Atmosfera surreale al Barbera nel giorno del ricordo di Maurizio Zamparini, ex Patron rosanero, che ha scritto le pagine più belle della storia del Palermo. Prima della gara, la squadra rosanero, scesa in campo con il lutto al braccio e il Messina osservano un minuto di silenzio, mentre l’applauso commosso dei tifosi presenti sugli spalti rende omaggio alla memoria di un uomo, di un Presidente, che da ieri è entrato di diritto nella leggenda rosanero. In Curva Nord uno striscione recita: “Da ogni critica sarai esonerato, nel bene e nel male da Palermo sarai ricordato. RIP Presidente!”

Il destino spesso si diverte a disegnare trame insolite, a volte anche beffarde, perché oggi sulla panchina rosanero a tributare l’ultimo saluto ad un presidente vulcanico e mangia-allenatori c’è quel Silvio Baldini esonerato da Zamparini a metà della stagione 2003/2004, quella che vide il Palermo trionfare in serie B e conquistare a fine campionato una storica promozione dopo 32 anni. Un rapporto conflittuale tra i due, una ferita – ha raccontato il tecnico durante la conferenza stampa della vigilia – che il tempo ha in parte risanato.

Silvio Baldini, per onorare al meglio la memoria del suo ex Presidente, oggi cercherà una vittoria nel derby contro il Messina. Modulo 4-2-3-1 per il Mister che manda in campo Pelagotti in porta, Buttaro – Lancini – Marconi – Crivello in difesa; Damiani e De Rose sulla linea della mediana; Valente – Luperini – Floriano sulla linea della trequarti; Brunori unica punta.

Parte bene il Palermo che al 2° minuto ha l’occasione per portarsi in vantaggio con Valente, ma Lewandowski riesce a respingere il tiro. Ritmi molto alti per la squadra rosanero che attacca molto bene la porta messinese ed è assoluta padrona del campo.

La rete del vantaggio arriva al 12’ con Matteo Brunori, otto gol in campionato per l’attaccante rosanero. Azione nata da una palla persa da Rizzo e Carillo, ne approfitta Valente che serve un cross basso a Brunori veloce ad inserirsi sul primo palo ed a battere con il destro Lewandowski.

Il Palermo attacca a tutto campo e non dà respiro agli avversari che solo al 24’ si affacciano dalle parti di Pelagotti che riesce ad anticipare Adorante entrato in area. Ma il Messina insiste e la manovra offensiva messinese si fa più pressante, ma la squadra rosanero difende bene e riparte in contropiede. Intanto i ritmi del gioco si abbassano. Al 35’ calcio di punizione da posizione interessante per il Messina, sulla battuta Damian, ma il colpo di testa in area di Carillo finisce alto sopra la traversa.

Ripartenza del Palermo e occasione di raddoppio per Floriano che riceve in area da Buttaro, ma a due passi dalla rete non riesce a centrare la porta. Il gol è nell’aria ed arriva al 41’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Lo mette a segno Valente (terzo gol in campionato) che raccogliendo una respinta della difesa, controlla molto bene il pallone e con un destro potente dal limite lo insacca nell’angolino sinistro della porta di Lewandowski.

L’arbitro concede un minuto di recupero, ma il primo tempo si chiude con il punteggio di 2 a 0 in favore del Palermo.

Ad inizio di ripresa il Messina cambia modulo e passa al 4-2-4 e cerca di spingersi in avanti nel tentativo di accorciare le distanze. Rispetto al primo tempo l’atteggiamento della squadra messinese è totalmente diverso.

Il Messina riapre la gara al 52’, ripartenza veloce di Russo, passaggio per Piovaccari che dal fondo riesce a crossare in mezzo per Concalves che di testa batte Pelagotti.  Il Palermo prova a rispondere buttandosi in avanti, esponendosi pericolosamente alle ripartenze dei Messinesi che pareggiano al 60’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dalla bandierina Russo che trova in area Marginean, che lasciato tutto solo, batte di testa Pelagotti.

