Il noto Agente Fifa, Danilo Caravello, che cura gli interessi tra gli altri dei due portieri del Palermo, Mirko Pigliacelli e Samuele Massolo, è stato intervistato in esclusiva da TuttoPalermo.net, dove ha parlato dei due assistiti, ma anche di tanti altri argomenti. 

Lei è agente di diversi giocatori, tra cui i due portieri del Palermo: Samuele Massolo e Mirko Pigliacelli, come si sente avendo due giocatori nella sua scuderia che si contenderanno il posto da titolare nella stessa squadra?

“Come dualismo tecnico è ovvio che ognuno dei due voglia giocare. Non c’è però nessun tipo di problematica, perché sono sono due professionisti esemplari ed uomini veri. Lavorano sempre al massimo per poter giocare ed accettano le scelte che vengono prese dal proprio allenatore e dalle parti tecniche. Ognuno è cosciente delle proprie responsabilità e del proprio ruolo che hanno all’interno della squadra. Non creano nessun problema e sono sempore a disposizione”.

Per quanto riguarda Pigliacelli possiamo affermare che quando ha saputo che il Palermo lo stava cercando, non ci ha pensato su due volte?

“Ha ricevuto diverse richieste e quando ha avuto la chiamata del Palermo, abbiamo messo mezza giornata per trovare l’accordo contrattuale e per dire si al fascino ed alla storia che ha la piazza di Palermo. Si è realizzato quello che era l’obiettivo del ragazzo di voler tornare a giocare in Italia in una piazza importante”.

Cosa lo ha spinto a scegliere i rosanero, visto che aveva ancora un anno di contratto? Lui voleva tornare in Italia, ma c’erano altre richieste?

“Si, Mirko aveva ancora un anno di contratto con il Craiova e si stava pensando anche al rinnovo contrattuale, dove il ragazzo si è trovato molto bene. Aveva però varie richiesta in Europa ed in Italia ed abbiamo scelto il Palermo che per noi era la sistemazione migliore per tornare in Italia dalla porta principale, in una piazza prestigiosa ed importante come è quella di Palermo”.

Nella scorsa stagione Massolo è stato senza nessun dubbio uno dei protagonisti nei play-off, come si sente sapendo che molto probabilmente tornerà ad essere il secondo?

“L’anno scorso è stato sicuramente protagonista della vittoria del Palermo soprattutto nei play-off ,dove ha avuto un rendimento altissimo e rimasto con tanto entusiasmo, cosciente della sua situazione tecnica in Serie B. Lui è in scadenza di contratto con il Palermo, ma siamo pronti a sentire la società perché vorrebbe continuare a vestire la maglia rosanero. Non sarà un problema a restare a Palermo, visto che loro hanno stima del giocatore”.

Nella sua carriera ha messo a segno diverse trattative per i suoi assistiti, qual è stata la trattativa più lunga e difficile da portare a termine?

“Negli anni ne ho viste tante di trattative difficili o che magari sembrava che non si sbloccassero mai. Posso ricordare ad esempio quella di Fabio Grosso dal Palermo all’Inter e poi dall’Inter al Lione da campione del mondo, andando a giocare in Francia, in un paese che avevamo battuto ai calci di rigore vincendo il titolo mondiale. Anche quella di Domizzi che andò via avendo fatto 10 reti nel Napoli ed essendo stato uno dei migliori difensori di Serie A con una doppietta su calcio di rigore a Buffon, che andò all’Udinese nell’ultima mezza giornata di calcio mercato. Anche se mi piace pensare che la più difficile sarà  la prossima, quella che dovrà arrivare che poi alla fine è così. Le trattative più belle son quelle che si chiudono in una giornata o in mezza giornata, quelle che richiedono maggiore tempo a volte possono avere un intoppo e saltare”.

Vedendo la rosa del Palermo a cosa potrà puntare?

“Un giudizio per adesso è parziale e riduttivo, perché il mercato è ancora in essere nella sua fase cruciale, soprattutto per il Palermo che ha avuto il cambio del proprio allenatore. Sicuramente completerà la rosa con 4-5 acquisti importanti. Una piazza così importante come il Palermo attrezzerà la squadra per disputare un campionato difficile come lo è quello di Serie B”. 

Come è cambiato il calcio mercato rispetto a qualche anni addietro?

“Dopo ventiduenni di esperienza è cambiato in maniera radicale, come è normale che sia. Le cose cambiano in tutti i livelli. Un mercato più difficile, più vasto, globale, aperto a tutti i paesi del mondo con maggiore competizione, con maggiore scelta. C’è un ricambio dirigenziale. Per rimenare sempre in auge, sul pezzo bisogna dimostrare capacità, professionalità e serietà. Sono cose che premiano sempre noi procuratori nel calcio attuale”.

In Serie B quali saranno le squadre che lotteranno per la promozione?

“Ci sono almeno una decina di squadre che potranno lottare per la promozione, però per quella diretta si fanno preferire attualmente le retrocesse: Cagliari, Genoa e Venezia ed aggiungerei anche il Parma, che ha una rosa di tutto rispetto ed ha un allenatore vincente come Pecchia che ha vinto negli ultimi quattro anni due campionati di Serie B a Verona ed a Cremona. Questa Serie B è una A2”. 

Facendo un salto di categoria come vede la Serie A, con tante squadre che molto probabilmente lotteranno per la vittoria finale?

“Le squadre favorite o attrezzate per lo scudetto sono le milanesi: Inter e Milan, la Roma, che ha fatto un mercato importante e la solita Juventus, che ha sempre una mentalità vincente. Poco sotto metterei la Lazio,il Napoli e la Fiorentina. Vedremo però come si completerà il mercato delle vari squadre che potrebbe fare cambiare la scala dei valori”.

Ci sono altri giocatori che gestisce che interessano al Palermo?

“I miei contatti sono costanti, però per adesso non ho miei assistiti in trattativa con il Palermo”.