il modulo 3-4-2-1 con Joronen tra i pali, in difesa Pierozzi, Peda, Ceccaroni, a centrocampo Diakité, Segre, Ranocchia e Augello, Palumbo e Le Douaron a supporto di Pohjanpalo.

Al quarto minuto il Catanzaro conquista la prima punizione della gara, ma il gioco riprende con ritardo a causa del fumo dei fumogeni accesi sugli spalti dai tifosi calabresi. Tre minuti più tardi Pairetto ammonisce Pierozzi per un fallo inesistente su Cissé.

Al 14’ arriva il primo tiro in porta del Palermo con Diakitè, ma Pigliacelli respinge. La squadra rosanero fatica a costruire gioco, la manovra offensiva è lenta e macchinosa, e gli attaccanti non riescono a ricevere palloni giocabili.

Gara spezzettata da falli, il Palermo sembra senza idee. Al 34’ trattenuta netta su Peda in area di rigore del Catanzaro, ma il Sig. Pairetto non ravvisa nessun fallo. Al 35’ nuovo fallo di Pierozzi su Petriccione, rischia un po’ troppo il giocatore rosanero. Al 40’ calcio di punizione da posizione interessante per il Palermo. Sulla battuta va Palumbo, ma l’azione si conclude con un nulla di fatto.

I giocatori rosanero sembrano giocare con il freno a mano tirato, rifugiandosi troppo spesso nei passaggi all’indietro verso Joronen. Al 44’ il Catanzaro riparte in contropiede con Iemmello che serve Pontisso, ma Joronen è bravo a respingere. Un minuto dopo Petriccione sfiora il vantaggio, il suo tiro termina di poco a lato. L’arbitro concede tre minuti di recupero.

Al 47’ gol di Cisse che approfitta di una difesa rosanero in bambola per segnare il gol del vantaggio per il Catanzaro.

Il primo tempo si chiude con il risultato di 1 a 0 in favore del Catanzaro.

Ad inizio di ripresa Bereszynski prende il posto di Pierozzi.

Il secondo tempo riprende sulla stessa linea del primo, il Palermo continua a faticare nella costruzione del gioco, privo di lucidità e di concretezza. Al 50’ Segre ha una buona occasione per pareggiare, ma il suo tiro termina alto sopra la traversa. Come nella prima frazione, il ritmo resta spezzettato dai numerosi falli e da una direzione di gara incerta da parte di Pairetto. Troppi gli errori nei passaggi, con una manovra confusa e poco incisiva che impedisce ai rosanero di rendersi realmente pericolosi in avanti.

Al 58’ il gioco si ferma per un presunto fallo su Brighenti nell’area del Catanzaro, ma Pairetto fa riprendere senza che sia chiaro cosa sia realmente accaduto. I giocatori calabresi continuano a perdere tempo, rallentando ulteriormente la già timida manovra offensiva del Palermo.

Al 63’ Iemmello trova la rete, ma il gol viene annullato per un fuorigioco netto. Il Palermo non riesce a reagire. Poche idee, e per di più confuse. Al 65’ Inzaghi prova a cambiare inserendo Brunori al posto di un evanescente Le Douaron, ma la musica non cambia. Il Catanzaro gestisce i ritmi e spezza il gioco, mentre i rosanero faticano a creare veri pericoli.

Al 72’ esce Augello ed entra Vasic. Un minuto dopo calcio di punizione dal limite per il Catanzaro per fallo di Peda che prende il giallo. Al 76’ Corona e Gomes prendono il posto di Ranocchia e Segre. Al 79’ Iemmello salta Peda e prova a sorprendere Joronen che con la punta delle dita mette il pallone in calcio d’angolo.

Il Palermo prova a spingere in avanti, ma il Catanzaro difende con ordine e porta a casa una vittoria insperata contro una squadra rosanero che ha sbagliato tutto il possibile. Nei sei minuti di recupero concessi da Pairetto, il Palermo non crea alcun pericolo, e la squadra di Aquilani conquista l’intera posta in palio.

