Subentrato a Gennaro Gattuso il 25 settembre 2013, Beppe Iachini è stato l’allenatore dei record nel campionato di serie B 2013/2014. Una cavalcata trionfale quella del Palermo, che sotto la sua guida tecnica riuscì a ritornare in serie A dopo appena un anno di cadetteria. Beppe Iachini, molto amato dai tifosi rosanero, aveva riabbracciato il Palermo dopo aver vestito come giocatore la maglia rosanero per due stagioni (1994/1996). Al suo arrivo in panchina, Iachini trovo una piazza molto amareggiata per la retrocessione, ma gara dopo gara riuscì a trasformare l’amarezza in entusiasmo ed a centrare la promozione con cinque giornate di anticipo.

Ospite della “Palermo Football Conference” meeting di calcio organizzato dal C403 Group, Iachini, intervistato dai giornalisti presenti all’evento, ha confermato di seguire con particolare interesse le vicende del Palermo

“Seguo tutti I campionati, la Serie A, la serie B ed il Palermo in maniera particolare perché è una squadra dove sono stato benissimo, prima come giocatore e poi come allenatore. Mi sono trovato benissimo con tutti, con la gente, con la città e facendo dei risultati che sicuramente restano nel cuore di tutti e nel mio per come sono rimasto affezionato. Ho visto che il Palermo è partito con qualche gara di ambientamento, ma adesso va benissimo. È il secondo anno di Eugenio, sta facendo un ottimo lavoro, la Società ha rinforzato ulteriormente la squadra rispetto allo scorso anno. E mi sembra che questi giocatori siano di grande qualità e possono dare un grande contributo alla squadra ed allo staff. Sono felice quando il Palermo va bene, è chiaro che mi porto dentro tanti ricordi, tanto affetto. Mi auguro possa fare un bel campionato. Auguro al Palermo di andare dove merita.”

Il Palermo dei record della stagione 2013/2014 e il Palermo di questo campionato
“Non si possono mai fare paragoni. Io arrivai alla sesta giornata, quindi senza avere fatto il ritiro, con problematiche a livello ambientale, c’era infatti grande amarezza perché si veniva da una retrocessione e nello stesso tempo la ripartenza non era stata positiva. C’era dunque un clima di insoddisfazione, dovevamo ribaltare un po’ tutto. Ci siamo messi sotto, con il lavoro, piano piano, valorizzando tanti giovani che oggi sono delle star del panorama calcistico. Paulo Dybala era un ragazzino di 18 anni e non aveva una collocazione tattica, Franco Vazquez era fuori rosa e doveva andare via, io lo feci rimanere. Lo stesso Andrea Belotti veniva dall’Albinoleffe ed aveva 18 anni. E poi tanti giovani che con il tempo si sono valorizzati.

È stata una bella cavalcata che abbiamo vissuto tutti insieme, la Società, con i miei giocatori con i quali è rimasto affetto e ricordiamo quel periodo, una bellissima promozione a suon di record, di gol, di vittorie fuori casa. Con il tempo diventammo una squadra che giocava un ottimo calcio e faceva divertire in casa ed in trasferta e questo ha portato ad avere  entusiasmo. Anche in serie A poi siamo stati protagonisti, con ottime partite e disputando un buon campionato. Mi auguro solo che il Palermo possa ripetere questa cavalcata, la serie B è un campionato lungo, difficile con tante insidie. Bisogna rimanere sempre attenti, concentrati, ma Eugenio è molto bravo e l’ambiente sa trasportare la squadra, come ha sempre fatto e sicuramente il Palermo farà un campionato importante.”

La gara della matematica promozione a Novara
“Quando arrivai in panchina c’era pochissima gente allo stadio, lo capisco perché c’era tanta amarezza, però poi siamo riusciti a riportare tantissimi tifosi sia al Barbera che in trasferta. C’era grande entusiasmo. Mi viene la pelle d’oca a pensare alla gara con il Novara. È stato bellissimo, vincemmo fuori casa ed il campionato a cinque giornate dalla fine. Fu una cosa da record. Poi il ritorno a Palermo con tutto l’affetto della gente, con i tifosi che ci aspettavano all’aeroporto, allo stadio ed a Piazza Politeama è stata un qualcosa che non si potrà mai dimenticare.”

Si ringrazia la pagina Facebook “Siamo Solo Palermitani” per la fotogallery