Dopo il pari di Cesena, il Palermo è chiamato ad un’altra sfida cruciale contro una diretta concorrente nella corsa alla promozione in Serie A. In un Barbera, gremito di tifosi rosanero, arriva il Venezia di Giovanni Stroppa, reduce dal successo casalingo contro lo Spezia per 2 a 0.
Inzaghi, propone il 3-5-2 con Joronen tra i pali, in difesa Pierozzi, Bani e Ceccaroni, a centrocampo Diakité, Segre, Blin, Giovane e Augello; Brunori e Pohjanpalo coppia d’attacco.
Il primo corner della gara lo conquista il Palermo al quarto minuto del gioco. Spazza via il Venezia, ma la squadra rosanero resta in zona d’attacco. Un minuto dopo Segre prova a sorprendere Stankovic con un tiro forte ma centrale, para il portiere del Venezia. Prova ad uscire dalla propria metà campo la squadra di Stroppa, ma il Palermo riconquista palla e riparte in contropiede.
La gara è molto tattica e chiusa. Al 14’ su palla persa del Palermo s’invola sulla fascia Kike Perez, Pierozzi lo mette giù e prende il cartellino giallo. Punizione da posizione pericolosa per il Venezia, ma Pohjanpalo di testa respinge il pallone. Si riporta in avanti il Palermo, ma difendono bene i lagunari. E un batti e ribatti, con continui ribaltamenti di fronte, ma con nessuna vera occasione da gol da parte di entrambe le squadre.
Il gioco è spezzettato, la manovra offensiva del Palermo è poco fluida anche per le marcature strette del Venezia. Quattro i gialli rimediati di giocatori rosanero già nella prima frazione di gioco, mentre il Venezia al 38’ guadagna un calcio di punizione dal limite esterno dell’area piccola rosanero, libera il Palermo, ma non riesce a ripartire in contropiede.
Tanti i falli che caratterizzano il nervosismo in campo, la gara sembra bloccata, le due squadre provano a superarsi a vicenda senza tuttavia riuscire a rendersi realmente pericolose. Chiude in attacco il Venezia che al 43’ conquista un calcio di punizione da poco fuori dal limite dell’area, Bani di testa libera, ma insiste la squadra di Stroppa. Ma dopo un solo minuto di recupero, il primo tempo si chiude sul punteggio di 0 a 0.
Ad inizio di ripresa Peda e Pierozzi prendono il posto Augello e Gyasi.
Subito in avanti il Venezia che prova a chiudere il Palermo nella propria metà campo; esce il Palermo, ma perde banalmente il pallone che innesca una ripartenza degli avversari che conquistano un calcio di punizione molto pericoloso dal limite dell’area per un fallo commesso da Ceccaroni su Kike Perez. La barriera rosanero respinge. Ma è sempre la squadra lagunare a tenere il possesso palla, il Palermo tutto chiuso all’indietro fatica a contenere gli avversari.
Il Palermo non riesce a costruire in avanti, il pallino del gioco è saldamente nelle mani del Venezia. Molto nervosi i giocatori rosanero che peccano di lucidità e concretezza in fase offensiva, Il gioco continua ad essere spezzettato con poche idee da parte dei giocatori rosanero. Al 56’ escono Brunori e Giovane ed entrano Le Douaron e Gomes.
Continua a non trovare sbocchi in avanti il Palermo, il Venezia è sempre in progressione offensiva, in difficoltà evidente la squadra rosanero che non riesce a trovare la chiave giusta per arrivare dalle parti di Stankovic, restando imbrigliata nelle trame di gioco della squadra di Stroppa.
Il Venezia chiude tutti gli spazi e costringe il Palermo a rimanere schiacciato nella propria metà campo. La squadra rosanero appare confusa, incapace di ragionare e spesso imprecisa anche nei passaggi più elementari, favorendo così le superiorità numeriche degli avversari e la loro costante pressione offensiva. Solo al 75’ il Palermo riesce a uscire e conquistare un calcio d’angolo, che però non produce nulla e si trasforma subito in una pericolosa ripartenza per il Venezia.
All’82’ un tiro pericoloso di Kike Perez viene respinto in calcio d’angolo da Joronen, sugli sviluppi del quale rimane a terra Bani per un fallo in attacco del Venezia. Al 84’ esce Diakité ed entra Beresisnki al suo debutto in maglia rosanero. È sempre il Venezia a tenere palla, il Palermo non riesce a vincere nessun contrasto e la manovra offensiva resta strozzata anche per i numerosi errori in fase di transizione attiva.
