• Oggi potrebbero arrivare le prime ordinanze che riportano in zona gialla due o tre regioni
  • il contagio cresce in tutto il Paese ma la Sicilia regge
  • Preoccupazione per i giorni di Natale

I casi di Covid19 in Italia sono in aumento per la quinta settimana consecutiva e sta crescendo la pressione sui reparti ospedalieri e le terapie intensive, con un numero sempre maggiore di ricoverati.

Tornano sotto pressione gli ospedali

L’aumento interessa, con ampie variazioni, tutte le regioni salvo la Basilicata e trascina verso l’alto le curve sul fronte ospedaliero: i ricoveri con sintomi crescono del 15,8% e le terapie intensive del 16,4%. A livello nazionale, in base all’ultimo monitoraggio Agenas, al 23 novembre il tasso di occupazione è dell’8% in area medica e del 6% in terapia intensiva, sotto dunque la soglia di allerta fissata rispettivamente al 15 e al 10%, ma con notevoli differenze regionali.

Due regioni rischiano la zona gialla

Per l’area medica superano infatti la soglia del 15% Provincia Autonoma di Bolzano (16%) e Friuli-Venezia Giulia (18%), che con il 14% supera anche quella del 10% per l’area critica. Inoltre,18 Province contano oltre 150 casi Covid per 100.000 abitanti.  A fronte di tale peggioramento, rileva sempre Gimbe, sono in “netto ritardo” le somministrazioni dei richiami vaccinali: “Per coprire le persone chiamate a fare la terza dose entro il 31 dicembre, ovvero 22,6 milioni, il ritmo dovrebbe salire a 600.000 somministrazioni al giorno”.