Prima arriva l’annuncio di Assomusica che rinvia tutto al 2021 poi la voce degli indipendenti: “Il settore deve essere salvato. Tagliare i cachet degli artisti e andare avanti”

La scorsa settimana Assomusica, che riunisce le principali agenzie che si occupano di eventi e musica live quali Friends & Partners, Live Nation, Magellano, Vertigo, Vivo Concerti, Comcerto, D’Alessandro e Galli e Daze hanno comunicato di aver posticipato tutti i grandi eventi dell’estate, oltre cento, e molti Festival previsti nei prossimi mesi del 2020 al 2021. La decisione segue le indicazioni del Decreto Legge n.33 del 16 maggio 2020 che vieta gli assembramenti di persone fino al 31 luglio 2020, mentre il Dpcm con le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in vigore dal 18 maggio dà una data per la ripartenza di cinema, teatri e spettacoli che è prevista per il 15 giugno. “Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. – si legge nel testo – Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”. Obbligatorio anche il mantenimento del distanziamento interpersonale di un metro, anche tra gli artisti. Dovrà essere fatta la misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura al di sopra dei 37.5 °C. Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine per gli spettatori, anche l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e a contatto con il pubblico. I gestori dovranno garantire un’adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella stessa giornata. Obbligatoria anche un’adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria e il rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento. La posizione di Assomusica ribadisce che questa strada non è percorribile e, quindi, ha preferito annullare la stagione 2020 riproponendosi di rimodulare tutti gli show degli artisti da loro rappresentati il prossimo anno, ossia nel 2021.

Niente concerti live quindi nel 2020? Forse no perché una voce dissonante si è levata. Si tratta di quella di alcune agenzie indipendenti, la Color Sound , OTR live, Imarts e Ponderosa. Non solo le agenzie ma anche gli artisti hanno dichiarato che una strada diversa è possibile, come nel caso di Max Gazzè che, attraverso i suoi profili social, ha dichiarato che è disponibile ad abbassare il proprio cachet e a realizzare show che rispettino le regole e, soprattutto, a far riprendere il lavoro a tutte le crew artistiche e tecniche che, altrimenti, sarebbero obbligate ad un fermo sino al prossimo anno, situazione che ritiene insostenibile. In una recente intervista a “Il Fatto Quotidiano” Antonio Colombi di Color Sound, che conta artisti come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Le Vibrazioni e Michele Zarrillo, ha dichiarato: “Sono favorevole alla ripartenza, dobbiamo vedere il come e dove attuare i live perché non è così semplice. Con il mio staff stiamo facendo le giuste valutazioni del caso, da condividere con gli artisti, a livello di costi e gestione, pensando a soluzioni anche diverse. La musica deve andare avanti, cambiando e andando incontro alle necessità e alle esigenze di tutti. Se solo riuscissimo a realizzare anche solo il 30% degli obiettivi, che avevamo per questa stagione, sarà un grande successo anche per tutti i lavoratori che collaborano con noi”.

Della stessa opinione anche Francesco Barbaro, fondatore di OTR Live, una delle agenzie live più longeve e importanti in Italia, nel cui roster figurano nomi come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Carmen Consoli, Carl Brave, Diodato, Levante e Irene Grandi, per citarne alcuni. Sempre al “Fatto” ha dichiarato: “A proposito della possibilità di sfruttare gli eventi all’aperto con massimo mille persone dal 15 giugno, non me la sono sentita di sottoscrivere il manifesto di Assomusica e di tutte le altre agenzie perché io voglio lavorare e posso lavorare. Non discuto che artisti del calibro di Vasco, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Ultimo, Cremonini e tanti altri debbano rimandare i loro grandi eventi. Ci sta, è logico. Ma ho trovato un po’ arrogante quel manifesto perché mi sono chiesto subito, noi che facciamo? Stiamo fermi per un anno? Oltre agli artisti ci sono anche tantissimi tecnici, maestranze e persone che non hanno nemmeno ricevuto il bonus dei 600 euro. Famiglie disperate, conosco situazioni davvero di disperazioni e dolore”.

Da qui l’annuncio di Max Gazzè: “Salgo sul palco per 1.000 posti a sedere insieme a coloro che da anni mi accompagnano e senza i quali non esisterebbero i concerti, dai musicisti allo staff che lavora dietro le quinte. Ripartiamo, dopo i minuscoli locali degli inizi, con i club, i teatri, l’Arena di Verona, le Terme di Caracalla e i grandi festival, ripartiamo per far sì che questo piccolo spazio diventi una cosa grande per tutti. Non dimentichiamoci di quello che una musica può fare. Oggi voglio che la sua battaglia (quella di Francesco Barbaro n.d.r.) per non fermare la musica diventi anche la mia. Ho deciso di rimandare di un paio di mesi la registrazione del nuovo disco, di rinunciare ai cachet standard dei grandi live per ridare la dignità del lavoro a chi è fermo”.

Secondo le prime informazioni raccolte dal “Fatto”, quindi, si partirà da metà luglio fino a tutto settembre. Si sta già lavorando a tre-quattro grandi eventi, per inizio luglio alla Cavea – Auditorium Parco della Musica di Roma. Le location scelte per il tour accoglieranno mille persone con posti distanziati secondo le misure di sicurezza correnti, distanziamento fisico di un metro fondamentale. Tutti con le mascherine. “The show must go on”, quindi, anche tagliando i cachet degli artisti perché, citando proprio un brano di Max Gazzè, ‘una musica può fare’ la differenza, soprattutto se è buona musica.

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