Difficile trasferta al Rigamonti per il Palermo che dopo il ko interno con la Ternana è scivolato al quinto posto ed ha visto le dirette rivali per la promozione diretta fare un balzo in avanti. Il Brescia di Maran occupa il nono posto in classifica ed è reduce dal pareggio esterno con l’Ascoli, terzo pari consecutivo per le Rondinelle.

Diverse novità nell’undici titolare: Marconi e Graves al posto di Ceccaroni e Diakité mentre a centrocampo fuori Segre e Ranocchia, dentro Coulibaly ed Henderson. Modulo 4-3-3 con in campo Pigliacelli tra i pali; Graves – Neldecerau – Marconi – Lund in difesa; Henderson – Gomes – Colulibaly a centrocampo; Di Mariano – Brunori e Di Francesco tridente d’attacco.

Brescia subito in vantaggio dopo appena 30 secondi con Borrelli che con un colpo di tacco mette dentro il gol che sblocca il risultato.

Il Palermo riparte a testa bassa ed al terzo minuto Di Mariano si procura un calcio di rigore. Dagli undici metri va il capitano Brunori che non sbaglia e rimette subito la gara sui binari giusti.

Partita molto vivace, il Brescia attacca, ma il Palermo oltre a difendere riparte velocemente in contropiede.

Al 13’ raddoppio del Palermo: una bella azione partita da Henderson che serve Graves, che vede Di Francesco in area bresciana, tiro sporco del giocatore rosanero che accarezza il palo e si insacca alle spalle di Avella.

Al 18’ il Brescia sfiora il pareggio con Bianchi che supera Marconi e calcia di destro, la palla intercettata da un giocatore del Palermo finisce in calcio d’angolo. Al 22’ follia di Marconi che commette fallo dopo essere stato ammonito e viene espulso. Palermo in dieci e calcio di punizione di poco fuori dal limite dell’area.

Al 26’ Corini sostituisce Henderson con Ceccaroni. In superiorità numerica il Brescia prova ad affondare alla ricerca del pareggio.

Al 29’ pareggio del Brescia con Paghera che da una lunga distanza piazza il pallone in rete alle spalle di Pigliacelli.

Partita in salita per i Rosanero che in inferiorità numerica devono fronteggiare le azioni offensive delle Rondinelle galvanizzati dal pareggio. Davvero un pessimo impatto sulla gara di Marconi che tornava a giocare da titolare dopo diverso tempo e si è reso protagonista in negativo in appena ventidue minuti, lasciando la squadra in difficoltà.

Il Palermo adesso è schiacciato nella propria area, si difende con difficoltà e fatica ad uscire. Momento topico della gara con il Brescia che produce il massimo sforzo per riportarsi in vantaggio.

Al 41’ doppietta di Borrelli che porta in vantaggio il Brescia.

Notte fonda per il Palermo che totalmente in balia degli avversari non riesce a riorganizzare le idee. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Al 45’ quarto gol del Brescia con Bisoli il cui tiro viene deviato in rete da Neldecerau.

E mentre il Palermo sparisce dal campo, l’arbitro fischia la fine del primo tempo con il Brescia in vantaggio per 4 a 2.

Ad inizio della ripresa entrano in campo Ranocchia e Mancuso al posto di Coulibaly e di Brunori.

Si ricomincia da dove era terminato il primo tempo, ovvero con il Brescia in avanti e Palermo che difende per evitare un passivo peggiore. Il Brescia in totale controllo della gara non rischia assolutamente nulla, forte della superiorità numerica fa girare a vuoto i giocatori rosanero.

Al 61’ il Palermo rischia un autogol per un retropassaggio azzardato di Neldecerau, fortunatamente Pigliacelli devia il pallone con il piede. La gara non dice più nulla, il Palermo tenta in maniera maldestra di andare avanti, ma il Brescia è in totale controllo della partita. Al 65’ esce Di Francesco ed entra Traorè, al 77’ entra Vasic al posto di Di Mariano.

La gara diventa di una noia mortale, il Brescia giochicchia, pago di un risultato che lascia ben poche speranze ad un Palermo privo di idee ed incapace di una reazione offensiva degna di tale nome. I giocatori rosanero vagano in campo come ombre di sé stessi. Hanno perso fiducia e sembra che si aspetti solo il fischio finale che arriva dopo 4 minuti di recupero per mettere finalmente la parola fine all’ennesima prestazione inconcludente e penosa del Palermo ed una sempre più preoccupante involuzione dei giocatori rosanero.

