“I rischi concreti ed immediati sono, da un lato, l’emergenza igienico sanitaria con i rifiuti per strada e, dall’altro, tariffe aumentate per i cittadini e il dissesto finanziario per oltre 200 Comuni. La Regione intervenga subito con soluzioni condivise che servano a salvaguardare un servizio essenziale e ad evitare il fallimento”. Sono le parole pronunciate dall’on. Giuseppe Laccoto durante il dibatto in Assemblea Regionale alla presenza dell’Assessore Regionale all’Energia e ai servizi di Pubblica Utilità Daniela Baglieri.

“Il contributo finanziario annunciato e atteso – ha detto ancora l’on. Laccoto – deve essere erogato immediatamente dalla Regione ai Comuni che non riescono a sostenere le esorbitanti spese per il trasporto e il conferimento dei rifiuti: bisogna che sia chiaro che gli Enti Locali devono ricevere i fondi adesso, perché le variazioni di bilancio possono essere fatte solo entro il 30 novembre. Ricevo tante telefonate allarmate dai sindaci del messinese: non è possibile neppure modificare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti che i Comuni, così come previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno approvato entro lo scorso 31 luglio e adesso si trovano a fare i conti con la nuova pesantissima tariffa di conferimento pari a 334 euro a tonnellata per i rifiuti che dovranno essere trasportati fuori Regione, così come comunicato il mese scorso dalla Sicula Trasporti, la società che gestisce la discarica di Lentini.

La Regione scarica le responsabilità sulle SRR, ma queste società sono sprovviste di strumenti adeguati e devono fare fronte ad una procedura particolarmente lunga e farraginosa per la realizzazione degli impianti.

E’ un’emergenza che ho più volte prevista e annunciata con diverse interrogazioni puntualmente senza risposta – commenta ancora l’on. Laccoto. I funzionari regionali sembrano sordi alle continue sollecitazioni, ma i tempi lunghi si ripercuotono soprattutto ai danni dei cittadini che, ricordiamolo, pagano interamente, per legge, il servizio di gestione dei rifiuti urbani e non credo che accetteranno di buon grado un ulteriore aumento delle tariffe. Sono quegli stessi funzionari regionali che predispongono bandi troppo complessi per la realizzazione di due termovalorizzatori e costringono la Regione a prorogare la scadenza su sollecitazione delle imprese in difficoltà e scoraggiate nell’interpretazione delle clausole del bando. Davvero – ha concluso l’on. Laccoto – dovevamo arrivare a questo punto? Davvero dovevamo arrivare con l’acqua, anzi con i rifiuti alla gola?