Il prossimo 25 settembre, in Sicilia si svolgeranno anche le elezioni regionali, indette dopo le dimissioni del presidente Nello Musumeci. Si potrà votare solo domenica, dalle ore 7 alle 23. Non essendo previsto il ballottaggio, verrà eletto presidente il candidato capace di prendere anche un solo voto in più dei suoi avversari. 

Come funziona la legge elettorale – In base all’ultima modifica introdotta nel 2014, saranno 70 i deputati che verranno eletti il prossimo 25 settembre, a differenza dei 90 indicati nella versione precedente della legge. Allo stato attuale, l’ingresso a Palazzo dei Normanni è gestito da un meccanismo elettorale ibrido, in gran parte proporzionale, che prevede il voto di preferenza e un premio di maggioranza. 

Come vengono assegnati i seggi – Dei 70 deputati, 62 saranno eletti con il sistema proporzionale attraverso le liste provinciali, sette invece sono assegnati alla lista del candidato presidente vincitore attraverso un premio di maggioranza. L’ultimo seggio rimasto libero va infine per diritto al secondo candidato presidente più votato. Per l’elezione dei 62 deputati, inoltre, a ogni provincia spetta un numero differente di seggi, così distribuiti: Agrigento 6, Caltanissetta 3, Catania 13, Enna 2, Messina 8, Palermo 18, Ragusa 4, Siracusa 5, Trapani 5. 

Il voto disgiunto – A differenza di quanto accade per le politiche, nelle regionali siciliane gli elettori possono esprimere le loro preferenze attraverso il voto disgiunto: la lista del presidente e quella dei deputati assegnati attraverso le liste provinciali non devono necessariamente coincidere.

Il quorum del 5% – Per vedersi assegnato un seggio, ogni partito candidato deve superare un di soglia di sbarramento, pari al 5%, in almeno cinque province. Quindi, un deputato per essere eletto dovrà far parte di uno schieramento che superi questo quorum in almeno cinque province ed essere il più votato all’interno di quella data lista. I seggi scattano in base alla percentuale di preferenze ottenute: più questa è alta più deputati vengono eletti nella stessa lista.