All’andata il Cosenza espugnò il Barbera con un gol al 91’ di Canotto, che dopo una fulminea ripartenza beffò Pigliacelli con un destro a giro che non lasciò scampo al portiere rosanero. Da allora entrambe le squadre hanno vissuto prestazioni altalenanti che hanno portato all’esonero dei rispettivi allenatori.

Ancora assenti Ranocchia e Vasic per infortunio, Mignani, che deve fare a meno anche degli squalificati Di Mariano e Lucioni, opta per il modulo 3-4-1-2 con Pigliacelli tra i pali; Diakitè – Neldecerau – Ceccaroni in difesa; – Buttaro – Gomes – Henderson – Lund a centrocampo e Di Francesco alle spalle della coppia d’attacco Mancuso e Brunori.

Il primo brivido per il Palermo arriva al terzo minuto, lancio lungo per Canotto in campo aperto, provvidenziale chiusura di Nedelcearu che manda il pallone in calcio d’angolo. Manovra in avanti il Cosenza, ma il Palermo non si fa chiudere ed all’ottavo minuto conquista un calcio di punizione da posizione interessante, sprecato da Brunori.

Al 25’ calcio di punizione per il Cosenza dal limite dell’area e clamoroso palo interno di Calò, con Pigliacelli già battuto. Insiste la squadra calabrese, ma il Palermo si difende e riparte. Al 35’ traversa piena colpita da Mancuso.

Al 44’ Palermo in vantaggio sugli sviluppi di una grande azione che parte dalla sinistra con Lund che servito da Di Francesco si fionda in avanti e crossa verso destra per l’inserimento fulmineo di Buttaro che raccoglie l’assist e batte Micai.

Dopo un minuto di recupero, l’arbitro fischia la fine del primo tempo e le due squadre vanno a riposo sul punteggio di 1 a 0 in favore del Palermo.

Nessun cambio per Mignani ad inizio di ripresa

In avanti il Palermo alla ricerca del secondo gol, si difende il Cosenza.

Al 60’ rigore abbastanza dubbio per il Cosenza. Intervento di Ceccaroni su Tutino che si lascia cadere platealmente in area. Per l’arbitro l’intervento è falloso e senza consultare il Var assegna il penalty ai calabresi. Dagli undici metri è lo stesso Tutino a mettere dentro la rete del pareggio.

Al 63’ entrano Soleri e Coulibaly, escono Mancuso ed Henderson. Spinge in avanti il Palermo che ha subito il rigore nel suo momento migliore. Ma dopo il pareggio la gara è in equilibrio con entrambe le squadre che provano a superarsi a vicenda. Al 78’ entrano Segre e Aurelio al posto di Brunori e Lund.

Il Palermo cerca di sfondare il muro del Cosenza, ma i calabresi si difendono a pieno organico. All’85’ uno stremato Di Francesco lascia il posto ad Insigne. All’88’ occasione per il Cosenza con Forte, la palla attraversa lo specchio della porta e termina fuori. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Si fionda in avanti il Palermo, ma il Cosenza resiste strenuamente agli assalti rosanero e la gara termina sul punteggio di 1 a 1.

Un rigore dubbio trasformato dall’ex Tutino nega la prima vittoria dell’era Mignani al Palermo. La squadra rosanero aveva impattato bene sulla gara portandosi meritatamente in vantaggio con Buttaro che non giocava da molto tempo e che ha risposto presente alla chiamata del nuovo tecnico. Anche i primi minuti del secondo tempo avevano fatto ben sperare con un Palermo finalmente volitivo e propositivo fino al penalty concesso generosamente dall’arbitro. La squadra rosanero ha poi impattato contro il muro del Cosenza e l’ingresso di Coulibaly non solo ha sortito gli effetti sperati, ma ha consentito agli avversari di non rischiare più di tanto.

Una prestazione ben al di sotto della sufficienza e assolutamente da dimenticare per il n. 80 rosanero. Anche le uscite di Brunori ed Henderson hanno contribuito a spegnere la verve in avanti della squadra rosanero che non è più riuscita a trovare la giusta lucidità per costruire vere occasioni per raddoppiare. Come spesso accade il Palermo dopo essere andato in vantaggio non riesce a chiudere la gara facendosi raggiungere puntualmente dagli avversari.

Un problema mentale? Sicuramente Mignani dovrà molto lavorare su questo aspetto che ad oggi ha fatto perdere alla squadra rosanero ben 18 punti nella ripresa. Con questo pari, il Palermo guadagna appena un punto sul Catanzaro che con la vittoria odierna resta saldamente al quinto posto. Venerdì sera al Barbera arriverà la capolista Parma sempre più proiettato verso la promozione diretta. Una sfida importante che servirà per capire se il Palermo in vista dei playoff riuscirà a superare i tanti blocchi mentali che hanno condizionato questa stagione.

Tabellino:

COSENZA (3-5-2): 1 Micai; 23 Venturi, 5 Camporese, 13 Meroni (Cap.); 31 Canotto, 26 Praszelik, 14 Calò, 98 Zuccon, 99 Frabotta; 16 Antonucci, 9 Tutino.

A disposizione: 12 Lai, 77 Marson, 6 Fontanarosa, 10 Forte, 11 D’Orazio, 17 Cimino, 18 Gyamfi, 19 Crespi, 24 Viviani, 30 Mazzocchi, 34 Florenzi, 42 Voca.

Allenatore: William Viali.

PALERMO (3-4-1-2): 22 Pigliacelli; 23 Diakité, 18 Nedelcearu, 32 Ceccaroni; 25 Buttaro, 53 Henderson, 4 Gomes, 17 Di Francesco, 3 Lund; 7 Mancuso, 9 Brunori (Cap.).

A disposizione: 1 Desplanches, 13 Kanuric, 2 Graves, 6 Stulac, 8 Segre, 11 Insigne, 15 Marconi, 27 Soleri, 31 Aurelio, 70 Traorè, 80 Coulibaly.

Allenatore: Michele Mignani.

Arbitro: Marinelli (Tivoli)
AA1: Valeriani (Ravenna)
AA2: Cavallina (Parma)
IV UFFICIALE: Gemelli (Messina)
VAR: Manganiello (Pinerolo)
AVAR: Pagnotta (Nocera Inferiore)

Ammoniti: 76’ Calò

Marcatori: 44’ Buttaro – 61’ Tutino

PH: Francesco Caltagirone