Salvatore Elia esterno destro, classe ’99, è arrivato a Palermo lo scorso 28 luglio a titolo temporaneo con opzione di riscatto a favore dei rosanero e contro-opzione a favore dell’Atalanta, il club che detiene il suo cartellino. Con gli Orobici, Elia ha iniziato a giocare nelle giovanili, poi dal 2018 è stata una girandola di prestiti: Juve Stabia, Perugia e nella passata stagione Benevento.

Con la maglia rosanero, Elia ha già messo in mostra le sue qualità tecniche, la sua migliore prestazione contro il Perugia è stata battezzata con il suo primo gol in campionato davanti ai 21.000 tifosi presenti al Barbera:
Ho avuto delle emozioni fortissime – ha raccontato Elia durante la conferenza stampa di presentazione. Anche il passato di mio padre, che ho vissuto quando ero piccolissimo, mi ha spinto subito a venire qui. Sono arrivato determinato a far bene, non mi aspettavo un inizio del genere, però sono contento di avere cominciato in quel modo. Il gol al Perugia è stata una grande emozione, non ho esultato per rispetto alla squadra dove avevo giocato, ma spero di rifarmi già da sabato prossimo con l’Ascoli e poter esultare come voglio.”

Avvicendamento sulla panchina rosanero
“Sono un professionista e sono stato tranquillo quando c’è stato il cambiamento in panchina. Non ho avuto nessun timore, non ho avuto nemmeno il tempo di conoscere Baldini. Sono arrivato in un ambiente nuovo e mi sono trovato bene con il nuovo allenatore e il nuovo direttore sportivo. Ogni squadra dove sono stato mi ha lasciato qualcosa dentro. Palermo è stata una scelta voluta fortemente, perché per me è una Piazza molto importante dove se dimostri quello che vali può essere un buon trampolino di lancio. Lo scorso anno ho visto le finali playoff e guardando quelle partite mi sono proprio emozionato perché ho visto uno stadio pieno e nella mia testa ho pensato che un giorno avrei voluto giocare lì. Questa estate ho avuto diverse chiamate, quella del Palermo mi ha condizionato tanto, non sapevo che scelta fare. Quando poi avevo già firmato, ho mandato un messaggio a Mister Caserta che mi ha risposto che Palermo è una Piazza Tosta, una bella Piazza per me e che mi avrebbe fatto crescere tanto a livello personale.”

Mister Corini ed il gruppo
Abbiamo un bellissimo gruppo, i giocatori che erano qui la passata stagione mi hanno accolto in una maniera incredibile che non mi sarei mai aspettato. Stiamo formando con i nuovi un grande gruppo ed in serie B quando hai un bel gruppo si fa la differenza. Mi sto trovando benissimo con Mister Corini, lui ha le sue idee e le spiega in modo esplicito, noi le capiamo e siamo tutti nella giusta direzione. Siamo felici che arrivano giocatori forti, la competizione ti spinge a dare il 100% e dare quel qualcosa in più in ogni partita. Formandosi un gruppo forte, sappiamo di poter competere con tutte le squadre perché questo campionato è una serie A2. Sarò contento a fine stagione se al termine del campionato avrò fatto quello che ho in testa, e non dico per scaramanzia, e se il Palermo raggiunge obiettivi importanti.

Il papà Firminio Elia
“Mio papà era molto felice quando ha saputo di Palermo, ma la prima cosa che gli ho detto è che non sono venuto a qui per farmi ricordare come il figlio di Firminio, ma come Salvatore Elia; quindi, il mio obiettivo è fare bene e farmi ricordare come Salvatore. Lui avrebbe voluto la maglia del primo gol, ma l’ho tenuta io perché è stata una gara talmente importante per la prima rete segnata in rosanero che ho preferito tenerla. Ma penso che ce ne saranno altre.”

Ruolo e caratteristiche tecniche
“Al Mister piace avere gli esterni larghi e che attaccano molto. Però mi piace dare una mano in difesa e riesco a fare le due fasi. Con Matteo Brunori abbiamo già una buona intesa, a livello personale mi trovo molto bene, è una bravissima persona che dà una mano anche in campo. Non fa il fenomeno, mi sto trovando veramente bene con tutti, abbiamo molte scelte in attacco, ma siamo tranquilli perché la competizione aiuta a fare sempre bene. Sono già tre anni che gioco in serie B e mi sento maturo, ma penso che nella propria carriera ci sia sempre da migliorare.”