Mascherine ricavate dalle lenzuola. E’ questa l’idea dell’associazione di volontariato di Protezione civile onlus An.tras per far fronte alla fase 2 coronavirus durante la quale le mascherine saranno obbligatorie per tutti. Ce ne vorranno molte perché per tutti i mesi estivi correrà l’obbligo di indossarle sempre. Cucire mascherine di stoffa in casa, quando trovarle in commercio molto probabilmente sarà complicato, può essere un’alternativa per affrontare l’emergenza di questo periodo. Per questo, già fin da adesso, i volontari di An.tras ne stanno realizzando quanto più possibile, mettendo scorte da parte. I trenta volontari, e tra loro c’è anche Michele Bellomo, una forza della natura di 93 anni che dà anche lui il suo contributo con grande spirito di volontariato, stanno raccogliendo lenzuola in disuso per cucire mascherine in cotone da poter distribuire gratuitamente a tutti. “Tra un pò ce ne vorranno grosse quantità – commenta Riccardo Oneto presidente di An.tras – tutti dovremo andare in giro obbligatoriamente con la mascherine, così come stabilisce il decreto fase 2, ma temiamo che non sarà facile reperirle e non ce ne saranno abbastanza per tutti. Ne serviranno di continuo e non ce ne saranno molte in circolazione. Per questo abbiamo pensato di renderci utili e contribuire alla produzione. Per portare a termine questo progetto, chiediamo a tutti coloro che potranno farlo, di donarci delle lenzuola in disuso a tinta unita che potranno permetterci, con ausilio di volontari, di realizzare e distribuire gratuitamente le mascherine protettive”. Chiunque vorrà donare le proprie lenzuola potrà contattare il numero 3913896971. I volontari andranno a ritirarle direttamente a casa e le consegneranno alle sarte volontarie che fanno parte dell’associazione. Allo stesso numero chiunque potrà chiamare per richiedere gratuitamente le mascherine. Le sarte da giorni lavorano senza sosta nelle loro case per cucire mascherine in cotone lavabili, che saranno distribuite gratuitamente negli ospedali e nelle case di cura per anziani, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che ne hanno bisogno. Per non interrompere il loro lavoro, le sarte e i volontari lanciano però un appello alla cittadinanza per cercare di recuperare il materiale e continuare a realizzare i dispositivi di sicurezza. Le lenzuola saranno le stoffe con le quali saranno realizzate le mascherine e da un solo lenzuolo se ne potranno ricavare diverse. Più lenzuola vi saranno dunque più mascherine potranno essere cucite e donate. I volontari ancora una volta mettono a servizio della comunità il loro tempo e le loro professionalità ma anche una gran dose di generosità perché le mascherine non saranno in vendita con un ritorno economico ma donate a tutti coloro che ne hanno bisogno. “Un’operazione resa possibile grazie ad una rete di solidarietà davvero straordinaria. Le mascherine saranno donate – conclude il presidente Oneto – perché siamo convinti che tutti possiamo fare qualcosa e un atto di generosità è capace di scatenare altre azioni di solidarietà”.

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