Dopo lo sconcertante pareggio in casa con il Messina, il Palermo affronta domani in trasferta il Campobasso. La vittoria fuori casa manca dallo scorso 7 novembre, quando i Rosa si imposero ad Andria per 2 a 0, grazie ai gol di Brunori ed Almici.

Intanto dall’infermeria rosanero non arrivano buone notizie, durante l’ultimo allenamento, Doda ha riportato un trauma distorsivo contusivo nella regione mediale del ginocchio destro, mentre Dall’Oglio ha riportato un nuovo trauma contusivo alla coscia destra, già interessata da un precedente trauma durante l’ultima partita contro il Catanzaro. Continua, invece, l’indisponibilità di Marong, che necessita di ulteriore riposo a causa dei postumi da Covid.

Silvio Baldini, protagonista della consueta conferenza della vigilia, conferma che i giocatori non sono stati convocati, poi torna a parlare del pareggio con il Messina e della classifica che vede il Palermo attualmente al settimo posto:
“Secondo me è eccessivo preoccuparsi dopo tre partite. Se uno fa questo mestiere e si preoccupa non riesce poi a trasmettere alla squadra nulla di positivo. È normale che il Palermo deve cercare di arrivare il più alto possibile, ma ci sono ancora tantissime gare. Dobbiamo pensare al presente, che è il Campobasso, e quando arriveremo alla fine, vedremo cosa avremo ottenuto. Più che della classifica devo preoccuparmi e cercare di capire come è stato possibile passare da un primo tempo bellissimo ad un quarto d’ora, venti minuti, nel quale siamo andati in affanno. Devo cercare di capire questi cali, per fare in modo che non accadano più. È ancora troppo presto per pensare alla classifica. A mente fredda penso che i ragazzi si siano fatti travolgere da un episodio negativo. È bastato un episodio e la squadra si è smarrita per venti minuti, a farsi venire addosso l’angoscia e la paura. E queste cose poi si pagano, a volte queste partite si perdono, noi almeno abbiamo pareggiato.”

Prossimo avversario Campobasso e autostima della squadra
“Se domani aggrediremo il Campobasso, non ci sarà il problema delle ripartenze. La squadra deve concentrarsi sul modo di andare ad affrontare la gara, i giocatori devono sentirsi liberi, felici e vogliosi di fare qualcosa, indipendentemente da dove ti fanno spogliare quando arrivi negli spogliatoi. Ti possono fare spogliare pure in mezzo alla strada, quando vai in campo devi essere te stesso, con la tua fame, la tua voglia, devi dimostrare chi sei, che sei una persona che quando sei arrivato lì, l’hai desiderato e non hai paura di niente. Invece, tante volte, uno trova dei piccoli appigli per cominciare a giustificare qualcosa di non positivo e questo l’autostima non ce l’avrà mai. La prima cosa che mi è stato detto quando sono arrivato qui è che appunto la squadra perdeva con avversari sulla carta più deboli. Dobbiamo capire che con il lavoro e con la voglia di dimostrare a te stesso che stai indossando una maglia importante non devi avere paura se gli avversari ti fanno gol. Il lavoro del menta coach è fondamentale, ha già creato un bel rapporto con i giocatori. I problemi devono aiutarti a trovare le soluzioni. Purtroppo, quest’anno Santana non è in campo, è in panchina con me, ha grande carisma. Ma a prescindere che non c’è un leader in campo, ognuno deve giocare non condizionato dagli episodi”

Ritorno di Somma e Odjer
“Con la squalifica di Lancini, domani giocherà sicuramente Somma. Si è allenato benissimo, ha dimostrato una grande professionalità allenandosi sempre con grande intensità e voglia. Non credo sia un bambino che possa avere difficoltà e sono convinto che farà una grande prestazione. Anche Odjer giocherà dal 1° minuto, devo ancora capire al posto di chi, ancora non lo so, ma giocherà di sicuro. In allenamento si è fatto sempre vedere. In quanto al modulo abbiamo dimostrato che quando riusciamo a fare la manovra con fiducia e fluidità i gol arrivano, quindi non è tanto il modulo, ma è lo spirito che ti consente di fare grandi cose.”