Alessio Planeta, amministratore delegato e responsabile tecnico delle Aziende Agricole Planeta, ha conquistato il titolo di “Winemaker of the Year” della 24esima edizione del premio “Wine Star Award”, portando così l’Italia in vetta alla classifica dopo sedici anni. Ogni anno Wine Enthusiast rivista nordamericana specializzata in enologia, nomina i membri più influenti dell’industria del vino, dei liquori e delle bevande per l’assegnazione annuale dei Wine Star Awards, uno dei più ambiti riconoscimenti enologici negli Usa.
    Classe 1966, dopo aver completato i suoi studi in scienze agrarie, negli anni ’90 Alessio Planeta assume le redini dell’azienda, con l’obiettivo di portare avanti lo straordinario lavoro iniziato dallo zio Diego Planeta e lanciare i vini siciliani sulla scena internazionale. Dopo un breve periodo in Borgogna, si è formato viaggiando in numerose regioni del mondo tra Francia (Champagne e Bordeaux), Argentina, California, Toscana. Nel 1995 porta sul mercato le prime etichette Planeta aprendo le porte, per il neonato brand familiare, ai vitigni non autoctoni della Sicilia con una diversificazione che è diventata nel tempo un tratto distintivo del gruppo. Capo enologo di Planeta dal 1998, oggi gestisce una produzione che conta 2.4 milioni di bottiglie l’anno a cui si aggiungono la coltivazione di ulivi, mandorli e ceci secondo una filosofia imprenditoriale orientata alla sostenibilità e alla valorizzazione della biodiversità. Parallelamente, sostiene varie attività culturali e progetti di ospitalità legati all’enoturismo.
    “Sono profondamente onorato del premio che Wine Enthusiast ha voluto riconoscermi quest’anno e che condivido con la mia famiglia e tutti i nostri dipendenti, grazie ai quali abbiamo costruito giorno dopo giorno e con grande impegno, dedizione e passione la nostra azienda – ha commentato Alessio Planeta – il prossimo anno celebreremo i 30 anni di attività e aver ricevuto un riconoscimento così prestigioso mi emoziona e mi rende orgoglioso del valore che i vini siciliani hanno saputo conquistarsi nel mondo”.