Dopo la rovinosa sconfitta interna con il Sudtirol, il Palermo affronta allo stadio Orogel Stadium – Dino Manuzzi il Cesena guidato dall’ex tecnico rosanero Michele Mignani.
Dionisi, costretto a rinunciare a Pietro Ceccaroni per un trauma distorsivo alla spalla destra, conferma il modulo 3-4-2-1, optando per un leggero turnover e ridisegnando il pacchetto arretrato. Tra i pali ci sarà Audero, mentre la linea difensiva sarà composta da Diakitè, Magnani e Nikolaou. In mezzo al campo, Gomes e Ranocchia guideranno la manovra, con Lund sulla corsia sinistra e Pierozzi su quella destra. Verre e Le Douaron agiranno a supporto di Pohjanpalo.
Il Palermo pressa alto il Cesena, ma i ritmi della gara non sono alti. Al quinto minuto punizione da posizione interessante per il Palermo, ma il tiro di Ranocchia va direttamente sul fondo. Al 9’ minuto primo calcio d’angolo della gara, lo conquista il Cesena, ma la difesa rosanero spazza via. All’ 11 occasione per il Palermo, grande assist di Pohjanpalo per Verre che solo davanti al portiere manda il pallone fuori.
Si porta in avanti il Cesena che al 12’ conquista il secondo calcio d’angolo, il Palermo difende bene e riparte in contropiede. La gara è vivace con continui ribaltamenti di fronte. Al 22’ punizione per il Palermo da circa 8 metri dal limite dell’area. Sulla battuta va Ranocchia, mentre si inserisce Le Douaron che mette dentro il pallone. La rete però viene annullata per fuorigioco del giocatore francese.
Al 26’ primo cooling break della gara.
Il gioco riprende due minuti dopo. A fare la gara è il Palermo, il Cesena attende, ma la manovra offensiva dei Rosanero è poco efficace e poco lucida sotto porta avversaria. Al 34’ un tiro forte di Saric viene respinto in corner da Audero. Riparte il Palermo con Diakité che conquista un calcio di punizione nella metà del centrocampo del Cesena. Nulla di fatto e il Cesena si riporta in avanti.
Al 37’ Cesena in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sponda di Prestia per Calò che mette la palla alle spalle di Audero.
Mentre il Palermo perde la bussola, il Cesena prende il pallino del gioco, i Rosanero arrancano in campo privi di idee e lucidità. Chiude in avanti il Cesena con Ceesay che salta con estrema facilità Lund. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 46’ palo clamoroso di Le Douaron. Al 47’ calcio di rigore per il Palermo per un tocco di mano in area di Celia. Dagli undici metri va Pohjanpalo, para Klinsmann.
Ma il Cesena non ha tempo di esultare perché al 49’ su cross di Ranocchia, Pierozzi anticipa Klinsmann e di testa mette il pallone dentro la rete.
Finisce così il primo tempo, le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 1 a 1.
Inizio di ripresa shock per il Palermo. Cesena subito in vantaggio con Saric che mette a segno la rete del 2 a 1.
Continua impietosa la serie negativa del Palermo che ad ogni inizio di ripresa prende puntualmente gol da qualsiasi avversario incontra. Prova a reagire, ma la fase offensiva è sterile e poco efficace. Al 56’ triplo cambio per Dionisi che manda in campo Segre, Brunori e Di Francesco al posto di Verre, Le Douaron e Lund.
Prova a scuotersi il Palermo che al 59’ conquista un calcio d’angolo, sul quale impatta Pohjanpalo, il suo colpo di testa termina alto sopra la traversa. C’è troppa frenesia nei giocatori rosanero che sbagliano in fase di transizione attiva e perdono puntualmente palla. Il Cesena si mette dietro la linea del pallone e aspetta il Palermo, ma manca il tapin vincente, oltre a non trovare il passaggio giusto per mandare in rete gli attaccanti rosanero.
C’è poca lucidità in campo da parte del Palermo, che non riesce a dare incisività in avanti. Al 68’ occasione per il Cesena con Shpendi, Audero respinge il tiro in calcio d’angolo. Al 70’ altro cooling break della gara. Al 72’ Brunori viene tirato giù per la maglia da Ciofi, l’arbitro non fa una piega e lascia correre. Al 75’ esce Ranocchia ed entra Insigne.
