Udine, 15 ottobre 2025 – A Udine questa sera si è giocata una doppia partita: una sul campo della Bluenergy Arena, dove l’Italia di Gattuso ha battuto Israele 3-0, e un’altra per le strade della città, dove la marcia pacifica pro-Palestina è stata turbata da scontri tra frange violente e forze dell’ordine.
In campo, gli Azzurri non hanno sbagliato: doppietta di Retegui e sigillo finale di Mancini per un successo netto che vale la certezza matematica almeno dei playoff verso il Mondiale 2026. È il quinto successo consecutivo per la Nazionale, che consolida il secondo posto nel Girone I, alle spalle della Norvegia.
La serata, però, è stata segnata da momenti di tensione fuori dallo stadio. Oltre diecimila persone si erano radunate nel centro cittadino per una “marcia per la pace”, ma il corteo pacifico è stato rovinato dall’intervento di gruppi violenti che hanno cercato lo scontro con le forze dell’ordine. Nel caos, sono rimasti feriti due giornalisti e un carabiniere. “Nessuna scusa per chi delinque in modo incivile – hanno commentato fonti istituzionali –. La solidarietà va ai cronisti aggrediti e agli agenti impegnati nel servizio d’ordine”.
Clima teso anche sugli spalti al momento degli inni: fischi all’inno israeliano, parzialmente coperti dagli applausi partiti dalla tribuna centrale, poi l’atmosfera si è distesa con quello italiano, cantato a gran voce da tutto lo stadio.
Prima del fischio d’inizio, l’Italia intera si è fermata per un minuto di raccoglimento in memoria dei tre carabinieri morti questa mattina a Castel d’Azzano. Un silenzio toccante, preludio a una serata che ha unito sport, memoria e cronaca.