Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con il quale ha vinto due campionati Primavera consecutivi, Marco Sala classe 1999, è arrivato a Palermo lo scorso 28 luglio a titolo temporaneo con opzione di riscatto a favore dei Rosanero e contro-opzione a favore del Sassuolo, club che detiene il cartellino del giocatore.

Terzino sinistro, ha disputato la sua ultima stagione a Crotone, totalizzando 28 presenze e due assist. L’anno precedente, invece, aveva collezionato 32 presenze con la maglia della Spal. La sua carriera da professionista è iniziata ad Arezzo, dove è stato compagno di squadra di Matteo Brunori, ma dopo essere stato ceduto a titolo definitivo al Sassuolo, la squadra emiliana lo ha sempre girato in prestito a diverse squadre di serie B (Virtus Entella – Spal – Crotone e adesso Palermo)

Palermo potrebbe essere dunque la Piazza giusta dove poter mettere finalmente radici:
“E’ vero che ho sempre giocato in prestito, anche qui sono con questa formula – ha confermato Sala durante la conferenza stampa di presentazione. Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per guadagnarmi la stima e il rispetto dei miei compagni, dei tifosi e della Società. Poi quello che verrà a fine anno, in questo momento, non è il mio primo pensiero. Il mio pensiero è fare il bene del Palermo e l’unico modo per farlo è dare il massimo di me stesso. Il resto si vedrà. Sono molto contento di essere qui. Palermo mi ha accolto in maniera spettacolare, poche Piazze possono vantare una tifoseria così. Ho visto dalla tribuna la partita con l’Ascoli ed ho vissuto lo stadio da un’altra prospettiva ed è stato incredibile vedere la passione ed il tifo palermitano. È bellissimo, speriamo che con i nostri risultati possiamo attirare sempre più gente al Barbera, perché abbiamo veramente bisogno di tutto il popolo palermitano per fare una grande stagione. Non sarà facile, siamo una neopromossa che deve conquistare ogni singolo punto. Speriamo di avere sempre dalla nostra parte i tifosi rosanero.”

Esordio ed infortunio:
“Questo inizio è stato per me particolare, l’esordio in Coppa Italia ed in campionato e poi l’infortunio. Ma il percorso di riabilitazione sta andando bene, sono quasi recuperato e penso di poter tornare disponibile il prima possibile. Lo scorso anno io e Nedelcearu abbiamo vissuto un campionato complicato e difficile a Crotone, che ci ha dato uno stimolo per fare bene in questa stagione. Abbiamo voglia di dimostrare quello che sappiamo fare ed è motivo di orgoglio che il Palermo quest’anno abbia puntato su di noi. Sulla retrocessione del Crotone ci sono stati stati tanti fattori e tutti abbiamo avuto delle colpe. Non ho consigli da dare per evitare errori, c’è il Mister, il Direttore che sanno quello che si deve fare. In questi anni di serie B, quello che ho capito è l’importanza del gruppo, di non dare nulla per scontato, perché ogni gara è una partita a sé.

Obiettivi stagionali
Il Palermo deve avere come primo obiettivo quello di mantenere la categoria e di consolidarla. Prima si devono mettere le basi, parlare adesso di obiettivi è esagerato. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Quest’anno il campionato è più difficile, ci sono piazze come Genova, Bari che sono sicuramente di altra categoria. La Società ha fatto acquisti importanti, tutti i ragazzi che sono arrivati hanno esperienza di serie B. La concorrenza dà stimoli, allenarsi tutti i giorni pensando di doversi guadagnare il posto spinge a dare il meglio. Se uno è bravo a conquistarlo, la soddisfazione è doppia.”

Matteo Brunori
“Con Matteo avevamo giocato insieme all’Arezzo, cinque anni fa. Abbiamo disputato una bellissima stagione. Prima di venire ci eravamo sentiti e lui mi aveva confermato quello che già pensavo di Palermo, ovvero che è una città che vive di calcio. La scelta di venire qui è stata dunque facile. Prima di arrivare a Palermo, avevo postato sul profilo Instagram una storia senza pensare a quello che avrebbe scatenato. Quindi prima di venire ho capito come è vissuto il calcio a Palermo, sono stato inondato di messaggi da parte dei tifosi che mi chiedevamo quando sarei arrivato.”