Marco Federici fotografo: L’idea di vestire a nudo delle modelle mi è venuta semplicemente per capire realmente il mondo del Body Art. Un giorno dopo avere visto dei dipinti sul corpo umano effettuati in live durante una sfilata di moda organizzata da Progetto Runway chiesi alla realizzatrice di tale opera, Francesca Guarneri di Soncino se sarebbe stata in grado di portare avanti il mio pensiero. Da qui nacquero diversi colloqui che mi fecero capire che il mio progetto potesse proseguire. Il tutto poteva funzionare solo se fossi riuscito a trovare due modelle che si prestassero a condividere questa esperienza. Parlai con Daniela Simoni responsabile di Progetto Runway e venne fuori il nome di Eleonora Fulgenzi, appena uscita dal corso di portamento e donna di grande personalità. Ci mise un po’ di tempo ad accettare perché il progetto prevedeva di essere dipinte sul corpo completamente nudo. Una volta fugate le sue perplessità ora mi serviva affiancare un’altra modella per mettere in difficoltà la Body Art Guarneri e mettere me stesso, fotografo, di fronte a delle difficoltà di diversità di colore tra le modelle.

Marco Federici

Con Francesca individuammo due abiti della collezione della stilista catanese Maria Giovanna Costa, esposti nell’atelier della moda di Spazio Next a Desenzano del Garda.

La scelta di Sofia Sgarrino fu anche condivisa da Eleonora che assecondò la scelta per via della propria amicizia tra loro.

Una volta messa al corrente Maria Giovanna, che ne fu felice della scelta dei sui outfit per questo progetto la squadra era fatta a me bastava semplicemente aprire le porte del mio studio fotografico ed aspettare il momento per potere immortalare queste opere umane.

Francesca Guarneri

Francesca Guarneri Body Art:

È da un po’ che volevo fare un progetto di questo tipo e parlandone con Marco Federici fotografo professionista, abbiamo deciso di fare questa bellissima esperienza .

“Riprodurre un abito su pelle”

Prima di fare un lavoro di questo tipo c’è stata una ricerca attenta sulla trama, sulla stampa da riprodurre, sul colore; ho cercato di avvicinarmi il più possibile ai campionari che ho visionato concentrandomi sul loro equilibrio visivo percettivo.

Una volta studiato lo stile, ho eseguito il progetto su pelle… adattandolo sul corpo ho dovuto rivisitarlo dandogli una mia personale interpretazione.

Ci sono volute circa due ore e mezza per ogni “lavoro” e sono soddisfatta dei risultati ottenuti.

Colori all’acqua , tecnica mista.

Sofia Sgarrino

Sofia Sgarrino modella:

Sono stata contatta dal fotografo Marco Federici per collaborare a un progetto con un’altra modella, per un lavoro di Body Art che avrebbe interessato la stilista Maria Giovanna Costa.

L’artista Francesca Guarneri ha dipinto su di noi due abiti totalmente diversi e ricchi di dettagli.

Con la sua bravura e stata capace di riportare degli abiti in stoffa su pelle addosso a noi e farli sembrare del tutto realistici.

E stata per me un’esperienza diversa e senza dubbio indimenticabile, qualcosa di nuovo e creativo che trasporta il mondo della moda su un altro piano.

Moda su pelle che si adatta a ogni corpo.

Ovviamente grazie anche alla bellezza degli abiti proposti e alla bravura del fotografo.

Eleonora Fulgenzi

Eleonora Fulgenzi modella:

Sembrava ieri che il fotografo Marco Federici mi chiedeva la collaborazione per un progetto molto particolare ed ora a distanza di mesi vedere le foto ed i video circolare sui social mi riporta a quei momenti; la proposta era di vestirsi di un abito pitturato addosso della stilista Maria Giovanna Costa ma completamente a nudo. L’artista di Body Art l’avevo già vista collaborare con Progetto Runway.

