Pasquetta è sinonimo di scampagnata, pic-nic, gita fuori porta e a Palermo è sinonimo anche di Favorita. E’ nel parco più grande del capoluogo siciliano infatti che centinaia di famiglie hanno deciso di trascorrere ieri, come tradizione vuole, il giorno di Pasquetta in compagnia di amici e parenti. L’area attrezzata di piazzale dei Matrimoni è stata letteralmente presa d’assalto e fin dalle prime ore del mattino c’era già qualcuno che montava tende da campeggio, sedie e tavolini portati da casa insieme all’abbondante spesa fatta il giorno prima per l’occasione. Carne, salsiccia,carciofi e le immancabili “stigghiola”, piatto tipico della cucina palermitana, tutto da arrostire rigorosamente sulla brace. E mentre i bambini giocavano a pallone e i ragazzi giocavano a carte e cantavano le hit del momento, gli uomini accendevano il fuoco e le donne apparecchiavano i tavoli. Un rito che si rinnova ogni anno. C’è chi si ritrova nello stessa piazzola ormai da anni, come Giovanni Di Trapani e la sua famiglia che abitano nel quartiere Marinella e che ogni anno con amici e parenti si danno appuntamento fisso a Pasquetta al parco della Favorita. “Veniamo qui ogni anno e stiamo tutto il giorno, fino a quando c’è luce – raccontano – e’ un modo per stare tutti insieme e trascorrere una giornata in spensieratezza. Non si può lavorare sempre. I nostri bambini giocano e si divertono e noi trascorriamo una giornata in allegria. Abbiamo portato tutto. Non ci manca niente”. E si sono davvero organizzati bene a guardare i fusti contenenti il ghiaccio per tenere in fresco le bibite tutto il giorno. Carne e salsiccia in abbondanza e c’è pure una torta per festeggiare il compleanno del loro piccolo Giuseppe che nel giorno di Pasquetta festeggia i suoi 10 anni. Ma da bravi cittadini, rispettosi dell’ambiente, i Di Trapani hanno portato da casa anche sacchi neri e rastrelli per ripulire tutto alla fine della scampagnata. “La Favorita è nostra, è di tutti i palermitani, ne usufruiamo ma dobbiamo tenerla pulita. Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Noi facciamo la nostra parte. Speriamo che anche gli altri si comportino così – dice Emanuela Balistreri anche lei della comitiva. E accanto a tante famiglie, anche tanti giovani come Gabriele Costa, Danilo Cassaro, Giancarlo Riggio e i loro amici, tutti ventenni, che da Brancaccio hanno anche loro deciso di trascorrere la festa all’aria aperta al parco della Favorita. Alle 11 tutti a fare colazione con birra e salsiccia. “Questo è solo l’aperitivo- scherzano addentando la carne calda appena scesa dal fuoco – ci aspetta una gran mangiata”. Fa anche questo parte della  tradizione infatti: mangiare a più non posso, passare dalla carne alla fetta di colomba pasquale per poi ritornare alla salsiccia e poi di nuovo ai dolci, alle uova di cioccolato possibilmente o alla cassata siciliana. Si mangia tanto e non si butta via niente. C’è chi non si siede nemmeno al tavolo e in piedi con una forchetta mangia attingendo direttamente dalla brace. Tra le urla giocose dei bambini, anche la musica delle autoradio in sottofondo ad animare l’atmosfera. I più grandi di età, tra loro anche qualche anziano, cercano riparo all’ombra e sonnecchiano nelle loro sdraio, leggendo il giornale; i più giovani tolgono via le maglie e si distendono in canotta sotto al sole. Tanti giovani per la prima volta hanno fatto la spesa da soli e hanno organizzato la scampagnata, come Rossella La Rosa 21 anni, anche lei alla Favorita con Graziano addetto all’arrostita e gli altri suoi amici. “ Per noi qui è la prima volta. Abbiamo sentito parlare  tanto bene di questo luogo che ci ha incuriosito. Ed effettivamente è bellissimo – dicono i ragazzi –  E’ tranquillo e c’è spazio per tutti. Abbiamo deciso anche noi, vista anche la bella giornata di sole, di passare una giornata all’aria aperta, tra gli alberi e il verde della nostra città”.  Da ogni parte della città, centro o periferia, tanti palermitani hanno festeggiato così. La famiglia Di Miceli al completo arriva dal quartiere Noce, altri da Vergine Maria, altri ancora addirittura dal lontano Corso dei Mille. Ma la paura che, a fine giornata, il parco possa essere devastato e ridotto a discarica a cielo aperto, è la stessa di sempre. Perché se da un lato ci sono cittadini attenti che raccolgono i rifiuti e ripuliscono dopo aver usufruito del parco, dall’altro c’è gente che non rispetta il bene comune e quando torna a casa, la sera, non collabora e lascia il luogo dove si è divertito tra cartacce e bottiglie vuote. Si spera che quest’anno, dopo gli ammonimenti del Comune, tutto si svolga in spirito di collaborazione e civiltà.  In previsione di tanta affluenza Rap, nei giorni scorsi, aveva già programmato, in occasione delle festività, un numero maggiore di cassonetti nelle zone più frequentate dai palermitani. Venti cassonetti, di grandi dimensioni, sono stati posizionati in varie zone del parco. Tre scarrabili sono stati posizionati in piazzale Ercole, piazzale dei Matrimoni e nell’area della Palazzina Cinese e alcuni operatori della Rap hanno distribuito manualmente ai cittadini i sacchi neri dove raccogliere i rifiuti. E l’idea sembra essere piaciuta alla maggior parte dei palermitani che si dicono intenzionati a collaborare per tenere pulito il parco e rispettare la natura e l’ambiente che ci circonda.

 

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