Il Palermo non riesce a trovare linee di passaggio, mentre il Cesena difende bene, chiudendo tutti gli spazi. C’è troppo nervosismo in campo, i giocatori rosanero sono poco lucidi, ne approfittano gli avversari che controllano con facilità la gara. All’82’ fuori Diakité, dentro Di Mariano.
Il Palermo spinge il piede sull’acceleratore alla disperata ricerca del pareggio, ma il muro del Cesena tiene molto bene. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma il tempo scivola via senza che il Palermo riesca a concretizzare nessuna azione offensiva. La gara si chiude con la seconda sconfitta consecutiva della squadra rosanero che scivola al settimo posto, scavalcato dal Catanzaro
Sconfitta amara per il Palermo, che anziché scalare la classifica, scivola indietro incalzato da Bari e dallo stesso Cesena. Sfortuna o manifesta incapacità del Palermo a riequilibrare una gara iniziata male e terminata peggio? Probabilmente entrambe le cose. Questa squadra ha perso certezze e convinzione. Dopo il pari trovato da Pierozzi, ad inizio di ripresa, solito copione visto e rivisto innumerevoli volte in questa stagione, ovvero “pronti e via” ed avversario di turno in vantaggio.
Che fosse una giornata storta lo si era capito dal rigore sbagliato da Pohjanpalo: nulla sembra più girare per il verso giusto in casa Palermo. Anche il centravanti finlandese ha smarrito la verve dei giorni migliori, inghiottito da una confusione tecnico-tattica che ormai da tempo soffoca la squadra di Dionisi.
Il Cesena non ha fatto molto: ha disputato una partita ordinata, ma ha saputo sfruttare al massimo le poche occasioni concesse. Il vero demerito è tutto del Palermo, incapace di esprimere un’idea di gioco chiara, convincente e soprattutto efficace. Una manovra offensiva sterile, priva di sbocchi, che finisce per risucchiare nel nulla persino un attaccante del calibro di Pohjanpalo.
Un altro passo indietro per il Palermo, che scivola al settimo posto superato dal Catanzaro. A due giornate dalla fine della regular season, l’ottimismo è ormai un ricordo lontano, questa squadra non dà segnali di risveglio. Troppi passi falsi, troppe promesse disattese. Resta una stagione che, salvo miracoli, rischia di chiudersi nel segno della delusione e dell’amarezza per una tifoseria che meritava sicuramente ben altro.
PH: Francesco Caltagirone
Tabellino:
CESENA (3-4-2-1): 33 Klinsmann, 8 Saric, 9 Shpendi, 11 Ceesay, 13 Celia, 14 Berti, 19 Prestia (C), 24 Mangraviti, 26 Piacentini, 30 Bastoni, 35 Calò.
A disposizione: 1 Pisseri, 93 Siano, 5 Mendicino, 7 Donnarumma, 15 Ciofi, 18 Giovannini, 23 Antonucci, 71 Manetti, 73 Pieraccini, 79 Pitti, 90 Perini, 92 Coveri.
Allenatore: Michele Mignani.
PALERMO: 12 Audero, 3 Lund, 6 Gomes (C), 10 Ranocchia, 19 Pohjanpalo, 21 Le Douaron, 23 Diakité, 24 Magnani, 26 Verre, 27 Pierozzi, 43 Nikolaou.
A disposizione: 1 Desplanches, 46 Sirigu, 4 Baniya, 7 Di Mariano, 8 Segre, 9 Brunori, 11 Insigne, 14 Vasic, 17 Di Francesco, 20 Henry, 25 Buttaro, 28 Blin.
Allenatore: Alessio Dionisi.
ARBITRO: Aureliano (Bologna).
AA1: Lombardo (Cinisello Balsamo).
AA2: Pressato (Latina).
IV UFFICIALE: Iannello (Messina).
VAR: Fabbri (Ravenna).
AVAR: Muto (Torre Annunziata).
Ammoniti: 40’ Pierozzi – 52’ Piacentini – 80’ Ceesay
Marcatori: 37’ Calò – 49’ Pierozzi – 46’ Saric