Dopo la sosta per le Nazionali, il Barbera torna a riempirsi per una sfida d’alta quota: Palermo e Modena, le prime due della classifica, si affrontano davanti a quasi 33.000 spettatori. I rosanero puntano al sorpasso sui canarini, avanti di appena due punti, in un match che promette spettacolo e potrebbe pesare molto sul futuro del campionato di Serie B.
Inzaghi, propone il 3-4-2-1 con Joronen tra i pali, in difesa Pierozzi, Peda e Ceccaroni, a centrocampo Diakitè, Segre, Ranocchia, Augello; Palumbo e Brunori a supporto di Pohjanpalo.
Partenza a ritmi alti al “Barbera”, ma dopo appena quattro minuti il Modena perde Tonoli per infortunio: Sottil è costretto a inserire Dellavalle. All’11’ prima occasione per gli ospiti con Gliozzi, ma Pierozzi è provvidenziale nel chiudere e permettere a Joronen di bloccare il pallone.
Il Modena mostra fin da subito una manovra rapida e aggressiva, arrivando spesso per primo sulle seconde palle. Al 18’ conquista una punizione interessante per un fallo di Segre su Di Mariano, ma il Palermo respinge il pericolo. I “Canarini” restano comunque pericolosi, grazie a una costruzione offensiva veloce e ben organizzata.
Il Modena continua a spingere e vince la maggior parte dei duelli. Il Palermo non riesce a prendere campo, ma al 27’ trova un corner con Augello, ma la difesa ospite libera e riparte. Un minuto dopo, Pohjanpalo prova una sforbiciata su assist di Diakitè, ma la palla finisce fuori di poco.
Al 31’ Palermo in vantaggio, bella azione in ripartenza del Palermo, sul tiro di Pohjanpalo respinto dal portiere avversario arriva fulmineo Segre che mette il pallone alle spalle di Chichizola. Il VAR controlla l’azione, ma il gol è regolare e il “Barbera” esplode.
Dopo il vantaggio, il Palermo prende fiducia e si difende con ordine, pronto a colpire in contropiede. Il Modena alza ulteriormente il pressing, ma la retroguardia rosanero regge bene. Nei quattro minuti di recupero concessi, gli ospiti sfiorano il pari: al 46’ Joronen salva il risultato con una parata strepitosa su Zampano. Si va al riposo con il Palermo avanti 1-0
Ad inizio di ripresa Gomes prende il posto di Segre.
ll Modena parte forte nella ripresa e si riversa in avanti alla ricerca del pareggio. Al 54’ Gliozzi sfiora il gol con un colpo di testa ravvicinato, ma Joronen salva il risultato con un intervento prodigioso. La pressione dei “Canarini” aumenta minuto dopo minuto, e Inzaghi corre ai ripari inserendo Blin e Le Douaron al posto di Ranocchia e Brunori.
Il Palermo fatica a costruire, la manovra è lenta, imprecisa, e i troppi palloni persi consentono al Modena di ripartire di continuo. La squadra di Sottil prende campo e costringe i rosanero a chiudersi nella propria area. Il Modena attacca a testa bassa, quasi tarantolato e al 63’ tiene il possesso per diversi minuti a ridosso di Joronen. Al 69’ Inzaghi sostituisce Diakité con Bereszynski. Ma l’inerzia resta tutta dalla parte degli emiliani, padroni del gioco e del ritmo.
Il Palermo prova a respirare, ma ogni tentativo di ripartenza si spegne sul nascere. I gialloblù recuperano palla con facilità e ripartono con intensità. Al 74’ ancora un miracolo di Joronen, che riesce a deviare in angolo una conclusione velenosa di Pyyhtia.
Un minuto dopo, però, arriva l’inevitabile, al 75’ il Modena trova il pareggio grazie a un’autorete sfortunata di Bereszynski, che nel tentativo di anticipare un avversario mette il pallone alle spalle del proprio portiere.
Il gol era comunque nell’aria perché la pressione del Modena era costante, e il Palermo ormai troppo sfilacciato per opporsi con ordine. All’79’ Ceccaroni ci prova da fuori con un tiro potente, ma Chichizola devia in angolo. All’81’ Vasic prende il posto di Palumbo, mentre il Modena continua a spingere con convinzione.
