“Sos Impresa – Rete per la legalità/Sicilia”, presieduta dall’imprenditore Matteo Pezzino, è l’associazione  antiracket e antiusura che si è costituita parte civile in favore dei tre imprenditori vittime di usura ed estorsione da parte di  Giuseppe e Antonio Maira, i due usurai di Canicattì

La decisione di denunciare, supportati da un‘indagine che si è avvalsa di importanti e significative intercettazioni, ha portato tre imprenditori (un panettiere, un pasticciere e un costruttore) a ottenere giustizia facendo arrestare Giuseppe e Antonio Maira, i due usurai originari di Canicattì, il cui giro di usura ed estorsioni aveva costretto una delle tre vittime a fuggire in Veneto, non riuscendo neanche lontano dalla città natale di sottrarsi ai suo aguzzini.

A costituirsi come parte civile, insieme alle 3 vittime, SOS IMPRESA, con gli avvocati Fausto Maria Amato e Natalija Bukumirovic.

Entrambi ritenuti colpevoli dei reati acritti loro, Giuseppe Maira è stato condannato a 5 anni di reclusione e 20.000 euro di multa oltre all’interdizione dai pubblici uffici. Antonio Maira è stato condannato a 4 anni e  8 mesi di  reclusione e 16.666 di multa.

Le pene sono state comminate previa riduzione di 1/3 per la scelta del rito abbreviato.

Confiscati per l’equivalente dei beni mobili e immobili fino alla concorrenza dell’ingiusto profitto conseguito. Confisca del denaro e dei vaglia sequestrati. Stabilita anche la condanna al risarcimento del danno per le parti civili.

«La denuncia da parte di questi coraggiosi imprenditori – afferma l’avvocato Fausto Maria  Amato –  dimostra quanto sia importante non abbandonarsi allo sconforto e non avere paura perché lo Stato e le Forze dell’ordine sono vicini a quanti fanno questa scelta di campo. “Sos Impresa” si è costituita parte civile, dimostrando concretamente di essere al fianco delle vittime, dal momento della denuncia sino a quando riprendono in mano le loro vite».