Continua la battaglia della Consigliera Avv. Maria Luisa Di Chiara, nonché Presidente del Comitato “le malattie invisibili delle donne”, per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante.
Giorno 5 luglio l’Avv. Maria Luisa Di Chiara, unitamente alle altre componenti del Comitato, Dott.ssa Paola Montalto e Dott.ssa Michela Di Chiara, si è recata presso l’Assemblea Regionale Siciliana per illustrare di fronte alla Commissione “Salute, Servizi sociali e Sanità” e di fronte all’Assessore regionale alla salute Dott.ssa Giovanna Volo, le problematiche relative al riconoscimento della fibromialgia e delle altre malattie invisibili quali la neuropatia del pudendo e la vulvodinia.
Spiega la Consigliera Di Chiara “ dopo l’approvazione della mia mozione sulla fibromialgia presentata in Consiglio comunale, ho deciso di attivarmi personalmente, quale Presidente del Comitato “le malattie invisibili delle donne”, presso la Regione Siciliana per continuare la mia battaglia per il riconoscimento della suddetta patologia e per farmi da portavoce degli interessi dei malati fibromialgici.
La fibromialgia viene considerata malattia “invisibile” in quanto non ancora riconosciuta nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) dal Servizio Sanitario Nazionale.
E’ stato davvero commovente raccontare la mia esperienza personale di fronte alla VI Commissione Parlamentare. La mia storia di dolore, iniziata 8 anni fa, accomuna tante altre donne ed è caratterizzata da un ritardo diagnostico considerevole. Poiché tali patologie non sono riconosciute dallo Stato, le cure e le terapie sono inoltre interamente a carico delle pazienti e le spese sono spesso insostenibili. I centri piu attrezzati si trovano in prevalenza al Nord e chi ne soffre è spesso obbligato a farsi curare fuori Regione.
Pertanto ho invitato la Regione Siciliana a intercedere con lo Stato per valutare l’opportunità di inserire la fibromialgia, la vulvodinia e la neuropatia del pudendo nei Livelli Essenziali di Assistenza; a prevedere l’esenzione dal pagamento dei ticket, a garantire ai lavoratori affetti dalla patologia permessi lavorativi speciali, a istituire un sussidio economico regionale e infine a individuare Centri multidisciplinari sanitari specializzati, posto che la sindrome fibromialgica è una sindrome complessa che necessita di un approccio multidisciplinare, ovvero basato su un programma di cura che include diversi tipi di interventi: farmacologico, non farmacologico, educativo, psicologico.
La Commissione si è mostrata molto sensibile all’argomento e disponibile all’ascolto, cercando di trovare una soluzione ai vari problemi rappresentati. In particolare il Presidente On. Laccoto ha assicurato che si impegnerà a intercedere con lo Stato per il riconoscimento di tali patologie e il conseguente inserimento nei Lea. Inoltre la Commissione si impegnerà affinchè vengano strutturati sulla rete territoriale degli sportelli di diagnostica per facilitare la diagnosi della malattia e affinchè vengano istituiti dei Centri multidisciplinari sanitari specializzati all’interno della nostra Regione.
Continua la Presidente Di Chiara: “ sono contenta del risultato raggiunto, tuttavia la mia battaglia per il riconoscimento di maggiori tutele per i malati fibromialgici non si ferma qui, continuerà fino al raggiungimento di più alti obiettivi.
Ringrazio L’Assessore regionale Alessandro Aricò per essersi dimostrato sensibile al tema delle malattie invisibili delle donne e per la sua vicinanza nel raggiungimento di questo primo importante traguardo.