Nuovo sold out al Barbera che con 32.752 supera il record presenze della gara con la Sampdoria. E non poteva essere diversamente per la gara di andata della semifinale tra Palermo e Venezia. Una sfida che rievoca ricordi particolari dal sapore di antiche rivalità, mai sopite. La posta in palio è altissima, la squadra rosanero ha solo un risultato su tre ed il ritorno si giocherà al “Penzo”.

Mignani conferma il modulo 3-4-2-1 e manda in campo con Desplanches tra i pali; Graves – Lucioni – Marconi in difesa; Diakitè – Segre – Gomes – Lund a centrocampo; Ranocchia e Brunori dietro la punta Soleri.

Inizio di gara equilibrato, le due squadre provano a superarsi a vicenda, ma nessuno delle due riesce concretamente ad affondare in avanti. Al sesto minuto punizione da posizione interessante per il Venezia, l’azione si conclude con una parata di Desplanches.

Palermo contratto, il Venezia è molto aggressivo e pressa alto. Il gioco è spezzettato dai continui interventi dell’arbitro che fischia ogni minino contatto tra i giocatori, tutti a favore del Venezia. I lagunari cercano di chiudere i Rosa nella propria metà area, ma la squadra di Mignani riesce tuttavia a spezzare la pressione degli avversari e a ripartire in contropiede. Al 16’ episodio molto dubbio in area veneziana, Gomes viene spinto ma l’arbitro lascia correre.

Torna in possesso palla il Venezia che punta l’area rosanero, attende il Palermo che al 22’ riparte con Ranocchia steso senza troppi complimenti da Busio, l’arbitro inspiegabilmente non ammonisce il calciatore veneziano. Al 25’ un colpo di testa di Lucioni finisce di poco fuori. Al 27’ grande tiro dalla distanza di Diakitè che Joronen mette in calcio d’angolo.

Prova a spingere il Palermo, si lotta su ogni pallone. Gara difficile e condizionata dall’ arbitro che dirige in maniera molto palese in favore del Venezia. Diverse le decisioni arbitrali davvero discutibili che fanno infuriare i tifosi rosanero.

Al 36’ netto fallo di mano in area di Idzes, ma l’arbitro pensa bene di fischiare una punizione contro il Palermo. La gara è in salita, difficile mantenere i nervi saldi in una situazione di palese ostilità da parte del Sig. Giua di Olbia. La squadra rosanero deve stringere i denti consapevole che la direzione di gara è a senso unico. Dopo il minuto di recupero le squadre vanno a riposo sul punteggio di 0 a 0.

Ad inizio di ripresa nessun cambio per Mignami.

Al 46’ occasione per il Palermo con Ranocchia, il tiro al volo termina di poco fuori. Al 47’ Vanoli esce dall’area tecnica per andare ad urlare contro il guardalinee che aveva assegnato un corner al Palermo, l’arbitro invece del cartellino rosso, esce il cartellino giallo. Due minuti dopo fallo evidente su Soleri da parte di Svoboda, l’arbitro fa finta di nulla.

Gara avvelenata da un arbitro assurdamente protagonista in negativo che spezza continuamente il gioco in avanti del Palermo. Al 52’ intervento miracoloso di Marconi che intercetta il tiro di Pierini e manda il pallone in calcio d’angolo. Spinge generosamente in avanti il Palermo, ma c’è poca lucidità in fase realizzativa.

Al 61’ gol del Venezia con Pierini che con un tiro dai 16 metri batte Desplanches.

Per il Palermo la gara si mette davvero in salita, il Venezia cerca di rallentare il ritmo del gioco, i Rosanero attaccano con poca lucidità e subiscono le ripartenze degli avversari. Al 68’ escono Soleri e Lund, entrano Traoré e Di Mariano.

