Nel secondo giorno di ritiro allo stadio “Émile Brunod” di Chatillon, doppia seduta per i rosanero, impegnati in test atletici al mattino e in una lunga sessione tecnico-tattica al pomeriggio.
In mattinata sono stati effettuati test atletici e una valutazione della composizione corporea, passaggi fondamentali per calibrare il carico di lavoro individuale e ottimizzare la condizione fisica del gruppo.
Alle 17.35 è cominciato l’allenamento pomeridiano. Dopo una prima fase di attivazione con slalom e allunghi a bassa intensità, la squadra ha iniziato a lavorare con il pallone. Il primo esercizio era dedicato alla costruzione della manovra offensiva: scambi a bassa intensità, smarcamenti, avvio dell’azione dal braccetto, sviluppo sulle corsie laterali, passaggio al centrocampista, rifinitura del trequartista e infine palla all’attaccante. Mentre Gomis ha svolto un lavoro specifico con i preparatori dei portieri, Desplanches e Cutrona si sono allenati regolarmente con il gruppo.
Nel corso della seduta sono arrivate anche le prime prove tattiche, con una potenziale formazione titolare schierata in campo. La difesa a tre era composta da Diakité, Magnani e Ceccaroni, con Pierozzi e Augello sulle fasce e Gomes e Blin in mezzo al campo. Sulla trequarti si sono mossi Brunori e Vasic, con Pohjanpalo riferimento offensivo. I giocatori in casacca bianca, Di Francesco, Ranocchia, Segre, Corona, Lund e Peda, avevano il compito di recuperare il possesso. L’esercizio, pensato principalmente per la squadra “rosa”, aveva come obiettivo il mantenimento del possesso attraverso movimenti coordinati e intensità crescente.
Si è lavorato molto sull’uscita dal basso, con costruzioni che partivano dai braccetti per arrivare agli attaccanti. Inzaghi ha chiesto velocità d’esecuzione, coraggio nel palleggio e presenza tra le linee. In una seconda fase, il tecnico ha cambiato alcuni elementi e posizioni. Magnani è passato a destra, con Peda centrale e Ceccaroni confermato a sinistra. Sulle corsie esterne hanno preso posto Diakité e Lund, con Segre e Ranocchia in mediana. In attacco, Le Douaron e Di Francesco hanno supportato Corona. Inzaghi si è mostrato soddisfatto e ha spronato i suoi chiedendo personalità e di giocare senza paura.
La seduta è proseguita con una partitella a tema in cui Inzaghi ha imposto il gioco rasoterra, vietando i lanci lunghi. In questa fase, i portieri fungevano da semplici appoggi. La squadra in casacca arancione era composta da Gomis tra i pali, Nicolosi, Peda e Ceccaroni in difesa, Pierozzi, Gomes, Ranocchia e Lund a centrocampo, con Di Francesco, Le Douaron e Pohjanpalo davanti. Proprio Lund e Pohjanpalo sono andati a segno in questa fase. L’intensità è rimasta altissima nonostante il caldo. Inzaghi ha insistito sul pressing.
Dopo un breve cooling break, si è disputata la partitella vera e propria a metà campo, senza più le porticine e con i portieri finalmente chiamati a parare. Il gioco si è sviluppato prevalentemente sulle fasce, con movimenti continui tra le linee. La partita si è conclusa sul 2-2: in gol Lund, Pohjanpalo, Di Francesco e Corona. Un test intenso, utile, che ha restituito buone sensazioni sul piano fisico e soprattutto mentale.
Nella giornata di domani è prevista la conferenza stampa di presentazione di Tommaso Augello, nuovo innesto per la corsia sinistra.