PALERMO, 15 giugno 2023. Il quartiere Sperone di Palermo, si risveglia con un nuovo intervento di arte urbana. L’ottavo per l’esattezza realizzato dall’artista pugliese ma di fama internazionale Millo.

Una botola aperta verso il cielo e un bambino che scala le palazzine del suo quartiere per riuscire ad accendere una piccola lampadina. È l’ultimo degli otto murales che allo Sperone hanno colorato il quartiere di periferia inchiodato nell’immaginario a disservizi, spaccio e povertà educativa. L’opera è stata realizzata in viale Giuseppe Di Vittorio, all’angolo con via Barbato, dallo street artist pugliese Millo che ha disegnato su un prospetto di 27 metri.

Il nuovo murale inaugurato ieri pomeriggio è stato realizzato su una delle pareti degli edifici di viale Giuseppe Di Vittorio, è fa parte dell’iniziativa promossa dall’Alleanza Creativa Sperone167, che nel quartiere ha già realizzato due murales e uno a Lecce.

Un processo di rivitalizzazione quello promosso da Sperone167 che, partendo dal basso, coinvolge i quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce per accendere i riflettori, attraverso l’arte, sulle fragilità delle nostre città.
    Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, è uno street artist di fama internazionale che ha già realizzato opere in tutto il mondo e che per la prima volta dipingerà ha dipinto a Palermo.

Per l’Alleanza Creativa Sperone167 è un intervento che si unisce ai primi due realizzati allo Sperone e uno a Lecce nel 2022: l’intervento delle Medianeras (2022) e “Gridalo al mondo” (2022) realizzato da Chekos a Palermo; “L’amore non è amato” (2022) realizzato da Igor Scalisi Palminteri a Lecce.
    “Noi di Sperone167 – dice Scalisi Palminteri – siamo felici ed orgogliosi di avere in città e in particolare nella nostra periferia dello Sperone, l’artista Millo, che per la prima volta dipinge a Palermo dopo aver dipinto in tutto il mondo.

È bellissimo avere un artista come lui che conosce le periferie, i quartieri, e ci porta e porterà gli abitanti dello Sperone e di Palermo nel suo mondo immaginario”.
“Sono davvero felice – dichiara Millo – di essere stato invitato a collaborare a questo progetto. Con le mie opere spero sempre di poter accendere un riflettore in quelle aree dove le Istituzioni non sono molto presenti”.

Foto Carmelo Pantano