Primo tempo assolutamente da dimenticare, con una formazione assurdamente rivoluzionata rispetto alla gara persa al Barbera con la Ternana. Inspiegabile questo turn over contro il Brescia che andava fatto nel turno precedente. Disastrosi i pochi minuti giocati da Marconi, forse la prolungata assenza dal terreno di gioco ha appannato i riflessi del giocatore rosanero che dopo appena ventidue minuti ha rimediato un doppio giallo con l’inevitabile espulsione che ha lasciato in dieci i compagni. Il Palermo contrariamente agli avversari quando si trova in inferiorità numerica va in tilt e la sostituzione di Henderson con Ceccaroni non ha prodotto gli effetti sperati da Corini.

Sicuramente gettare la croce su Marconi non è totalmente giusto, né obiettivo. La responsabilità di questa disfatta, come quella con la Ternana fa capo al tecnico che ha perso il bandolo della matassa e che al di là delle promesse fatte durante le conferenze stampa prepartita non sembra più in grado di sterzare da un “percorso” del gambero che da due anni caratterizza il cammino del Palermo.

Benché siano cambiati gli interpreti si continua ad assistere ad uno stillicidio di gare deludenti che penalizzano giocatori di assoluto valore tecnico che non riescono più ad esprimere il loro potenziale. Il secondo posto si allontana sempre di più. Ma sperare in una promozione attraverso i playoff con questo attuale non gioco del Palermo è pura utopia. Il Palermo non ha un gioco, non ha una sua identità ed ha vissuto e vive delle prodezze ed iniziative dei singoli.

Il Palermo prima della gara con la Cremonese era diventato artefice del proprio destino, con il secondo posto ad un passo. Ma per vincere i campionati si deve diventare squadra, avere un’idea chiara ed precisa di gioco e saper costruire passo dopo passo una stagione vincente. Tutte qualità che finora non si sono viste e che a dieci giornate dalla fine non fanno ben sperare. Uno spreco imperdonabile di entusiasmo che penalizza tutti i tifosi rosanero sempre pronti ad accorrere in massa per sostenere il Palermo. Una grande tifoseria che certamente meriterebbe uno spettacolo migliore.

Tabellino:

BRESCIA: 30 Avella, 4 Paghera, 9 Bianchi, 18 Jallow, 23 Galazzi, 24 Dickmann, 25 Bisoli (Cap.), 28 Adorni, 29 Borrelli, 32 Papetti, 39 Besaggio.

A disposizione: 12 Cortese, 3 Huard, 6 Fares, 7 Bjarnason, 11 Moncini, 14 Mangraviti, 15 Cistana, 16 Cartano, 26 Bertagnoli, 27 Olzer, 31 Ferro.

Allenatore: Rolando Maran.

PALERMO: 22 Pigliacelli, 2 Graves, 3 Lund, 4 Gomes, 9 Brunori (Cap.), 10 Di Mariano, 15 Marconi, 17 Di Francesco, 18 Nedelcearu, 53 Henderson, 80 Coulibaly.

A disposizione: 13 Kanuric, 6 Stulac, 7 Mancuso, 8 Segre, 11 Insigne, 14 Ranocchia, 20 Vasic, 23 Diakité, 27 Soleri, 31 Aurelio, 32 Ceccaroni, 70 Traorè.

Allenatore: Eugenio Corini.

Arbitro: Rutella (Enna)
AA1: Ceccon (Lovere)
AA2: Ricci (Firenze)
IV UFFICIALE: Gauzolino (Torino)
VAR: Marini (Roma 1)
AVAR: Meraviglia (Pistoia)

Ammoniti: 11’ Marconi – 22’ Marconi (espulso) – 34’ Dickmann – 39’ Besaggio – 71’ Paghera – 77’ Neldecerau – 80’ Corini – 91′ Ceccaroni

Marcatori: 1’ Borrelli – 5’ Brunori – 13’ Di Francesco – 29 Paghera – 41’ Borrelli – 45’ Bisoli