Anche la matematica ha espresso il suo verdetto. Grazie alla sconfitta del Bari in quel di Cittadella, il Palermo fara’ i playoff, anche se a 90′ dal termine non si sa ancora in quale posizione. Ma in pochi hanno fatto salti di gioia per il raggiungimento di un obiettivo che a nostro parere neanche deve considerarsi minimo. Altre erano le speranze e le aspettative di inizio stagione. Questo la dirigenza del Palermo lo sa bene e spostare il tiro sull’ironica standing ovation all’ingresso di un giovane talento, letteralmente massacrato in questi due anni da chi invece avrebbe dovuto migliorarlo e svilupparlo, sa tanto di pretestuoso. Si pensi piuttosto a fare tesoro degli errori commessi , palesi e sotto gli occhi di tutti, per costruire finalmente una squadra forte e vincente , a prescindere da quale sarà la categoria della prossima stagione.

Una serata surreale quella di ieri, di contestazione aperta da parte della curva nord, verso squadra, tecnico e società. Il Palermo, nonostante anche ieri non abbia incantato e prodotto nulla di che a livello di gioco, ha almeno disputato 95′ con attenzione e concentrazione. Però, onde evitare inutili, almeno per il momento, entusiasmi, ricordiamo che il portiere ciociaro, oltre a raccogliere il pallone dal sacco in occasione delle due reti, ha dovuto effettuare in tutta la gara solo una parata di rilievo.

Per battere un assai modesto Frosinone, adesso serio candidato alla disputa dello spareggio playout per non retrocedere in lega pro, è bastato quindi un gol per tempo, autore Matteo Brunori.

In una partita giocata in un clima surreale va dato atto al Palermo di non aver comunque subito gli eventi conquistando i tre punti.

Per il futuro prossimo inutile sbilanciarsi in pronostici. Ci limitiamo ad osservare, consci del fatto che troppe volte in questa stagione questa squadra ha toppato clamorosamente dal punto di vista tecnico e caratteriale. Certamente non temiamo smentita affermando che quello che sta per concludersi è stato uno dei campionati di serie B più modesti di sempre. Tutto questo non fa altro che acuire i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato, ovvero una promozione diretta nella massima serie.

Siamo stanchi, lo ammettiamo. Tanto che, per commentare la gara di ieri, potremmo fare un bel copia e incolla di uno dei tanti articoli scritti nella stagione in corso.

Se squadra e tecnico vogliono riconquistare la fiducia di una piazza stremata e delusa non devono fare altro che compiere il miracolo. Allora, forse, tutto questo, contestazione compresa di ieri, resterà solo un ricordo. Altrimenti bisognerà lottare e ricostruire parecchio per ricompattare l’ambiente.

Per quanto concerne l’attualità non resta che guardare, in prospettiva, alla lotta salvezza.

Il perchè è presto detto. Per poter guadagnare almeno una posizione e quindi giocare in casa la gara secca del primo turno playoff si dovrà sperare che Juve Stabia e Catanzaro, o almeno una delle due, faccia un passo falso martedì sera. Più probante l’impegno delle vespe campane che giocheranno in casa contro una Sampdoria affamata di punti per evitare lo spareggio per non retrocedere. Il Catanzaro, invece, non dovrebbe avere difficoltà nel far suo l’incontro in trasferta contro un Mantova praticamente salvo, anche se non matematicamente.

Detto questo non crediamo che giocare dentro o fuori la partita del primo turno per questa squadra abbia grossa importanza. Se i nostri si decidessero a fare quello che sanno fare, ma che quest’anno praticamente non hanno mai fatto, niente e nessun obiettivo potrebbe essere precluso. Ma tra il dire e il fare…..

Cercasi orgoglio disperatamente.

PALERMOAudero 7; Diakité 6 (dal 32′ s.t. Di Mariano s.v.), Baniya 5, Nikolaou 6; Pierozzi 6, Blin 6, Gomes 6,5 (dal 45′ s.t. Vasic s.v.), Di Francesco 6,5 (dal 25′ s.t. Lund 6); Segre 5 (dal 32′ s.t. Ranocchia s.v.), Brunori 7 (dal 45′ s.t. Le Douaron s.v.); Pohjanpalo 6.

FROSINONECerofolini 6; Monterisi 5, Lusuardi 5 (dal 20′ s.t. A. Oyono s.v.), Bettella 5; J. Oyono 5, Kone 5,5 (dal 48′ s.t. Grosso s.v.), Bohinen 5, Bracaglia 5 (dal 5′ s.t. Ambrosino 5); Ghedjemis 6,5 (dal 20′ s.t. Partipilo 6), Pecorino 4 (dal 48′ s.t. Cichero s.v.), Kvernadze 6.