Edoardo Pierozzi, fiorentino, classe 1991, insieme al suo gemello Niccolò è cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina. A Palermo è arrivato lo scorso 29 luglio a titolo temporaneo con opzione di riscatto a favore dei rosanero e contro-opzione a favore del club Viola. Il suo trasferimento in maglia rosanero era stata una delle ultime operazioni dell’ex DS Renzo Castagnini. A fine agosto, dopo aver giocato un minuto nella gara vinta contro il Perugia e venti minuti nella trasferta di Bari, rumors di mercato davano per già terminata la sua avventura con il Palermo, ma il ritorno a Firenze non si mai è concretizzato perché sia Mister Corini, che l’area tecnica della Società di Viale del Fante hanno sempre avuto fiducia nelle qualità tecniche del giocatore, come confermato dallo stesso Pierozzi durante la conferenza stampa di presentazione:

“Sono arrivato qui in un momento di transizione, ma sono rimasto sempre molto carico e concentratissimo di vestire questa maglia. Nelle due partite nelle quali ho giocato ho provato una gioia immensa. Da quando sono arrivato non ho pensato altro che a lavorare giorno dopo giorno per guadagnarmi il posto sul campo. Tutte le voci su eventuali movimenti in uscita sono infondate. La Società ha sempre dimostrato grande fiducia in me e di credere in me. Gli unici consigli che ho ricevuto sono stati quelli di restare concentrato sul campo e di allenarmi bene.”

Caratteristiche tecniche
Nasco dal settore giovanile come terzino puro. Nel modulo di Mister Corini posso ricoprire il ruolo di terzino destro, negli ultimi due anni ho giocato anche più avanzato, come quinto di centrocampo ed infatti nelle prime gare in maglia rosanero il Mister mi ha impiegato in una posizione più avanzata, ma il mio ruolo naturale è quello di terzino destro. Le mie caratteristiche principali sono la spinta in fase offensiva, una discreta velocità, una buona lettura delle linee difensive e quindi del lavoro insieme ad altri giocatori della difesa. Se devo ricordare un giocatore del Palermo, mi viene in mente Barzagli, anche se aveva un ruolo diverso dal mio, è di Firenze come me ed ha mosso i primi passi della sua importante carriera qui.”

Gara con la Reggina e derby in famiglia
Il derby con mio fratello è stata una gioia grandissima. È stata la prima volta che ci affrontavamo da avversari dopo aver fatto tutta la carriera insieme, condividendo tutto, passo dopo passo. Aver condiviso una partita di serie B da avversari in due Piazze del genere è stata una bella gioia per noi, per i nostri genitori e per la nostra famiglia.”

Obiettivi stagionali
Vorrei esultare nel Barbera pieno. Già nelle prime uscite stagionali il pubblico è stata una spinta incredibile, soprattutto per me che venivo da Alessandria, bellissimo ambiente ma con uno stadio molto piccolo. Giocare in uno stadio come questo che avevo visto esclusivamente in Tv quando il Palermo era in serie A è una spinta ed una gratificazione incredibile. Se dovessi scegliere un obiettivo, vorrei giocare più partite possibili davanti ad un pubblico come questo. Non mi aspettavo di arrivare così presto in una Piazza così prestigiosa. La Tv non rende quanto il Barbera può spingere la squadra verso la porta ed il risultato. Anche venerdì è stato impressionante quanto possono aiutarci i nostri tifosi e sono veramente grato di poter giocare nel Palermo. Ho giocato qualche partita nelle giovanili della Nazionale di varie under e quindi mi piacerebbe riuscire ad avere una convocazione nell’Under 21. Sicuramente dovrei giocare con più continuità, ma sono convinto che con una cassa di risonanza come Palermo, la convocazione non è un’utopia. Come in tutte le grandi squadre anche qui c’è molta concorrenza. Alessio ed Ales stanno meritando di giocare perché stanno facendo delle ottime prestazioni, ma sono convinto di potermi ritagliare il mio spazio e di far vedere quanto potrà essere utile il mio contributo alla squadra.”