Il pareggio cambia volto alla gara, il Palermo resta sulle gambe, il Messina invece si rinvigorisce. Al 62’ Baldini manda in campo Felici e Soleri al posto di Floriano e Luperini. Nervi tesi in campo ed accenno di rissa tra Concalves e De Rose subito sedata.

Il cambio modulo di Raciti e le sostituzioni hanno reso il Messina molto aggressivo, che dopo il pari, crede nella vittoria. Il Palermo cerca di cambiare passo, al 70’ entrano in campo Giron, Fella, Perrotta ed escono Crivello, Marconi e Valente.

Ma il Palermo è poco lucido, gioca palla lunga che non trova nessuna fortuna in avanti. Ne approfitta il Messina che sale d’intensità e mette in difficoltà i giocatori rosanero che sprecano molto e non riescono a ritrovare il buon ritmo del primo tempo. La gara è apertissima, le due squadre adesso si fronteggiano in campo cercando di superarsi a vicenda, ma è più incisiva la manovra dei messinesi, quella del Palermo è poco lucida.

Un Palermo molto confuso si butta in avanti, subendo l’inevitabile contropiede del Messina. L’arbitro concede 3 minuti di recupero, ma la gara si chiude con il risultato di 2 a 2 che allontana la squadra rosanero dai piani alti della classifica.

Inspiegabile l’involuzione nel secondo tempo del Palermo, che ad inizio di ripresa si fa agganciare dal Messina e si smarrisce nelle trame peloritane senza riuscire più ritrovarsi. Dopo un brillante primo tempo, si fa sorprendere dal cambio modulo di Raciti non riuscendo a trovare la giusta contro misura alle mosse degli avversari, che salendo d’intensità, hanno messo in difficoltà la retroguardia rosanero. Attacco del Palermo sterile, condizionato dai molti errori in fase di appoggio e di disimpegno. Incomprensibile il calo mentale e fisico della squadra di Baldini (scesa nel secondo tempo senza il lutto al braccio), che non è riuscita più a recuperare lucidità ed ha sprecato così l’occasione di conquistare 6 punti nel doppio turno casalingo, gettando via una vittoria che sembrava già conquistata alla fine del primo tempo. Un pareggio giusto che sicuramente gratifica la prestazione del Messina, ma che è un evidente e notevole passo indietro per Baldini e per il Palermo.

Tabellino

PALERMO (4-2-3-1); 1 Pelagotti; 25 Buttaro, 79 Lancini, 15 Marconi, 6 Crivello; 21 Damiani, 20 De Rose (cap.); 30 Valente, 17 Luperini, 7 Floriano; 9 Brunori.

A disposizione: 12 Massolo, 3 Giron, 4 Accardi, 10 Silipo, 11 Dall’Oglio, 16 Somma, 19 Odjer, 23 Fella, 27 Soleri, 33 Perrotta, 75 Felici, 77 Doda.

Allenatore: Silvio Baldini.

MESSINA ((3-5-2): 22 Lewandowski, 19 Angileri, 23 Trasciani, 18 Celic, 13 Carillo, 3 Concalves, 91 Rizzo, 6 Fofana, 10 Damian, 24 Marginean, 9 Adorante.

A disposizione: 12 Caruso, 5 Fantoni, 7 Russo, 8 Simonetti, 11 Balde, 14 Konate, 16 Camilleri, 21 Rondinella, 26 Fazzi, 28 Giuffrida, 77 Statella, 99 Piovaccari.

Allenatore: Ezio Raciti.

Marcatori: Brunori 12’ – Valente 42’ – Concalves 52’

Arbitro: Pascarella (Nocera Inferiore).

Assistenti: Somma (Castellammare di Stabia) – Nasti (Napoli).

Quarto Ufficiale: Maggio (Lodi).

Ammoniti: Lewandowski 40’ – Fazzi 65’ – 73’ Concalves

Totale titoli emessi: 5068