Nel nono giorno di ritiro a Châtillon, protagonista della conferenza stampa odierna è stato Alexis Blin. Il centrocampista francese ha raccontato le sue buone sensazioni sul lavoro svolto finora, sottolineando l’importanza della compattezza e dello spirito di gruppo per affrontare al meglio la nuova stagione.
“Stiamo lavorando forte, soprattutto fisicamente- ha dichiarato Blin. Proviamo a creare uno spirito di gruppo per fare il massimo in questo campionato molto difficile. Ho cercato di dare tutto già quando sono rientrato dall’infortunio, e sono felice di essere tornato senza problemi. Ho lavorato davvero tanto per recuperare e ritrovare la condizione fisica, non è stato semplice perché si trattava di un infortunio importante. Adesso mi sento pronto a dare il massimo per il Palermo, per il gruppo e per tutto ciò che il Mister mi chiederà.”
Vincere il campionato non si spiega, si costruisce giorno dopo giorno
“Non ho la presunzione di dire come si vince la Serie B. Quello che posso dire è che, quando si crea un gruppo con lo spirito giusto e la voglia di fare le cose tutti insieme, allora si possono ottenere grandi risultati. Detto questo, oggi in Serie B ci sono tante squadre forti, e noi dobbiamo affrontare ogni giorno con umiltà, lavorando duro e giocando ogni partita come se fosse l’ultima. Sono contento di far parte di un gruppo che, fino ad ora, ha dimostrato di avere la mentalità giusta.”
Le novità tattiche di Inzaghi
“È una domanda difficile, visto che siamo appena all’inizio della preparazione, con solo due settimane di lavoro. Il mister ha già iniziato a trasmettere la sua idea di gioco al gruppo, ma abbiamo ancora tempo per affinare la stagione. Inoltre, sono aspetti che discutiamo principalmente all’interno dello spogliatoio, non vorrei fornire informazioni alle altre squadre. Posso dire però che il mister ci chiede di dare il massimo a centrocampo, soprattutto di correre tanto.”
La leadership silenziosa e il ruolo di squadra
“In passato ho segnato un gol importantissimo, che resta un momento speciale. Però credo che in squadra ognuno abbia un ruolo preciso. Io sono un giocatore di gruppo. Sono qui per aiutare la difesa a non subire gol, per supportare gli attaccanti già nella fase di pressione, correndo tanto e mettendoli nelle migliori condizioni per esprimersi.
Riguardo al mio ruolo nello spogliatoio, penso che servano almeno sei o sette giocatori che spingano sempre la squadra, perché da soli, in due o tre non si possono fare miracoli. Questo spirito di gruppo si costruisce quando tutti vanno nella stessa direzione, e io voglio essere uno di questi, dando l’esempio soprattutto a livello mentale e di atteggiamento.
Sono consapevole della qualità presente nel gruppo, ma la qualità da sola non basta se non si mettono insieme tutte le componenti necessarie per esprimerla al meglio. Il mio primo obiettivo è sempre andare in campo per dare il massimo e per aiutare i compagni a rendere al meglio.”
Umiltà e spirito: la vera sfida per la Serie A
“Parlare di Serie A adesso sarebbe prematuro, visto che il campionato non è nemmeno iniziato. Dobbiamo affrontare la stagione con umiltà, consapevoli che ci sono molte squadre ben costruite con l’obiettivo di salire di categoria, un traguardo che, secondo me, si merita chi dimostra di valere sul campo. Che si tratti di una squadra costruita per vincere o di una squadra che punta alla salvezza, senza lo spirito e la mentalità giusta non si raggiunge mai l’obiettivo prefissato. Non posso garantire che andremo in Serie A, ma posso assicurare che nel gruppo c’è lo spirito giusto per provarci fino in fondo.”
Duttilità e preferenza dei ruoli, il valore di adattarsi
“Posso dire che la cosa che preferisco di più è giocare, indipendentemente dal ruolo. Ho avuto la fortuna di sperimentare diversi ruoli e ogni posizione ti dà una prospettiva diversa in campo. Quando sono stato difensore centrale, avevo una visione e una responsabilità diversa rispetto a quando giocavo da mediano; in quest’ultimo ruolo, ad esempio, posso correre di più, e questo mi piace molto. Ho imparato molto dai miei errori, soprattutto guardando il comportamento dei compagni intorno a me, come il mio centrale. In definitiva, credo che questa duttilità sia un valore aggiunto che mi permette di adattarmi alle esigenze della squadra.”
Di seguito il video della conferenza stampa: