Solitamente, commentare a freddo una gara di calcio ti da la possibilità di modificare integralmente o in parte il giudizio dell’immediato dopo partita, nel bene come nel male.

Ebbene, oggi, a più di un giorno dal fischio finale dell’ottimo arbitro Baroni, siamo in presenza di uno dei pochi casi dove la valutazione a mente serena combacia con quella maturata a ridosso della conclusione del match.

Il pari di Catanzaro lascia ai tifosi rosanero un gusto agrodolce.

Dolce perchè evidenzia ancora una volta la forza del gruppo, lo spirito di reazione di una squadra, andata in svantaggio per un rocambolesco flipper che a metà primo tempo ha permesso al liberissimo Biasci di portare avanti i giallorossi; perchè giunto al termine di un secondo tempo ben giocato, con un centrocampo propositivo e dinamico grazie all’apporto di Ranocchia ( ottimo il suo debutto fatto di buon senso tattico e fisicità ) e Segre e con una difesa finalmente attenta, che non ha lasciato spazio alcuno alle velleitarie sortite degli avanti del Catanzaro che quasi mai hanno impensierito Pigliacelli.

Agro perchè, oltre che frutto di un primo tempo sostanzialmente confusionario, è stato anche figlio di una squadra ancora una volta poco cinica e concreta, che sembra ancora, almeno ad oggi, non avere quella piena coscienza dei propri mezzi e che, in certi momenti della gara, gioca contratta, quasi impaurita come se temesse da un momento all’altro di capitolare.

Ecco perchè, sostanzialmente, l’ 1-1 può soddisfare il Catanzaro e checchè ne dica il tecnico Vivarini che parla di un primo tempo dominato dai suoi,il pareggio è giunto al termine di una partita che ai punti, se fosse stato un match di boxe, avrebbe visto prevalere il Palermo.

Si diceva alla vigilia che la differenza l’avrebbero potuta fare gli esterni del Palermo e così è stato, nel male come nel bene. Assenti, o quasi nei primi 45 minuti. Più propositivi nei secondi, specialmente Di Mariano autore di un cross al bacio che Segre ha capitalizzato alla grande e più supportanti nei confronti dell’unica punta schierata.

Adesso, ultimi giorni di calcio mercato che, speriamo, portino ulteriori novità positive in organico. Dopo Ranocchia e Diakitè si attendono ancora un paio di innesti, come un jolly difensivo ed un esterno ( Verde o Caso ) che, in virtù della quasi certa partenza di Nicola Valente e del rendimento finora troppo altalenante di quelli presenti in rosa ( Insigne su tutti ), sarebbe quella ciliegina sulla torta di un organico già qualitativo.

Un mercato al momento da sette, qualora diventasse super con questi acquisti, potrebbe essere il trampolino di lancio verso grandi risultati.

La squadra mostra segnali di ripresa, sperando che tutti i suoi componenti entrino in piena forma adesso visto che è risaputo che il campionato di serie B si vince a partire da febbraio.

“Volli, sempre volli, fortissimamente volli.”.

Che i rosa, in tutte le loro componenti, facciano propria questa frase di Vittorio Alfieri. Non facendosi legare ad una sedia, ma, al contrario, scorazzando con cuore, sagacia e acume tattico sul tappeto verde di gioco.

Una grandissima forza di volontà non sappiamo se potrà bastare per centrare l’obiettivo, ma certamente farà si che a maggio non vi siamo rimpianti di alcun genere.

Avanti, vecchio cuore rosanero. Non è tempo di abbandonare la battaglia, tanti scalpi di nemici eccellenti ti attendono e possono essere conquistati se cuore e determinazione saranno alla base di ogni partita da affrontare.

Primo banco di prova , venerdi sera al Barbera, contro il Bari.