Domani pomeriggio si affronteranno al “Barbera”, ore 14.30, Palermo e Turris. Si tratta di una sfida con pochissimi precedenti e nata nella stagione 1987-88 in serie C2.

Infatti, di sfide tra le due squadre a Palermo ve ne sono soltanto tre ed ogni partita ha avuto un esito diverso. Il bilancio è in perfetta parità. Una vittoria per i rosa, un pareggio ed una vittoria, l’ultima in ordine di tempo, per la squadra corallina.

Il precedente che tutti ricordano tra le due compagini è il match del 16 novembre 1997, in Serie C. Si gioca al “Velodromo Borsellino” causa indisponibilità della “Favorita”. Quell’anno il Palermo retrocede in serie C2 al termine di un angosciante playout con la Battipagliese, ma viene ripescato a Luglio grazie all’esclusione dell’Ischia Isolaverde dai campionati professionistici.

Il match passa alla storia per un episodio curioso che lascia sbigottiti e attoniti i tifosi rosanero. E’ il minuto 94 di una partita sonnacchiosa e con pochi spunti da parte di entrambe le squadre. Il Palermo pressa senza troppa convinzione: l’ennesima mischia in area, la classica “palla della preghiera”, si spegne tra le mani del portiere campano Visconti. L’estremo difensore campano, incomprensibilmente, invece di rinviare, battibecca con il rosa Scarafoni e pensa bene di colpirlo in piena area di rigore. Scarafoni crolla come tramortito. L’arbitro, il signor Maselli di Lucca, fischia rigore ed espulsione per Visconti. Parapiglia, proteste vibranti dei giocatori ospiti.

Il direttore di gara però è irremovibile. Mentre sul dischetto va proprio l’esperto Scarafoni, a difendere i pali della Turris, che ha esaurito nel frattempo tutte le sostituzioni, si dirige Pietro Tarantino. Centrocampista, palermitano di nascita, scaricato troppo in fretta dalla società rosanero, medita la sua clamorosa rivincita e la ottiene, incredibilmente. Scarafoni calcia forte ma non angola troppo. Tarantino, 1 metro e 68 centimetri, intuisce e respinge. L’arbitro fischia la fine. La vendetta di Pietro è servita.

La vittoria rosanero giunge davanti ad 11.000 spettatori, per 2-0 nella stagione 87/88. Si giocava in Serie C2 e la squadra allenata da Pino Caramanno , appena rinata dopo il fallimento del 1986, ottiene a fine stagione la promozione in Serie C1. Il Palermo torna alla “Favorita” dopo il clamoroso ko di Crotone e scende in campo deciso a far subito suoi i due punti in palio per riprendere il cammino interrotto verso la promozione.

Lo fa talmente bene che chiude la pratica già nel primo tempo grazie alle reti di D’Este su punizione e del palermitano di nascita Angelo Cracchiolo che a tu per tu col portiere ospite Strino lo fredda da posizione defilata sul lato destro dell’area di rigore.

L’ultimo precedente è quello più fresco e risale alla stagione passata, in Lega Pro.

Il 25 novembre 2020 la Turris grazie ad una superba giocata di Pandolfi in contropiede batte il Palermo. Dopo aver giocato un partita difensiva in gran parte perfetta, gli uomini allenati da Fabiano in extremis approfittano dell’eccessivo sbilanciamento in avanti dei rosanero e trovano un successo insperato. Al 94′ Franco recupera palla e lancia in profondità Pandolfi, il numero 7 in velocità brucia Odjer e fredda Pelagotti in uscita.

Domani quarta sfida. Sicuramente uno dei tre segni prenderà il sopravvento sugli altri due. La speranza è che ad avere la meglio sia il segno 1.