Obiettivo secondo posto. Dopo l’esaltante vittoria al Partenio Lombardi contro l’Avellino, l’obiettivo di arrivare a ridosso del Bari non sembra più un’utopia. Nelle ultime due giornate, infatti, il Palermo è a soli 4 punti dal Catanzaro, secondo in classifica, ma con una partita ancora da recuperare, quella del prossimo 30 marzo con il Taranto.

Chiaramente, si dovranno superare gli ostacoli che da qui fino alla fine della stagione la squadra rosanero affronterà, ad iniziare dal turno infrasettimanale di domani che vedrà i ragazzi di Silvio Baldini scendere in campo al Barbera con la Fidelis Andria.

Quasi tutta la Rosa sarà a disposizione del tecnico rosanero, protagonista della consueta conferenza stampa della vigilia
“Non ci saranno cambi obbligati, l’unico assente sarà De Rose perché è squalificato, poi sono tutti recuperati. Sarà una partita importante che deve dare continuità alla vittoria di Avellino. I ragazzi stanno bene, sono concentrati. Chiunque giocherà, sono convinto che farà bene. Non penso possa esserci un calo di attenzione dopo il successo in trasferta. L’unica cosa che chiedo ai ragazzi è di allenarsi con una certa intensità. Noi siamo rientrati ieri, abbiamo dormito benissimo in nave. È stato un viaggio comodo, abbiamo recuperato dalla fatica e ieri sera ci siamo allenati non con un allenamento defaticante, ma per battere l’Andria. Ai ragazzi ho detto di allenarsi pensando di aver perso con l’Avellino e di dover riscattare la gara. Dobbiamo dimostrare qualcosa a noi stessi, dobbiamo avere voglia di vincere, soprattutto perché domani ci saranno più tifosi delle altre volte e dobbiamo far vedere loro che noi ci siamo. I ragazzi adesso sono più convinti di ciò che fanno, hanno più autostima in loro stessi e cercano di fare le cose che proviamo quotidianamente. La chiave sta lì, riuscire a fare le cose che si sono provate. Se ci riesci, sicuramente hai un vantaggio. Gli obiettivi si raggiungono con il coraggio e con le idee che si esprimono durante il lavoro settimanale. Ad Avellino quando loro sono rimasti in dieci, invece di accelerare e cercare di fare il terzo gol, siamo diventati più prudenti. Non sempre si è premiati quando ci si comporta così, può accadere un episodio e la gara finisce 2 a 2 e resta il rammarico di non aver fatto quelle cose che sapevi andavano fatte. Vorrei che la squadra giocasse sempre pensando di dover fare qualcosa in più del risultato.”

Filotto di vittorie
“Tutti abbiamo voglia di fare un filotto di vittorie ed arrivare il più alto possibile. Abbiamo la convinzione di essere una squadra che può dire la sua contro chiunque. Dipende tutto da noi, non tanto dagli avversari. Domani dobbiamo dimostrare che dopo la vittoria con l’Avellino, abbiamo fame, abbiamo voglia di scalare la classifica. Domani è una gara dove non deve esistere la frenesia, ma l’aggressività. Con la Vibonese bisognava avere più pazienza, L’ Andria invece è una squadra che gioca, che nonostante non abbia una buona classifica, non gioca di rimessa, ma ha un gioco ed una identità. Bisogna essere molto feroci ed aggressivi e cercare di inaridire tutte le situazioni che potrebbero trovare se gli lasciamo troppo campo. Noi giochiamo molto alti ed i nostri avversari tentano sempre il lancio lungo a cercare la punta che tocca palla per la seconda punta oppure per gli esterni. Noi dobbiamo essere preparati su queste giocate che possono farci.”

Buttaro-Pelagotti-Massolo-Soleri- Fella
Buttaro sta bene, ma ho terzini destri in quel settore di campo, devo scegliere chi fare giocare tra Doda e Accardi. Accardi è leggermente favorito, anche se Doda si è allenato benissimo. Penso che Buttaro abbia bisogno di avere allenamenti di forza sulle gambe. È un giocatore molto importante. Ho fatto questa scelta, ma lui sarà in panchina con noi, perché se poi cambio idea, anche se Buttaro ha fatto un allenamento differenziato, se dovesse scendere in campo le cose le sa già. Per quanto riguarda il portiere, sono orientato, come nelle ultime gare a riconfermare Massolo. Penso che abbia fatto bene ed ha bisogno di giocare partite per dimostrare il suo valore. Sono soddisfatto per gli interventi che ha fatto domenica con l’Avellino. Questo ragazzo ha grandi qualità. Dico che sono orientato perché fino all’ultimo momento io non decido. Guardo sempre gli allenamenti e se qualcosa non mi quadra, posso sempre cambiare. Massolo e Pelagotti sono molto amici, sono in simbiosi, devo dire bravo a Pelagotti, perché è così che ci si comporta. Quello che conta è la squadra. Di qui alla fine se uno lavora seriamente ha sempre la possibilità di guadagnarsi il posto. Questo vale per tutti. Mi dispiace se in Rosa c’è qualcuno che si sente penalizzato e non ha l’entusiasmo e la forza di reagire. Mi auguro di no, perché andremo a giocarci i play off e avremo bisogno di tutti. Per quanto riguarda Soleri, ad Avellino ho preferito metterlo dall’inizio, domani lo farò partire dalla panchina perché conoscendo cosa mi può dare, so che può spaccare la partita in qualsiasi momento. Può darmi una mano per cercare di cambiare in meglio ciò che accade in campo. Fella, come tutti gli altri ha la possibilità di giocare sempre. Tramite l’allenamento tutti possono dimostrarmi se sono utili alla causa del Palermo. Se li vedo andare forte è sicuro che li faccio giocare. Non mi innamoro dei giocatori. Nel gioco del calcio osservo con spirito distaccato e cerco di premiare i calciatori che veramente giocano per la squadra.”

Tifosi
“Non è retorica, ma credo che la magia che c’è dentro lo stadio, la simbiosi tra squadra e tifosi sia fondamentale per scrivere cose che rimarranno nella storia. Ho detto ai ragazzi che abbiamo la fortuna di fare avvicinare la gente allo stadio, dobbiamo giocare per loro, perché saranno loro che nei momenti di difficoltà ci daranno la forza di ribaltare anche le prestazioni più difficili. Mi auguro domani di fare una grande partita, soprattutto dal punto di vista del gioco, solo così possiamo fare innamorare la nostra gente e farla sentire orgogliosa di vestire la maglia della loro città e della loro storia. I giocatori e gli allenatori passeranno, i tifosi resteranno per sempre e fino al giorno della loro morte tiferanno Palermo. Dobbiamo regalar loro l’impresa, per farlo occorre la magia che ti dà uno stadio pieno.”