In queste ultimi giorni tiene banco la notizia, pubblicata dal Corriere dello Sport, di una possibile cessione del Palermo Calcio. Secondo il quotidiano sportivo, la Società di Viale del Fante avrebbe affidato un mandato alla Pricewater Coopers per la ricerca di possibili acquirenti non solo del 40% delle quote azionarie dell’ex presidente e socio uscente Tony Di Piazza, ma anche dell’intero pacchetto azionario del Club.

La volontà di Dario Mirri, come lo stesso presidente ha sempre sostenuto, è quella di trovare in un prossimo futuro un soggetto affidabile con il quale poter intavolare una trattativa per cedere la società. Già qualche nome comincia a circolare e tra veri e presunti compratori, è tornato nuovamente in auge il nome di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria.

A fare chiarezza sulle reali intenzioni del Patron della Sampdoria ci ha pensato, durante la trasmissione radiofonica “Venerdì Rosanero” in onda su Radio Tivù Azzurra, il commercialista palermitano Castrenze Guzzetta, che assiste Ferrero sin dal 2019:
“Quando Il titolo sportivo è stata assegnato ad “Hera Hora, Ferrero rimase deluso perché avevamo strutturato un progetto abbastanza serio. Nel progetto sportivo c’erano coinvolti Perinetti e Iachini e quindi ritenevamo di poter avere le stesse probabilità di assegnazione, poiché rispettavamo gli stessi parametri che avevano rispettato gli altri. Tant’è che Ferrero ad ottobre, tramite l’avvocato Scicchitano di Roma, iniziò un’azione giudiziaria ricorrendo al Tar, non naturalmente nei confronti di Mirri, ma nei confronti di chi aveva aggiudicato il bando. Un ricorso ordinario senza nessuna pretesa perché sono azioni giudiziarie che eventualmente lasciano il tempo che trovano. Però oggi questo ricorso diventa abbastanza importante, visto come sta evolvendo la situazione del Palermo. Non penso di dire qualcosa di particolarmente strano, non è un qualcosa rivolto contro la famiglia Mirri, ma a chi ha aggiudicato il titolo sportivo,  perché dopo poco più di un anno la società che ha vinto è in difficoltà economica.”

Questo ritorno di interesse di Ferrero è dunque reale?
“Ferrero non ha mai nascosto il suo amore per il Palermo, per la città e per i tifosi rosanero. Non ha mai nascosto, sin da quando ha fatto ricorso al Tar di avere interesse ad acquisire il Palermo. Ma da un po’ di tempo a questa parte ci siamo imposti di farlo in maniera molto discreta, in punta di piedi per non creare squilibri e perché non vogliamo far pensare che possano esserci manovre per destabilizzare l’attuale società. Proprio stamattina, Ferrero mi diceva che non riesce a capire questa chiusura della famiglia Mirri nei suoi confronti, stante che già nei tempi in cui Dario Mirri mise dei soldi per cercare di salvare l’U.S. Città di Palermo erano stati in contatto, al punto che Mirri voleva versare di più per prendere la proprietà e Ferrero lo sconsigliò vivamente perché le voci che giravano sull’epilogo della vecchia società erano assolutamente negative. Quindi anche su consiglio di Ferrero, Mirri non mise soldi in più, il Presidente mi ha riferito questo episodio  stamattina, aggiungendo che i rapporti erano stati sempre cordiali, discreti, improntati sulla massima educazione e sulla stima reciproca, poi qualcosa è cambiato e Ferrero non si spiega questa totale chiusura. Adesso mi autorizza a riferire che non solo è interessato al Palermo, ma che sarebbe disposto, ovviamente in maniera molto riservata e discreta, ad incontrarsi con la famiglia Mirri per dare un immediato supporto ed aiuto alla famiglia ed alla società che potrebbe concretizzarsi in un acquisto di pacchetto di quote. Ciò non vuol dire obbligatoriamente l’esclusione della famiglia Mirri dalla Società. Ferrero è dunque disponibilissimo anche in maniera riservata e discreta, lontano dalle telecamere, ad un incontro per studiare e valutare insieme come poter essere di aiuto alla Società.”