Francesca Guarneri, la sua arte prende vita direttamente sulla tua pelle ma non avevo ancora avuto l’onore di lavorare con lei. L’emozione di partecipare ad un progetto così singolare si è unita ad una sensazione inaspettata per me; mentre la pittura veniva stesa sul mio corpo ed ogni dettaglio definito in ogni “ricamo”, la sensazione di essere nuda andava via via sparendo; ero completamente vestita di idee, moda e passione. Quel giorno siamo state due le fortunate, io e Sofia. Il lavoro è stato lungo ma il risultato è stato eccezionale: non mi sarei mai aspettata nulla del genere e quel momento doveva essere fissato ed immortalato. È stato il turno di Marco Federici che con i suoi scatti ha messo una cornice indelebile a tutti i particolari sui nostri corpi in quel momento, non più nudi.

Maria Giovanna Costa

Maria Giovanna Costa ingegnere e designer:

L’ ammirazione tanto per la figura di Donna Franca Florio per averci lasciato l’eredità soprattutto umana e l’esempio di una donna forte e per il bagaglio culturale lasciato da questa famiglia di certo immenso che da siciliana che sono non può svanire, spinge la stilista a dedicarle una collezione di tessuti come quello che è rappresentato dal lavoro artistico del Body Art di Francesca Guarneri. Grande emozione per me stilista veder prendere vita i tessuti da me ideati.

L’ idea di alcune mie collezioni nasce dall’ esigenza personale, culturale e sociale di dare alla Sicilia un’immagine accurata, affidabile elegante e trasparente. Maria Giovanna Costa nel creare questa grafica si è inspirata ad un particolare dell’abito di Donna Franca Florio rappresentato nel quadro del Boldini, in maniera stilizzata.

La collezione dei tessuti e degli abiti vuole esprimere un modello culturale di moda che ingloba il patrimonio artistico, monumentale e ambientale.

Maria Giovanna Costa insieme alla collaborazione di un indotto altamente qualificato come la stretta collaborazione con l’atelier della moda Spazio Next a Desenzano del Garda dove sono esposte le mie collezioni; abiti indossati durante gli shooting in studio e in esterno e fotografati da Marco Federici fotografo di moda; portati in passerella dalle meravigliose modelle di Progetto Runway di Daniela Simoni che ne è la responsabile, propone il nuovo concetto della moda come industria culturale sociale e ambientale, sposando iniziative come questa dove l’arte diventa uno degli elementi principali.

Il brand MGC riunisce la funzionalità del design all’estetica contemporanea, riuscendo a costruire il proprio successo partendo dalle grafiche dei tessuti che raccontano una storia e poi arrivando soprattutto a capi d’alta moda personalizzabili. Il marchio, pur orientato al design, ha un approccio easy fashion, rispondendo alle esigenze di una clientela trasversale e delle future generazioni.

L’intento è quello di realizzare una produzione ‘Made in Italy’ creativa, di alto livello culturale ma anche uno stile urbano e dinamico.

Grande emozione per la stilista veder prendere vita i tessuti da lei ideati .

“MGC TI VESTE DA NUDO”. 

Il risultato finale grazie al grande lavoro del fotografo Marco Federici e della Body Art Francesca Guarneri è stato veramente emozionante, foto che sembrano dei quadri e che racchiudono tanta storia, arte e creatività di diversi artisti, un bellissimo messaggio che la foto di moda lancia alle future generazioni del mondo fashion.

Un ringraziamento particolare va alle modelle Eleonora e Sofia che hanno messo a nudo i propri corpi per aver messo in risalto i miei abiti, mettendo perfettamente a fuoco ogni sfumatura e con le curve dei loro corpi anche la parte sensuale della vestibilità di questi tessuti.

Daniela Simoni

Daniela Simoni di Progetto Runway:

Vedere due modelle appartenenti al mio progetto essere scelte per un lavoro così particolare; messe a confronto l’una con l’altra in un progetto così ambizioso come quello del fotografo di moda Marco Federici e della professionista di Body Art Francesca Guarneri, titolata su diverse testate giornalistiche, mi ha reso veramente fiera del lavoro che da anni portiamo avanti con tutto il gruppo di donne e uomini, per essere pronte a richieste ambiziose come questa. Eleonora e Sofia mi hanno reso particolarmente fiera del lavoro che svolgono per Progetto Runway; si sono fatte trovare pronte per essere vestite ancora una volta degli abiti della stilista catanese Maria Giovanna Costa.

Ringrazio tutto il team che ha svolto un lavoro importante, particolare e che ora tutto il mondo può valutare e condividere la nostra professionalità.

Di Roberto Dall’Acqua

Giornalista professionista dal 12 ottobre 1994