Il Palermo, invece, si difende come può, schiacciato nella propria metà campo e incapace di ripartire con efficacia. Gli ospiti mostrano più idee, più gamba e più lucidità, mentre i rosanero appaiono stanchi e confusi. Nel finale il Modena è nettamente più pericoloso, domina il possesso, gioca stabilmente nella metà campo avversaria e sfiora il vantaggio in più occasioni. Il Palermo si barrica dietro, perde tutti i duelli e prova solo a difendere il punto.
Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro. I rosanero stringono i denti, ma la sensazione è che il Modena possa colpire da un momento all’altro. I tifosi del “Barbera” trattengono il fiato mentre i gialloblù assediano l’area palermitana.
Il triplice fischio arriva dopo un minuto oltre il recupero: finisce 1-1. Il Palermo salva il risultato ma conferma un calo evidente nella ripresa. Il Modena, invece, chiude in crescita e si conferma capolista del campionato.
PRIMO TEMPO:
Meglio il Modena nella prima mezz’ora. La squadra di Sottil è stata più aggressiva, più corta, più lucida nei duelli e nelle seconde palle. I Canarini hanno pressato alta e costruito con rapidità, costringendo spesso il Palermo a rincorrere e a giocare spalle alla porta.
Inzaghi ha dovuto affidarsi alle ripartenze ed è stata decisiva la capacità del Palermo di colpire nel momento giusto, un lampo in contropiede, con Segre ancora una volta puntuale sotto porta. Dopo l’1-0, i rosanero si sono compattati, migliorando nella gestione difensiva e mostrando carattere nei momenti di maggiore pressione.
SECONDO TEMPO:
Nel secondo tempo il Palermo si è spento progressivamente, travolto dal ritmo e dalla determinazione del Modena che è riuscito ad alzare il baricentro, a vincere tutti i duelli e a mettere il Palermo alle corde. La differenza d’intensità è stata evidente, perché gli emiliani sono arrivati sempre prima sul pallone, pressando alto e costringendo i rosanero a chiudersi nella propria area. Il Palermo, schiacciato, ha smesso praticamente di giocare, la manovra è stata lenta, imprecisa e priva di verticalità. E ogni palla persa è diventata un contropiede avversario.
Il Palermo porta a casa un punto, ma lascia il campo con più dubbi che certezze. Buono l’approccio iniziale, cinico il vantaggio, poi il blackout. Nella ripresa la squadra di Inzaghi si è spenta, subendo per interi 45 minuti la superiorità fisica, tecnica e mentale del Modena. I rosanero hanno difeso con orgoglio, ma senza personalità né lucidità nel ripartire. Solo Joronen ha evitato una sconfitta.
Il Modena ha confermato solidità e identità da capolista; il Palermo, invece, ha mostrato limiti di continuità e carattere. Pesa l’assenza di Bani, mentre non è stato dei migliori l’impatto della gara per Bereszynski.
Tabellino
PALERMO (3-4-2-1): 66 Joronen; 27 Pierozzi, 29 Peda, 32 Ceccaroni; 23 Diakité, 8 Segre, 10 Ranocchia, 3 Augello; 5 Palumbo, 9 Brunori (C); 20 Pohjanpalo.
A disposizione: 1 Gomis, 30 Avella, 6 Gomes, 14 Vasic, 17 Giovane, 19 Bereszynski, 21 Le Douaron, 28 Blin, 31 Corona, 72 Veroli.
Allenatore: Filippo Inzaghi.
MODENA (3-5-2): 1 Chichizola; 77 Tonoli, 28 Adorni, 20 Nieling; 7 Zampano, 8 Santoro, 16 Gerli (C), 5 Sersanti, 98 Zanimacchia; 23 Di Mariano, 9 Gliozzi.
A disposizione: 22 Pezzolato, 3 Ponsi, 6 Magnino, 10 Caso, 11 Mendes, 17 Massolin, 18 Pyythia, 19 Nador, 25 Dellavalle, 29 Cotali, 33 Cauz, 92 Defrel.
Allenatore: Andrea Sottil.
Arbitro: Daniele Chiffi (Padova).
Assistenti: Marcello Rossi (Biella) – Gilberto Laghezza (Mestre).
Quarto Ufficiale: Fabrizio Pacella (Roma 2).
VAR: Gianluca Aureliano (Bologna).
AVAR: Emanuele Prenna (Molfetta).
Ammoniti: 17’ Gerli – 18’ Segre
Marcatori: 31’ Segre – 75’ Bereszynski (autogol)
Spettatori: Biglietti: 16.418 – Ospiti: 283 – Abbonamenti: 16.504 – Totale titoli emessi: 32.922








