Udine – Momenti di forte tensione hanno scosso la serata udinese alla vigilia della partita Italia-Israele, disputata allo stadio Friuli. Al termine del corteo Pro Palestina, organizzato in concomitanza con l’evento sportivo, si sono verificati scontri e disordini che hanno coinvolto manifestanti e forze dell’ordine.
“Quello che è accaduto stasera è di una gravità inaccettabile. La nostra città ripudia con forza la violenza che ha attraversato le strade al termine della manifestazione”, ha dichiarato il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, intervenendo a poche ore dagli incidenti. “Udine è una città di dialogo e rispetto reciproco. Episodi come questi non appartengono alla nostra comunità e vanno condannati con fermezza”, ha aggiunto.
Secondo le prime ricostruzioni, la manifestazione — regolarmente autorizzata e svoltasi inizialmente in modo pacifico — avrebbe degenerato nelle fasi finali, quando alcuni gruppi isolati hanno cercato di avvicinarsi all’area dello stadio. Ne sono seguiti momenti di tensione, con lancio di oggetti e intervento delle forze dell’ordine per disperdere i manifestanti.
Sul posto sono intervenute ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco, ma al momento non risultano feriti gravi. Le autorità stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili dei disordini.
Il sindaco De Toni ha infine rivolto un appello alla calma: “Chiedo a tutti senso di responsabilità. La libertà di manifestare è un diritto, ma non può trasformarsi in violenza. Udine deve restare un luogo di pace, non di divisione”.
Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Questura, mentre la città cerca di tornare alla normalità dopo una serata segnata da tensioni e preoccupazione.