Aumentano sempre più i soggetti allergici e asmatici ma sempre meno sono le strutture e i reparti dedicati a queste patologie. Alla due giorni dedicata al mondo dell’allergologia, organizzata dai medici Marcello Zambito e Antonino Ingrassia, esperti provenienti da ogni parte della Sicilia e d’Italia si sono dati appuntamento a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo. Durante la tavola rotonda è stato affrontato il tema della carenza di strutture pubbliche specializzate nell’Isola. Ha chiuso i battenti infatti il reparto di allergologia del Policlinico di Palermo così come quello dell’ospedale Cervello e a Trapani per una popolazione di 450 mila abitanti vi è un solo allergologo. Medici, società scientifiche, pazienti e famiglie allora decidono di unire le loro voci e combattere insieme per salvare la categoria e garantire il diritto alla salute dei soggetti allergici e asmatici.

“Le patologie allergiche sono in continuo incremento tanto che si parla di epidemia allergica – spiega l’allergologo Marcello Zambito -. C’è un 30 per cento della popolazione affetta da rinite allergica e circa il 6 per cento da asma. Molti di coloro che soffrono di asma soffrono anche di rinite e viceversa. Sono patologie in continuo aumento anche per i tanti inquinanti ambientali. Oltre alle terapie tradizionali, esistono oggi diversi farmaci biologici che possono curare sia la rinite che le complicazioni come la rinosinusite, poliposi nasale e asma. Poi vi sono le allergie alimentari. Nei bambini le più frequenti sono quelle al latte, uova, pesce e frutta secca. Negli adulti è l’allergia alla pesca. Questa proteina si trova in quantità dieci volte maggiore nella buccia rispetto alla polpa e con una diagnostica molecolare si è visto che possiamo ritrovarla in tanti altri allergeni come nelle mele, nelle ciliegie, nelle albicocche, nelle prugne, nella frutta secca e anche in alcuni alimenti vegetali come lattuga, finocchio e mais. Le strutture di allergologia – conclude Zambito – non sono presenti in moti territori, molte sono state chiuse perché son andati in pensione i primari e non ci sono stati altri medici di ricambio. Al Policlinico in atto non c’è allergologia. Questo comporta che molti allergologi vanno a lavorare fuori dalla Sicilia in altre strutture”. Daniela Gaeta è la presidente dell’associazione per la ricerca in materia di allergia, asma e ambiente ed è la voce di tante famiglie che hanno difficoltà ad accedere alle terapie e alle cure. “Il diritto alla cura dipende essenzialmente da due fattori: da una diagnosi precoce e dalla possibilità di curarsi indipendentemente dalle risorse personali – dice Daniela Gaeta -. Oggi più che mai si parla di dissesto finanziario nei Comuni e anche l’assessorato regionale alla Salute vive un periodo di difficoltà. Sentiamo parlare di razionalizzazione della spesa ma in tema di salute la spesa non può essere razionalizzata bensì resa ragionevole”.