Dopo l’amara sconfitta interna con la Reggiana, il Palermo affronta allo Stadio Alberto Picco lo Spezia dell’ex Mateju. La squadra ligure, in piena zona playout è in cerca di punti salvezza, i Rosa devono invece ritrovare una vittoria per consolidare la sesta posizione in classifica.

Oltre a Vasic e Di Mariano, Mignani che deve rinunciare anche a Mamadou Coulibaly (lesione al soleo della gamba destra) insiste con il modulo 3-5-2 e manda in campo Pigliacelli tra i pali; Diakitè – Lucioni – Ceccaroni in difesa; Buttaro – Segre – Gomes – di Francesco – Lund a centrocampo; coppia d’attacco Brunori e Soleri.

Il primo corner della gara lo batte al settimo minuto lo Spezia che prova a fare la partita. Il Palermo costretto a difendersi.

Al 16’ Spezia in vantaggio. Follia di Lund che con un retropassaggio cerca di servire Pigliacelli piazzato malissimo, la palla viene intercettata da Di Serio che scavalca il portiere rosanero e mette dentro il gol dell’1 a 0.

Si mette subito in salita la partita del Palermo, l’errore clamoroso e da oratorio di Lund ha regalato il vantaggio allo Spezia che in casa con gli attaccanti non segnava da quasi due mesi. I Rosa sembrano avere accusato il colpo e lasciano il pallino del gioco alla squadra ligure.

Il Palermo è incapace di reagire, non riesce a costruire una manovra offensiva valida, tutto troppo facile per lo Spezia che controlla agevolmente la partita e cerca con convinzione la rete del raddoppio.

Vicino al 2 a 0 lo Spezia al 39’ con Vignali che di testa raccoglie un assist di Elia, il pallone termina di poco fuori. Gioco inesistente da parte del Palermo con errori individuali a ripetizione da parte di tutti i giocatori rosanero, poco lucidi, svagati e assolutamente inconsistenti. Uno il minuto di recupero concesso dall’arbitro. Chiude lo Spezia in attacco, ma il primo tempo termina sul punteggio di 1 a 0.

Nessun cambio nel Palermo ad inizio di ripresa

Al primo minuto di gioco Diakitè prova a sorprendere Zoet che a pugni chiusi respinge il pallone. Lo Spezia, molto più convinto, continua a costruire azioni offensive, il Palermo si difende non senza difficoltà e fatica a creare gioco in avanti.

Al 60’ fuori Buttaro e dentro Ranocchia. Cambia poco o nulla. Il 3-5-2 di Mignani snatura le caratteristiche tecniche dei giocatori rosanero sempre più nel pallone ed incapaci di esprimere un gioco valido e convincente. All’81’ fuori Gomes e Brunori, dentro Henderson e Mancuso.

Il Palermo non è in grado di poter riequilibrare le sorti di una partita che ha approcciato in maniera più che negativa subendo un gol davvero fantozziano. All’85’ entra Traorè al posto di Diakité. Ma è lo Spezia a rendersi pericoloso in avanti. Sei i minuti di recupero e mentre si registra un elettroencefalogramma piatto nel Palermo, lo Spezia chiude in avanti la gara riuscendo a conquistare tre punti pesanti ed importanti, mentre per la squadra di Mignani è notte fonda.

Seconda sconfitta consecutiva per il Palermo sempre più involuto ed incapace di qualsiasi reazione che possa dare una minima speranza che si possa migliorare. Insistere con un modulo non adatto alle caratteristiche tecniche dei giocatori è inspiegabile, perché è evidente che il 3-5-2 ha portato ad una regressione nel gioco corale della squadra che ha smarrito convinzione, certezze e cattiveria agonistica.

Gli errori individuali, che non si vedono forse nemmeno in terza categoria, lasciano attoniti e basiti, come l’assurdità di fare ripartire il gioco da Pigliacelli, che in questa stagione non è esente da responsabilità oggettive soprattutto nei tiri piazzati e da fuori.

Ormai è un cliché consolidato che gli avversari provano sempre il tiro da fuori, una specialità che manca del tutto al Palermo. Imbarazzante il non gioco espresso dal Palermo che con l’arrivo di Mignani ha cessato definitivamente di essere propositivo e sembra avere perso del tutto la voglia di lottare.

Un’agonia questo finale di stagione che ha deluso e amareggiato una tifoseria calda ed appassionata che meritava ben altre prestazioni. Nessuno crede più ad una possibile promozione attraverso i playoff, non almeno con questi giocatori che hanno palesato difficoltà mentali ma anche lacune tecniche imbarazzanti. Alcuni sembrano avere già tirato i remi in barca.

È una squadra da rifondare a partire da chi questa squadra l’ha costruita, valutando con grande attenzione tutti i giocatori con i quali ripartire. Nessuno escluso. È un Palermo senza cuore e senza anima.

Ci si aspettava molto di più da Mignani. Nessuno pensava che Mignani fosse il mago con la bacchetta magica capace di trasformare un burattino di legno in un bambino in carne, ma sicuramente si sperava che avesse più coraggio nelle scelte tecniche. A partire magari da un esordio di Desplanches. Cosa c’era da temere? Peggio di come sta andando questo rush finale, probabilmente è impossibile. Ed allora tanto valeva dare spazio a quello che è stato un investimento importante della società, ad un portiere considerato tra i migliori in Europa e futuro del Palermo.

Invece tutte le sue scelte, a partire dal modulo, hanno portato ad una involuzione del gioco che oggi sembra inarrestabile.

Queste ultime gare della stagione ci restituiscono una verità incontrovertibile, ovvero che questi giocatori sono stati sicuramente sopravalutati e se oggi non rischiamo di retrocedere il merito è di Corini che nonostante tutto e nonostante tanti errori è riuscito a fare le nozze con i fichi secchi.

Tabellino

SPEZIA (3-4-2-1): 1 Zoet; 37 Mateju, 55 Hristov, 43 Nikolaou (Cap.); 7 Elia, 10 Esposito S., 8 Nagy, 14 Vignali; 99 Verde; 16 Falcinelli, 20 Di Serio.

A disposizione: 40 Zovko, 2 Wisniewski, 5 Tanco, 9 Esposito P., 11 Cipot, 13 Reca, 24 Moro, 25 Bandinelli, 36 Candelari, 77 Bertola, 80 Kouda, 97 Jagiello.

Allenatore: D’Angelo.

PALERMO (3-4-2): 22 Pigliacelli; 23 Diakité, 5 Lucioni, 32 Ceccaroni; 25 Buttaro, 8 Segre, 4 Gomes, 17 Di Francesco, 3 Lund; 27 Soleri, 9 Brunori (Cap.).

A disposizione: 1 Desplanches, 13 Kanuric, 2 Graves, 6 Stulac, 7 Mancuso, 11 Insigne, 14 Ranocchia, 15 Marconi, 18 Nedelcearu, 53 Henderson, 70 Traorè.

Allenatore: Mignani.

Arbitro: Pezzuto (Lecce)
AA1: Berti (Prato)
AA2: Miniutti (Maniago)
IV UFFICIALE: Lovison (Padova)
VAR: Marini (Roma 1)
AVAR: Longo S. (Paola)

Ammoniti: 28’ Esposito – 64’ Vignali – 69’ Ranocchia – 86’ Mancuso – 89’ Di Francesco – 95’ Henderson

Marcatori: 16’ Di Serio