Tragedia ieri mercoledì 17 aprile, all’aeroporto di Torino-Caselle dove un passeggero di trentacinque anni è morto mentre era in volo dal capoluogo piemontese a Lamezia Terme, in Calabria. L’uomo, che viaggiava in compagnia della moglie, ha avuto un malore più o meno a metà del tragitto; sarebbe stato colto da un arresto cardiaco. Intanto a bordo i primi soccorsi a Giuseppe Stilo erano stati prestati da due medici che erano tra i passeggeri del volo e che hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare, coadiuvati dal personale di bordo, con un defibrillatore semi automatico presente in aereo. Intanto l’aereo faceva ritorno a torino per atterrggio di emergenza. La moglie che viaggiava con la vittima ha assistito a tutta la scena e infine si è sentita male.Secondo quanto affermato dall’Asl To4, in una nota. Nel frattempo – si legge ancora – il personale sanitario in servizio presso il pronto soccorso aeroportuale si preparava in pista a prestare soccorsi e la centrale operativa 118, allertata sulla situazione, provvedeva ad inviare l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria”, sottolinea l’Asl, evidenziando che all’arrivo dell’aereo “il medico in servizio presso l’aeroporto saliva immediatamente a bordo e provvedeva ad erogare la terza scarica con il Dae e a somministrare dell’adrenalina”. Infine due volontari dell’ambulanza del 118, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie. “Si precisa che la prima ambulanza con i volontari era attesa al varco e ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale (nel frattempo il paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo) mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente”, conclude la nota dell’Asl.