di Roberto Dall’Acqua

Profonda, incisiva e graffiante, Arianna Chiara, pseudonimo di Arianna Chiara De Piccoli, dopo la partecipazione a Il Cantagiro e la vittoria del premio SIAE con “Amore particolare”, pubblica “Se non ricordo”, il suo nuovo singolo.

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Il brano, scritto dalla stessa artista e prodotto da Giovanni Pastorino, racconta l’esigenza di ritrovare se stessi all’interno di una relazione di coppia che appare spenta, celata dal velo di una routine che logora e consuma lentamente la fiamma dell’amore e dei comuni interessi – «e com’è stupido pensare di sfuggire alla monotonia» -, puntando il focus sulla ricostruzione di un’identità individuale che, per troppo tempo, è stata accantonata, interrotta, lasciata da parte per «ma come posso fare a rinunciare a tutto quello che siamo ancora io e te, ma come faccio a lasciarti andare se non ricordo, se non ricordo più com’ero prima di te, chi ero prima di te?» -. Un’identità sospesa a mezz’aria nel firmamento dei rapporti interpersonali che occorre ritrovare per ritrovarsi, per tornare a brillare di quella luce propria che consente di accendere un nuovo fuoco interiore, un fuoco che, se alimentato dalla brezza dei sogni e degli obiettivi, può nuovamente accendere non soltanto il proprio futuro, ma anche quello di entrambi i partner.

«“Se non ricordo” – spiega Arianna Chiara – si apre parlando di una relazione che dopo anni appare monotona, incastrata in una soffocante routine quotidiana, ma si evolve rivalutando la situazione, con la consapevolezza di quanto possa in realtà essere preziosa la normalità e di come, quest’ultima, sia infondo l’aspetto più significativo e piacevole di un rapporto di coppia. Ho voluto mettere nero su bianco le mie emozioni in un giorno come tanti: sono uscita di casa, ho camminato sola nel silenzio della città bagnata dalla pioggia e, alla fine, mi sono ritrovata, provando una forte emozione inattesa che mi ha permesso di comprendere e comprendermi, facendomi tornare sui miei passi, ricordandomi quanto sia speciale ciò che spesso diamo per scontato. Questo pezzo mi ha dato l’occasione di esprimere me stessa attraverso l’incontro di musica e parole, realizzando un progetto che mi rappresenta in maniera autentica».

Attraverso un testo diretto e riflessivo, l’artista ci invita ad abbattere le mura che cingono i nostri cuori in una quotidianità che toglie il respiro e ci intrappola, ostacolando la realizzazione di ambizioni e progetti – «non so dirti che facciamo, ma soltanto “resta qui”» – e avvolgendo il piacere e la sicurezza, scaturiti dalla consuetudine, in una routine monotona e grigia che ci impedisce di sentirci a nostro agio, rendendola un’abitudine da scardinare.

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Di Roberto Dall’Acqua

Giornalista professionista dal 12 ottobre 1994