Acquistato dal Palermo a titolo definitivo lo scorso 17 luglio, Sebastiano Desplanches, si è legato al Club di Viale del Fante fino al 30 giugno 2028. Le sue eccellenti parate al Mondiale Under 20 in Argentina, che gli sono valse il premio individuale come miglior giocatore dal Guanto d’oro (il corrispettivo del pallone d’oro di calciatori) non sono passate inosservate ai dirigenti Rosanero che, battuta la concorrenza, si sono assicurate le prestazioni sportive del giovanissimo portiere, classe 2003.

Desplanches, grazie alla sua fisicità, è alto 1,88 m., è dotato di una grande tecnica. Occhi azzurri e fisico scolpito, con la leggerezza dei suoi 20 anni, non teme paragoni importanti, né la pressione di chi lo ritiene un predestinato del calcio e l’erede di Gianluigi Donnarumma.

Anche Desplanches, come tutti i nuovi acquisti del Palermo, non ha avuto nessuna esitazione nell’accettare la proposta del Palermo
“Ho scelto Palermo perché è una Piazza storica, una città è bellissima. Sono felicissimo di essere arrivato qua. Quando è arrivata la chiamata non ho esitato un attimo ad accettare. Avere dietro un gruppo come il City Group è una cosa in più che ci dà tranquillità e sicurezza e ci permette di essere nella posizione migliore per giocare a calcio. Arrivo qua in punta di piedi con tanta umiltà e tanta voglia di lavorare. Avere accanto un portiere esperto come Mirko Pigliacelli mi aiuterà a crescere. Come ho già detto in passato mi ritengo un portiere senza grosse lacune, ma ovviamente sono giovane e per arrivare ad alti livelli devo lavorare su tutti gli aspetti. Sirigu e Sorrentino sono i due portieri più grandi della storia del Palermo, non sarebbe male rivivere quello che hanno vissuto loro. Volevo ringraziare Mister Tedino per la fiducia dello scorso anno a Trento, non tutti avrebbero fatto giocare un giovane in una squadra che si deve salvare. Ci siamo sentiti e mi ha fatto un grande in bocca al lupo”

Obiettivi personali
Il Mister è stato chiaro sulle gerarchie. Sono giovane, lavorerò al massimo per farmi trovare pronto. Il Mondiale U20 ha avuto un impatto importante, ho fatto un grande cambiamento: dalla serie C alla serie B. È un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita.  Ma adesso devo accantonare questa esperienza e pensare al mio futuro, che è tutto da scrivere. Gli allenamenti personalizzati sono una scelta corretta dello staff perché vengo da un mese di stop dal campo, anche se comunque mi sono allenato. Fare palestra e fare campo sono due allenamenti diversi. Quando il Mister mi ha proposto questo tipo allenamento, ho accettato. Come tutti i giovani anche io sogno di giocare in Nazionale, ma prima devo iniziare a giocare in Serie B, al momento sono solo sogni. Si vedrà in futuro, ora penso solo ad aiutare la squadra”.

Il Gruppo
“Mi sembra veramente un bel gruppo, ho legato un po’ più con i giovani, come è normale che sia, ma anche i più esperti sono molto simpatici. Mi hanno accolto veramente bene. Di Mariano mi chiama Blanco, ma tutti ormai mi chiamano così.  Arrivo qua con tanta voglia di lavorare, non mi piace troppo pensare a quello che succederà nei prossimi 2/3 anni, preferisco lavorare giorno dopo giorno per migliorarmi. Sono felicissimo di essere qua”.