L’Infiorata di Noto, giunta alla 43esima edizione, ha riscosso un successo senza precedenti. Numeri record a livello di turisti e visitatori provenienti da ogni dove, l’introduzione di sistemi tecnologici per innaffiare i petali di fiori, e il prolungamento di altri due giorni della manifestazione: queste sono stati alcune delle caratteristiche dell’edizione 2022. A parlare dell’Infiorata, delle iniziative collaterale e del grande successo ottenuto, il Primo Cittadino del Comune di Noto, Corrado Figura.

Sig. Sindaco, grazie per la disponibilità. Partiamo dal significato di Infiorata: cosa rappresenta per lei? Tre aggettivi per descriverla e perché.

“L’Infiorata di Noto, di anno in anno è: incantevole, rara e sublime. La prima Infiorata, pensate, fu fatta il 10 e l’11 Maggio 1980, grazie alla guida eccelsa dei Maestri Infioratori di Genzano di Roma che, invitati a Noto dall’amministrazione comunale guidata dall’allora Sindaco Rizza e dall’ex Azienda Provinciale del Turismo, guidarono gli infioratori netini secondo la loro centenaria tecnica e maestria. Le prime kermesse a Noto furono fatte, oltre ai classici tappeti di fiori, con sfilate di auto d’epoca, in collaborazione con Concessionarie Fiat; e sfilate di carri imbelliti dai fiori. L’Infiorata di Noto è stata iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (REIS). Ha un valore immenso e le memorie storiche vengono riportate nel presente, in un contesto da sogno che ben esprime il senso dell’arte barocca. L’evento è ricco di eventi culturali, spettacoli, mostre, oltre al Corteo Barocco. Quest’ultimo si svolge con la presenza di più di 200 figuranti, che riportano in vita le 7 famiglie aristocratiche della Città ed indossano i preziosi costumi settecenteschi.”

Tante le novità in questa 43′ edizione: in primis, una edizione più lunga. Come mai si è deciso di prorogarla di altri due giorni?

“Abbiamo deciso di allungare fino a martedì 17 Maggio per dare la possibilità di visitare l’infiorata; e ciò sarà possibile perché abbiamo acquisito un nuovo sistema di irrigazione, così da dare la possibilità agli operatori economici di potersi rilanciarsi, dopo due anni e mezzo di pandemia, e dare la possibilità ai visitatori di fruire dello spettacolo dell’Infiorata per due giorni in più. Tra le altre novità Il costo del biglietto per l’Infiorata che è stato di due euro e cinquanta, considerato un obolo necessario per fronteggiare i costi organizzativi ed alzare la qualità dei servizi offerti.”

Un’altra novità, il sistema d’acqua nel corso di via Nicolaci per rendere i petali sempre vivi. Un sistema mai adattato nelle altre edizioni. Ha funzionato?

“Assolutamente si. Come ho detto prima l’Infiorata è rimasta tale e quale da sabato mattina per il nuovo sistema di irrigazione. Una scelta coraggiosa che si è rivelata azzeccata e vincente.”

Noto non è solo Infiorata, ma anche Arte: oltre i due palazzi nobiliari che si affacciano sull’elegante Via Nicolaci, anche il Convitto che quest’anno ospita la mostra “Miti Eroine e Ribelli”. Si può definire un connubio perfetto per il visitatore che vuole godere delle bellezze artistiche architettoniche della nostra terra.

“Un connubio oserei dire perfetto. Ho mantenuto personalmente la delega della Cultura perché sono convinto che con la Cultura si rigenerano le Città. Noto è un territorio vasto (il primo in Sicilia e il quarto in Italia per la sua estensione) e particolarmente interessante, non solo per le sue architetture e per la sua cultura barocca, l’oro della nostra pietra che si accende di sfumature dorate al tramonto, ma anche per le sue peculiarità come terra ricca di tradizioni, i suoi aspetti per la produzione artigianale, nonché alla bellezza dei suoi paesaggi, alle dolci colline, alle albe sul mare, alle maestose riserve naturali del territorio – ricche di biodiversità -, ma anche per le feste e gli eventi che ogni anno scandiscono e caratterizzano la vita della nostra Città.”

In questa 43esima edizione il tema è stato “Patrimonio UNESCO”. Considerate questa edizione come una ripartenza e quindi occorre ripartire dalle bellezze del nostro territorio. Può commentare questa scelta e i bozzetti più rappresentativi

“Tutti i bozzetti sono stati incantevoli. Il tema della 43esima edizione dell’Infiorata di Noto è stato dedicato al Ventennale dell’iscrizione alla Lista Unesco del Val di Noto (World Heritage List). Il 29 giugno del 2002 l’Unesco iscriveva tra i Siti Patrimonio dell’Umanità le otto città tardo-barocche del Val di Noto: Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli. Nonostante i tempi ristretti, visto che la mia Amministrazione si è insediata a fine ottobre, abbiamo preparato tutto nel minimo dettaglio. Non abbiamo lasciato nulla al caso e abbiamo programmato un calendario ricco di eventi, che ci vedranno impegnati da ora fino in estate, per ripartire dopo due anni di restrizioni. Allo stesso tempo sono state fatte delle scelte oculate, perché la pandemia ha messo tutti gli enti pubblici in difficoltà.”