Primo tempo.
Nel primo tempo il Palermo ha mostrato evidenti difficoltà nella costruzione del gioco. La squadra rosanero ha spesso rallentato la manovra con numerosi retropassaggi, senza riuscire a trovare sbocchi verticali né a servire con continuità gli attaccanti. Il centrocampo è apparso statico e poco incisivo nella gestione del possesso, mentre la fase offensiva è risultata prevedibile e priva di fluidità.

Il Catanzaro, più compatto e organizzato, ha saputo sfruttare gli spazi concessi dai rosanero, rendendosi pericoloso soprattutto in ripartenza. Le incertezze difensive del Palermo e la mancanza di ritmo nella costruzione hanno condizionato l’andamento della prima frazione, chiusa con il vantaggio dei calabresi.

Secondo Tempo
Un’involuzione difficile da spiegare Ranocchia e Palumbo tra i peggiori in campo, simboli di un Palermo irriconoscibile. La squadra è apparsa confusa, smarrita, simile a quella della scorsa stagione. Anche riconoscendo il pessimo arbitraggio di Pairetto, resta complicato trovare una logica a una prestazione così deludente, probabilmente la peggiore dell’era Inzaghi.

Il Palermo visto nelle ultime uscite, e soprattutto contro un Catanzaro modestissimo, è lontano anni luce dall’immagine di una squadra “ammazza campionato”. Nessun pallone giocabile per Pohjanpalo, un vero spreco e si insiste ancora con Vasic, eterna promessa mai mantenuta, che, come un anno fa, entra a gara compromessa senza riuscire a incidere.

La rosa costruita da Osti mostra le stesse identiche lacune della passata stagione. Chi doveva alzare il livello tecnico finora non c’è riuscito. Magnani non è stato sostituito in modo adeguato, mentre pesa l’assenza di Bani, la cui carriera è stata purtroppo segnata da troppi infortuni. L’effetto Inzaghi sembra ormai un lontano ricordo, il calo fisico e mentale del Palermo appare ingiustificabile, soprattutto perché tutti gli avversari mostrano maggiore convinzione e voglia di vincere.

Martedì sera al Barbera arriva un Monza in netta ripresa. Il Palermo dovrà resettare tutto e ritrovare lo spirito e l’atteggiamento vincente e convincente delle prime giornate, prima che il cammino della squadra si faccia in salita.

Tabellino

CATANZARO (3-5-1-1): 22 Pigliacelli; 23 Brighenti, 4 Antonini, 17 Di Chiara; 84 Cassandro, 10 Petriccione, 20 Pontisso, 32 Rispoli, 27 Favasuli; 80 Cisse; 9 Iemmello (C).

A disposizione: 1 Marietta, 5 Bashi, 7 Pandolfi, 8 Pittarello, 14 Liberali, 18 Bettella, 19 Nuamah, 28 Oudin, 30 Alesi, 45 Buso, 77 D’Alessandro, 98 Buglio.

Allenatore: Alberto Aquilani.

PALERMO (3-4-2-1): 66 Joronen; 27 Pierozzi, 29 Peda, 32 Ceccaroni; 23 Diakité, 8 Segre (C), 10 Ranocchia, 3 Augello; 5 Palumbo, 21 Le Douaron; 20 Pohjanpalo.

A disposizione: 1 Gomis, 22 Bardi, 6 Gomes, 9 Brunori, 14 Vasic, 17 Giovane, 19 Bereszynski, 28 Blin, 31 Corona, 72 Veroli.

Allenatore: Filippo Inzaghi.

Arbitro: Luca Pairetto (Nichelino)
Primo assistente: Thomas Miniutti (Maniago)
Secondo assistente: Andrea Niedda (Ozieri)
Quarto ufficiale: Gabriele Totaro (Lecce)
VAR: Luigi Nasca (Bari)
AVAR: Francesco Cosso (Reggio Calabria).

Ammoniti: 7’ Pierozzi – 14’ Petriccione – 49’ Jemmello – 73’ Peda – 91’ Palumbo
Marcatori: 47’ Cisse