Nelle ultime due gare del girone di andata di campionato di serie C, il Palermo si giocherà una buona fetta della sua stagione. Primo ostacolo il Catania di Baldini, poi la capolista Bari. Il derby però è una gara a sé, sfugge a qualsiasi regola e previsione e la partita rappresenta un crocevia importante per entrambe le squadre.

Vietata la trasferta ai tifosi palermitani, a sostenere il Palermo saranno 100 bambini e bambine, arrivati in pullman direttamente allo stadio, che rappresenteranno tutta la tifoseria rosanero sugli spalti dello stadio Massimino. Una presenza dal forte valore simbolico, che ha l’obiettivo di dare comunque una voce alla fede rosanero, nella sua espressione più genuina e gioiosa, in una partita giudicata ad alto tasso di rischio dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Una decisione che ha suscitato polemiche e delusione anche perché nella giornata di sabato allo stadio Renzo Barbera si è disputato il derby del cuore, una partita-spettacolo tra vecchie glorie e artisti di Palermo e Catania, organizzata per raccogliere fondi in favore della città etnea.

Diverse sorprese nell’undici titolare schierato da Giacomo Filippi che non rinuncia al modulo 3-5-2 e manda in campo Pelagotti tra i pali; Buttaro – Marconi – Crivello; Accardi – Dall’Oglio – De Rose – Odjer – Valente a centrocampo; Soleri e Brunori coppia d’attacco.

Primi minuti della gara con ritmi abbastanza intensi, pressing alto del Catania molto aggressivo, il Palermo non riesce ad uscire dalla propria metà campo. La squadra rosanero riesce a contenere e prova ad alzare il suo baricentro. Al 15’ proteste del Catania per una presunta trattenuta di Marconi su Russini lanciato a rete. L’arbitro fa cenno di proseguire.

Dopo l’approccio infuocato degli Etnei, il Palermo riesce ad alzare il suo baricentro e comincia a proporsi in avanti. Al 19’ cartellino giallo per De Rose per fallo su Greco.

Al 24’ rigore molto dubbio per il Catania per atterramento in area di Biondi. Dagli undici metri Moro non sbaglia e mette a segno il gol dell’1 a 0 per la squadra rosso-azzurra.

Al 28’ gioco interrotto per malore di un tifoso tra gli spalti. Un minuto dopo il gioco riprende, il Palermo prova a reagire e si affaccia dalle parti di Stancampiano. Al 33’ occasione per il Catania che sfiora il raddoppio con Russini, il suo tiro di sinistro finisce di pochissimo a lato.

Al 41’ nuova occasione del Catania con Biondi, grande parata di Pelagotti che sulla ribattutta respinge anche il tiro di Greco. L’arbitro concede un minuto di recupero ed al 45’ Russini su una ripartenza sfiora la rete del raddoppio, il suo tiro attraversa la linea di porta e finisce fuori. Si chiude il primo tempo sul punteggio di 1 a 0 a favore del Catania.

Ad inizio di ripresa Silipo sostituisce Odjer, Filippi cambia modulo e passa al 3-4-1-2. Catania pericoloso nelle ripartenze, il Palermo si difende e cerca di proporsi in avanti. Al 53’ ci prova Silipo, il suo tiro viene parato da Stancampiano.

Filippi prova a dare una scossa suoi e al 54’ manda in campo Luperini ed Almici al posto di Dall’Oglio (fischiato al momento del cambio) e Buttaro. Al 60’ Soleri vicino al gol del pareggio. Azione partita da De Rose che allarga per Almici, cross in area per Soleri e palla fuori di pochissimo.

Al 65’ Catania in 10 per espulsione di Russini che rimedia il doppio giallo dopo un fallo su Brunori. Quattro minuti dopo, Filippi si gioca la carta Floriano che prende il posto di Valente. Adesso il Palermo attacca a pieno organico, ma il Catania si difende e cerca nelle ripartenze di fare del male alla squadra rosanero.

Al 78’ espulso Almici per un diverbio con un raccattapalle. All’85’ raddoppio di Moro che beffa Crivello e Marconi e insacca di sinistro alle spalle di Pelagotti. Un minuto dopo Fella prende il posto di Accardi. Ma cala il buio sul Palermo che rischia di prendere il terzo gol su una ripartenza velenosa dello stesso Moro. All’89’ rosso diretto per Luperini per fallo inutile su un avversario, Palermo in 9.

Cinque minuti di recupero, con il Palermo totalmente in bambola, il Catania controlla la partita e si aggiudica il derby.

Primo tempo regalato al Catania, nessun tiro in porta da parte del Palermo che ha giocato meglio nel secondo tempo. L’ingresso in campo di Silipo riesce a dare vivacità alla manovra in attacco, ma il Catania si è difeso bene e dopo il rigore realizzato da Moro ha giocato di rimessa sfruttando gli spazi lasciati inevitabilmente aperti dai giocatori rosanero che in fase di appoggio hanno commesso qualche errore di troppo. Una squadra dai due volti, quasi abulica nella prima frazione di gioco, aggressiva nella ripresa. La superiorità numerica ottenuta per buona parte del secondo tempo non è stata sfruttata, ci pensa Almici a ristabilire la parità numerica facendosi espellere dall’arbitro per una spinta ad un raccattapalle. Molto nervosismo in campo che ha contribuito a rendere poco lucida la costruzione del gioco del Palermo e diverse le azioni create dai Rosanero che si sono infrante nel muro rosso-azzurro.  Una delle prestazioni peggiori della squadra di Filippi per approccio alla gara, per l’atteggiamento, per la mancanza di idee e convinzione. Grazie alle reti messe a segno da Moro, il Catania che più del Palermo ha voluto la vittoria, ferma la squadra rosanero e conquista tre punti importanti per la loro classifica, decurtata dai punti di penalizzazione subiti a causa della difficile situazione finanziaria della Società Etnea.

Il tabellino: 

CATANIA (4-3-3): 12 Stancampiano, 3 Claiton (cap.), 4 Maldonado, 8 Rosaia, 10 Biondi, 15 Greco, 18 Monteagudo, 19 Pinto, 20 Russini, 24 Moro, 26 Calapai.

A disposizione: 1 Sala, 2 Pino, 5 Provenzano, 6 Ercolani, 7 Russotto, 13 Izco, 14 Piccolo, 16 Albertini, 21 Ropolo, 23 Cataldi, 25 Sipos, Zanchi.

Allenatore: Baldini.

PALERMO (3-5-2): 1 Pelagotti; 25 Buttaro, 15 Marconi, 6 Crivello; 4 Accardi, 11 Dall’Oglio, 20 De Rose (cap.), 19 Odjer, 30 Valente; 27 Soleri, 9 Brunori.

A disposizione: 12 Massolo, 3 Giron, 79 Lancini, 33 Perrotta, 54 Peretti, 77 Doda, 29 Almici, 17 Luperini, 7 Floriano, 10 Silipo, 23 Fella.

Allenatore: Filippi.

MARCATORI: 24’ e 85’ Moro

Arbitro: Rutella (Enna). 

Assistenti: Belsanti (Bari) – Politi (Lecce).

Quarto ufficiale: Monaldi (Macerata).

Ammoniti: De Rose al 19’ – Pinto al 22’ – Claiton al 32’ – Accardi al 52’ – Russini al 58’ – Almici 78’ espulso – Luperini 89’ espulso