L’entusiasmante vittoria sull’Avellino e la politica dei prezzi attuata dalla Società di Viale del Fante (costo del biglietto pari ad 1 euro per tutti i settori dello stadio) riporta al Barbera circa 11.402 spettatori, nonostante l’orario del turno infrasettimanale che penalizza soprattutto i tifosi lavoratori impossibilitati a chiedere un permesso per seguire la gara.

Contro la Fidelis Andria, fanalino di coda della classifica, il tecnico rosanero Silvio Baldini conferma il modulo 4-2-3-1 e manda in campo Massolo in porta; in difesa Accardi – Somma – Perrotta e Crivello; Dall’Oglio e Damiani sulla linea della mediana – Valente – Luperini e Floriano sulla linea della trequarti; Brunori unica punta. Prima del fischio d’inizio, Matteo Brunori è stato premiato come migliore giocatore rosanero del mese

Subito in avanti il Palermo. Molto aggressivo, ma c’è troppa foga da parte dei giocatori rosanero che rischiano al quinto minuto su una ripartenza della Fidelis Andria con Messina, il cui tiro viene deviato in corner da Somma. Risponde un minuto dopo Damiani, che calcia da fuori area, pallone fuori di un soffio.

Il Palermo pressa molto, ma la Fidelis Andria si difende bene, riparte ed al 17’ al primo vero affondo, va in vantaggio con Messina, che raccogliendo in area un assist di Gaeta, sorprende la difesa rosanero e con un piattone batte Massolo.

La squadra rosanero cerca di rispondere alla rete subita, ma c’è troppa frenesia in avanti, si perde palla facilmente, la Fidelis Andria ne approfitta per ripartire pericolosamente in contropiede. Il Palermo è poco lucido, mentre il gioco è continuamente interrotto da falli di marca pugliesi.

Due i minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma il primo tempo si chiude sul punteggio di 0 a 1 in favore della Fidelis Andria.

Inizio di ripresa con lo stesso leit motiv del primo tempo, il Palermo cerca di costruire, ma la manovra in avanti è poco fluida e gli errori in fase di appoggio vanificano le azioni in attacco. La Fidelis Andria è ordinata in campo e non ha difficoltà a controllare e ripartire.

Al 53’ calcio di rigore per il Palermo per fallo di mano in area di Riggio. Dagli undici metri batte Floriano direttamente tra le braccia di Saracco. Clamorosa occasione fallita per rimettere in careggiata la gara.

Doppio cambio per il Palermo al 57’, fuori Floriano e Valente, dentro Soleri e Felici. Si placa il forcing della squadra rosanero, si riversa in avanti la Fidelis Andria che crede nel colpaccio, grazie ad una difesa ballerina dei Rosanero che difendono con affanno la porta presidiata da Massolo.

Al 65’ escono Crivello e Damiani ed entrano Giron e Odjer. Prova ad accelerare il Palermo, ma la gara sembra bloccata, i Pugliesi difendono strenuamente l’esiguo vantaggio agevolati anche dalla poco lucidità dei giocatori rosanero, che sbagliano molto in fase di finalizzazione del gioco. A parte il rigore sbagliato da Floriano, Saracco non ha mai corso seri pericoli.

Si perdono palloni sanguinosi a centrocampo, mentre i minuti scorrono a favore della Fidelis Andria, la cui porta sembra impenetrabile. Baldini al 74’ si gioca la carta Fella che subentra a Dall’Oglio. Ma il Palermo sembra davvero avere perso la bussola e riesce a sbagliare anche i passaggi più elementari.

Al 79’ Fidelis Andria in 10 per espulsione di Nunzella che rimedia il doppio giallo per aver steso sulla fascia Felici lanciato in contropiede. All’85’ arriva il gol del pareggio per il Palermo, lo mette a segno Luperini che raccoglie in area il cross di Felici dalla bandierina.

Finale di gara incandescente al Barbera, con tutti i giocatori del Palermo in area avversaria. La porta della Fidelis Andria sembra davvero imperforabile, il portiere riesce a respingere colpo su colpo. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, ma l’incontro si chiude sul punteggio di 1 a 1.

Il Palermo riesce ad agguantare in extremis una gara che sembrava stregata, agguantando un pareggio che muove comunque la classifica. È un pari frutto di molte incertezze soprattutto in difesa, ma è pesata più del previsto l’assenza a centrocampo di Capitan De Rose. La squadra di Baldini paga la frenesia di gioco del primo tempo e gli innumerevoli errori in fase di appoggio che hanno favorito le ripartenze della Fidelis Andria. La squadra pugliese ha giocato in modo ordinato e quando ha potuto ha rallentato il gioco. Male in difesa la coppia Crivello-Somma, responsabile della rete subita nella prima frazione di gioco. Incomprensibile invece il rigore tirato da Floriano, uscito tra i fischi. Un errore che probabilmente ha pesato nell’economia del gioco. Va dato comunque merito al Palermo che spinto dal pubblico del Barbera ha lottato fino alla fine evitando così di perdere l’imbattibilità al Barbera. Prossimo impegno dei Rosanero, domenica 20 marzo alle ore 14:30 in casa del Potenza.

Tabellino

PALERMO (4-2-3-1): 12 Massolo; 4 Accardi (cap.), 16 Somma, 33 Perrotta, 6 Crivello; 11 Dall’Oglio, 21 Damiani; 30 Valente, 17 Luperini, 7 Floriano; 9 Brunori.

A disposizione: 1 Pelagotti, 3 Giron, 10 Silipo, 15 Marconi, 19 Odjer, 23 Fella, 25 Buttaro, 27 Soleri, 75 Felici, 77 Doda, 79 Lancini.

Allenatore: Silvio Baldini.

FIDELIS ANDRIA (4-4-2): 12 Saracco; 15 Monterisi, 23 Riggio, 90 Alcibiade, 21 Nunzella (cap.); 10 Urso, 24 Gaeta, 28 Risolo, 3 Carullo; 19 Bubas, 11 Messina.

A disposizione: 1 Vandelli, 22 Paparesta, 5 Legittimo, 8 Bolognese, 14 De Marino, 30 Bonavolontà, 31 Graziano, 36 Calamita, 45 Ortisi.

Allenatore: Nicola Di Leo.

Arbitro: Monaldi (Macerata).

Assistenti: Montagnani (Bolzano) – Festa (Avellino).

Quarto Ufficiale: Arena (Torre del Greco).

Marcatori: 17’ Messina – 85’ Luperini