Domenica 3 agosto, a Blufi, la comunità ha celebrato la riapertura della Biblioteca comunale. Il taglio del nastro non ha segnato soltanto l’inaugurazione di uno spazio fisico, ma è stato un gesto simbolico di grande forza che ha trasformato un appuntamento istituzionale in una vera festa collettiva, all’insegna della cultura condivisa e dell’orgoglio civico.
Dopo anni di attesa, il piccolo ma fondamentale presidio culturale ha riaperto le porte, accogliendo bambini, famiglie, volontari e ospiti in un clima carico di emozione. A impreziosire l’evento, la presenza di Matteo Orlando, autore e fotografo, che ha condotto i presenti in un viaggio narrativo e visivo tra i volti e i paesaggi delle Madonie, restituendo identità e poesia al territorio. Le sue parole, intrecciate alle immagini, hanno creato un ponte tra passato e futuro, tra memoria e visione.
A dare il via alla cerimonia sono stati gli interventi delle istituzioni locali: il sindaco Calogero Puleo, il presidente del Consiglio comunale Domenico Abbate e la giovane minisindaca Chiara Sabella, che hanno sottolineato il valore profondo della riapertura, esprimendo gratitudine a chi ha reso possibile questo traguardo.
Lidia La Placa, vicesindaca e assessora alla Cultura, ha parlato a nome dell’amministrazione e del capogruppo di maggioranza Domenico Vazzano, ricordando il percorso complesso e partecipato che ha portato a questo risultato, frutto di un grande lavoro di squadra, affrontato con dedizione e superando non pochi ostacoli.
Tra i ringraziamenti, un posto speciale è stato riservato a Lucio Vaccarella, referente della Biblioteca comunale, per l’instancabile impegno profuso in ogni fase del progetto, e a Piero Di Gangi, responsabile dell’area Affari Generali, per il prezioso supporto amministrativo e organizzativo.
Applausi e riconoscimenti anche per Lio Serporta, relatore dell’inaugurazione e coordinatore delle attività bibliotecarie, che ha svolto un ruolo chiave nella rinascita dell’istituzione, e per Carola Lo Nero, figura determinante nel rafforzamento del legame tra Blufi, il Patto per la Lettura delle Madonie e il circuito nazionale delle Città che leggono.
Ma dietro questo momento c’è una rete più ampia, fatta di volontari, operatori e cittadini che, in silenzio ma con determinazione, hanno lavorato per restituire dignità e vita a uno spazio centrale per la comunità.
A rendere la giornata ancora più significativa è arrivato l’annuncio del finanziamento da parte del CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura: circa 27 mila euro destinati al progetto presentato dal Patto per la Lettura delle Madonie, selezionato nell’ambito del bando nazionale “Città che legge 2024”. Oltre a Blufi, il contributo coinvolge altri sette comuni del territorio – Alimena, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi (capofila), Geraci Siculo, Petralia Soprana e Petralia Sottana – ed è l’unico progetto siciliano ad aver ottenuto questo importante riconoscimento. Un risultato che premia la qualità, la visione e la coesione del lavoro svolto in rete
Blufi adesso guarda avanti. La riapertura della Biblioteca è solo l’inizio. In un tempo in cui la cultura viene spesso sacrificata, questa piccola grande vittoria racconta ancora una volta la storia di una comunità che ha scelto di credere nei libri, nella memoria condivisa e nella speranza. Perché investire nella lettura, oggi, significa costruire cittadinanza, creare legami e immaginare un futuro possibile