Tanti i falli commessi dai giocatori del Venezia, troppo spesso graziati dall’arbitro. La gara si incattivisce sempre di più. Al 73’ entra Insigne al posto di Gomes. All’88’ esce Ranocchia ed entra Di Francesco. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 90’ si fa male Desplanches, che resta in campo perché Mignani ha esaurito tutti i cambi. Nei minuti finali il Palermo si fa chiudere in area dal Venezia, non riesce più ad impostare in avanti. Al 94’ gol del Venezia annullato per fuorigioco e la gara termina con la vittoria del Venezia per 1 a 0.

Una gara pesantemente condizionata dal pessimo arbitraggio del Sig. Giua di Olbia, assoluto protagonista in negativo della partita. Il Palermo ha provato in tutti modi a scardinare la difesa del Venezia, ma è mancata la lucidità ed anche quel pizzico di fortuna che oggi ha voltato le spalle ai giocatori rosanero.

È stata una partita brutta, giocata in maniera molto cattiva e sul filo della slealtà sportiva da parte del Venezia, che ha sfruttato al massimo l’incapacità dell’arbitro di gestire in maniera equa la partita. Ben nascosti i cartellini rossi, i lagunari hanno così sapientemente spezzato la manovra offensiva del Palermo con numerosi falli che il direttore di gara spesso non ha visto. C’è davvero poco da raccontare di una partita che la terna arbitrale ha orientato in favore di un Venezia imbarazzante che ad un certo punto ha smesso di giocare a calcio puntando platealmente a fare scorrere i minuti con ogni mezzo possibile.

Sicuramente non un grande spettacolo da vedere i giocatori veneziani che si gettavano a terra in preda di ipotetici crampi. Imbarazzante ed incommentabile l’atteggiamento di Vanoli. Anche il Palermo naturalmente ci ha messo del suo per non raddrizzare la partita, in parte giustificabile per l’atteggiamento dell‘arbitro, ma anche giocata nel secondo tempo con poca lucidità e senza più idee.

 Il ritorno a Venezia sarà difficilissimo, il Palermo dovrà vincere con due reti di scarto. Una missione impossibile vista anche la stanchezza dei Rosa rispetto ai giocatori del Venezia. Grande amarezza e tanta delusione da parte dei tifosi rosanero per un sogno accarezzato con timidezza che sembra però già sfumato.

Tabellino:

PALERMO (3-4-2-1): 1 Desplanches, 2 Graves, 3 Lund, 4 Gomes, 5 Lucioni, 8 Segre, 9 Brunori (Cap.), 14 Ranocchia, 15 Marconi, 23 Diakité, 27 Soleri.

A disposizione: 22 Pigliacelli, 6 Stulac, 7 Mancuso, 10 Di Mariano, 11 Insigne, 17 Di Francesco, 18 Nedelcearu, 20 Vasic, 25 Buttaro, 31 Aurelio, 53 Henderson, 70 Traorè.

Allenatore: Michele Mignani.

VENEZIA (3-5-2): 1 Joronen, 4 Idzes, 6 Busio, 8 Tessmann, 10 Pierini, 19 Bjarkason, 20 Pohjanpalo (Cap.), 27 Candela, 30 Svoboda, 33 Sverko, 38 Andersen.

A disposizione: 12 Bertinato, 23 Grandi, 7 Zampano, 9 Gytkaer, 13 Modolo, 18 Jajalo,  21 Cheryshev, 24 Lella, 25 Dembelè, 31 Ullmann, 99 Olivieri.

Allenatore: Paolo Vanoli.

Arbitro: Giua (Olbia)
AA1: Meli (Parma)
AA2: Peretti (Verona)
IV UFFICIALE: Prontera (Bologna)
VAR: Aureliano (Bologna)
AVAR: Paterna (Teramo)

Ammoniti: 32’ Lucioni – 47’ Vanoli – 64’ Bjarkason – Diakitè – Idzes – 70’ Candela – 75’ Busio

Marcatori: 61’ Pierini

Spettatori: Biglietti emessi 32.752