E’ stato presentato ieri mattina a Palazzo dei Normanni il 29esimno rapporto Eurispes che mostra un quadro chiaro della reale condizione in cui versano le regioni italiane e il Mezzogiorno in particolare.  Non sono dati positivi quelli raccolti dall’istituto di ricerca. In primis l’alto tasso di disoccupazione giovanile a Palermo. Il 71% della popolazione è in cerca di lavoro e 418 mila sono i giovani italiani che negli ultimi anni si sono trasferiti all’estero in cerca di un lavoro. Questi i dati forniti da Nicola Piazza presidente del Comitato Scientifico Eurispes Sicilia, al tavolo con gli altri relatori.  Ma obiettivo del rapporto non è solo fotografare il nostro Paese ma anche e soprattutto promuovere idee e iniziative volte alla soluzione dei problemi.  Perché come spiega Gian Maria Fara presidente di Eurispes:”Accanto ad un’Italia che soffre e che non dà alle sua gente la percezione di sicurezza, c’è anche un’Italia fatta di imprenditori coraggiosi, di uomini e donne vocati all’accoglienza e alla solidarietà”. Molti i temi trattati durante il convegno, moderato dal vicedirettore del Giornale di Sicilia, Marco Romano. Tra i relatori, anche Teresa Piccione e Saverio Romano della Camera dei Deputati, Alessandro Albanese presidente di Confindustria Palermo e Luca Danese consigliere Eurispes e già sottosegretario ai Trasporti. A soffrire di più, secondo i dati Eurisopes, è il Sud, Sicilia e Sardegna in particolare, dove cinque famiglie su dieci (il 54%) hanno visto diminuire nell’ultimo anno il proprio potere d’acquisto, dove si trova il numero più elevato di cittadini costretti ad utilizzare i propri risparmi per arrivare a fine mese, dove 4 persone su 10 non riescono a sostenere il costo delle spese mediche nè a saldare le rate del mutuo per la propria casa. «Occorre individuare – ha detto Saverio Romano- nuovi modelli di sviluppo capaci di incidere sul lavoro e sulla produzione. Serve una riforma vera della burocrazia e dell’amministrazione pubblica». Più duro e diretto Albanese, il presidente di Confindustria Palermo che attacca la pubblica amministrazione, incapace di dare tempi alle imprese e pene certe ai funzionari che bloccano gli iter burocratici facendo scappare gli investitori. ”L’imprenditore – spiega Albanese – crea reddito e posti di lavoro ma deve essere messo in condizione di poterlo fare”. A commentare invece i dati che rivelano la mancata percezione di sicurezza degli italiani è Teresa Piccione. “Non si sentono al sicuro  – ha sottolineato l’onorevole Piccione – anche se il numero delle violenze è diminuito”. Dai dati di Eurispes infatti nel corso degli ultimi due anni, la paura di subire reati è aumentata per un terzo della popolazione italiana.

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