Un diario sul quale scrivere appunti e compiti ma anche uno strumento che suggerisce i comportamenti corretti da tenere all’interno della società civile è stato donato ieri dalla polizia di stato a tutti i bambini delle classi terze della scuola primaria Manzoni-Impastato. L’iniziativa della Polizia di Stato ha coinvolto diverse scuole in molte città italiane e tra queste anche il plesso Impastato di Palermo. Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i piccoli studenti alla cultura della legalità, nella convinzione che sia fondamentale contribuire all’educazione al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei valori della Costituzione, ma anche proporre a insegnanti e genitori argomenti di riflessione per formare i cittadini di domani. I bambini impareranno a conoscere l’importanza dei valori della giustizia, amicizia, rispetto, onestà, legalità, inclusione e molto altro.  “Il diario promuove il rispetto per se stessi e per gli altri – spiega il questore Leopoldo Laricchia presente alla consegna dei diari – La speranza è quella di un riscatto per tutti, senza distinzioni di età, ma sicuramente far crescere i bambini in un clima di legalità e rispetto delle regole, con l’aiuto dei personaggi dei fumetti, è una strategia vincente. Abbiamo scelto questa scuola perché porta il nome di una delle vittime della mafia e perché è una scuola dove il corpo docenti, i ragazzi e i genitori si sono dati molto da fare per cercare di rendere migliore l’ambiente intorno a loro”. Come spiega infatti la dirigente scolastica Silvia Schiraldi, nel tempo la scuola è cambiata, grazie anche all’aiuto della questura e ad una sinergia di forze. “Oggi possiamo dire addio alla discarica di via Crociferi che per molti anni è sempre stata davanti il nostro plesso – commenta la preside – Non ci sembrava corretto che la nostra scuola, che peraltro porta un nome importante come quello di Peppino Impastato, venisse associata a questo tipo di degrado. Le scuole che si trovano in territori difficili, come il nostro, hanno la necessità di promuovere la legalità. Il diario, di piacevole lettura, con tanto di vignette e illustrazioni, diventa uno strumento per pensare, per riflettere su quello che significa cittadinanza attiva”. Presenti durante la consegna dei diari ai bambini anche l’assessore comunale alla Scuola, Giovanna Marano, il prefetto Giuseppe Forlani e Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone ucciso nella strage di Capaci.