Nel finale il pressing del Venezia si intensifica, il Palermo prova a costruire in avanti, mentre l’arbitro assegna quattro minuti di recupero. Al 92’ espulso Ceccaroni per doppia ammonizione, salterà la trasferta di La Spezia. Calcio di punizione dal vertice destro dell’area di rigore per il Venezia, respinge il Palermo, è l’ultima azione perché l’arbitro fischia la fine della gara che si chiude con il punteggio di 0 a 0
PRIMO TEMPO:
Il primo tempo è stato estremamente chiuso e frammentato, con ritmi spezzati e poche idee offensive. Il Palermo ha mostrato aggressività ma poca lucidità, pagando in termini disciplinari con troppi cartellini. La manovra è apparsa prevedibile e poco fluida, condizionata dalle marcature strette del Venezia e da una gestione imprecisa del possesso.
Dall’altra parte, il Venezia ha privilegiato solidità e compattezza, rinunciando a costruire gioco pulito ma riuscendo a limitare i rosanero. Ne è uscita un primo tempo equilibrato, caratterizzato più dalla fisicità e dal nervosismo che dalla qualità tecnica, con un’alta intensità alta, ma senza che nessuna delle due squadre sia riuscita a tradurla in occasioni vere.
SECONDO TEMPO:
Il secondo tempo ha confermato le difficoltà del Palermo, schiacciato nella propria metà campo e incapace di costruire gioco. Il Venezia ha mantenuto il controllo del possesso, chiudendo ogni spazio e costringendo i rosanero a rincorrere, mettendo in evidenza limiti di lucidità e precisione soprattutto nella gestione del pallone. Le sostituzioni non hanno cambiato l’inerzia della gara, il Palermo è rimasto imbrigliato, perdendo troppi contrasti e non trovando sbocchi offensivi. Nel finale è cresciuta la pressione del Venezia, mentre i rosanero hanno faticato ancora a rendersi pericolosi. L’espulsione di Ceccaroni ha aggiunto nervosismo a una partita che si è chiusa senza reti, ma con il Palermo in evidente difficoltà sul piano tecnico e mentale.
Il Palermo esce da questa partita con una prestazione nettamente al di sotto delle aspettative. La squadra è apparsa fragile, poco lucida e incapace di imporre il proprio gioco, lasciandosi dominare dall’intensità e dall’organizzazione del Venezia. I rosanero non hanno mai dato la sensazione di poter incidere in avanti, faticando persino nelle giocate più semplici e rendendosi raramente pericolosi. La mancanza di idee, unita ai tanti errori tecnici e a un’eccessiva passività, ha reso la prova complessivamente insufficiente.
Tabellino:
PALERMO (3-5-2): 66 Joronen; 27 Pierozzi, 13 Bani, 32 Ceccaroni; 23 Diakité, 8 Segre, 28 Blin, 17 Giovane, 3 Augello; 9 Brunori (C), 20 Pohjanpalo.
A disposizione: 30 Avella, 77 Pizzuto, 5 Palumbo, 6 Gomes, 11 Gyasi, 14 Vasic, 19 Beresisnki, 21 Le Douaron, 29 Peda, 31 Corona, 72 Veroli.
ALLENATORE: Filippo Inzaghi
VENEZIA (3-5-2): 1 Stankovic, 3 Schingitienne, 2 Korac, 33 Sverko; 18 Hainaut, 8 Doumbia, 6 Busio (C), 24 Lella, 5 Haps; 7 Fila, 71 Kike Perez.
A disposizione: 22 Plizzari, 9 Adorante, 10 Yeboah, 16 Venturi, 19 Bjarkason, 20 Sagrado, 21 Compagnon, 30 Svoboda, 37 Bohinen, 48 Sidibé, 80 Casas, 23 Grandi.
ALLENATORE: Giovanni Stroppa
Arbitro: Marinelli Livio (Tivoli).
Assistenti: Scatragli Marco (Arezzo) – Zezza Andrea (Ostia Lido).
Quarto Ufficiale: Ubaldi Mattia (Roma 1).
VAR: Gariglio Matteo (Pinerolo).
AVAR: Camplone Giacomo (Lanciano).
Ammoniti: 14’ Pierozzi – 30’ Augello – 32’ Doumb – 37’ Bani – 48’ Ceccaroni – 86’ Busio – 92’ Ceccaroni (espulso)
Spettatori: Totale biglietti: 15.429 – Ospiti: 0 – Abbonamenti: 16.504 -Totale titoli emessi: 31.933