La 27ª giornata del campionato di serie C vede il Palermo impegnato in trasferta nel difficile campo di Foggia. I Rosanero vogliono confermare l’ottima prestazione di sabato scorso, mentre i Pugliesi, a secco di vittorie da sette giornate, cercano i tre punti per rilanciarsi in classifica e superare così questa fase delicata della loro stagione.

Silvio Baldini schiera il modulo 3-4-2-1 e manda in campo Pelagotti tra i pali, Accardi – Lancini e Marconi in difesa; Felici – Odjer – Damiani – Valente a centrocampo; Floriano e Luperini dietro l’unica punta Brunori.

Il Palermo prova a fare la partita, ma il Foggia pressa e non permette ai Rosanero di impostare la manovra in avanti. Ed al 3’ minuto arriva il gol del vantaggio del Foggia. Lo mette a segno Di Paolantonio che raccoglie in area un assist di Nicolao e da due passi da Pelagotti mette comodamente la palla in rete.

Dopo la rete subita, il Palermo soffre il pressing del Foggia che con estrema facilità riesce a scavalcare il centrocampo rosanero ed a portarsi pericolosamente in avanti. Al 12’ episodio molto dubbio in area foggiana, Brunori viene atterrato, ma l’arbitro fa proseguire. Il Palermo prova a reagire, ma c’è poca lucidità in fase di appoggio, si perde facilmente palla e ne approfitta il Foggia per ripartire.

Al 25’ incredibile pareggio del Palermo con Brunori che raccoglie un assist di Floriano e segna a porta vuota. Il portiere del Foggia era rimasto fermo a causa di un infortunio, ma nessuno si era accorto dell’infortunio di Volpe ed il n. 9 rosanero ha messo il pallone dentro. Vibranti proteste dei pugliesi, ma la rete è valida. Esce il portiere foggiano, entra Domingo.

Al 35’ raddoppio del Foggia con Merola, servito da Curcio che sfrutta una indecisione di Lancini per mettere al centro. Incredibile la facilità con la quale la squadra di Zeman riesce a superare il centrocampo rosanero e a beffare la difesa rosanero.

Al 37’ Baldini corre ai ripari ed effettua una tripla sostituzione: fuori Felici, Odjer e Floriano, dentro Soleri, De Rose e Crivello. Prova a spingersi in avanti il Palermo, l’arbitro concede 2 minuti di recupero, ma il primo tempo si chiude sul punteggio di 2 a 1 in favore del Foggia.

Ad inizio di ripresa Fella prende il posto di Luperini, il Palermo cambia modulo e passa al 3-4-3. Ma la manovra rosanero è prevedibile, molti gli errori in fase di appoggio.

Al 50’ occasione del Palermo con Soleri che fallisce il tapin vincente su assist di Brunori.

Il terzo gol del Foggia arriva al 55’. Lo mette a segno Garofalo che lasciato completamente solo in area rosanero raccoglie l’assist di Curcio e mette il pallone alle spalle di Pelagotti.

Al 60’ esce Damiani ed entra Silipo, ma il Palermo sembra assolutamente incapace di reagire, mentre il Foggia al 67’ dilaga e mette a segno il quarto gol. Nicolao salta facilmente Crivello e Marconi, mette dentro per Curcio che dribla Lancini e di testa segna la rete del 4 a 1.

Due minuti dopo Brunori a tu per tu con il portiere tira la palla sui piedi di Domingo.

È notte fonda per il Palermo. Il Foggia gioca sul velluto e domina in lungo e largo, forte del vantaggio continua ad attaccare e tiene in scacco la squadra rosanero priva di idee e di gioco. Zeman fa lezioni di calcio ad una squadra rosanero che sembra lontana parente di quella vista al Barbera appena tre giorni fa.

Sparisce dal campo il Palermo, incapace di ragionare e di concretizzare al meglio le azioni offensive. Il Foggia non spinge più, pago del 4 a 1, e controlla con estrema facilità una gara che ha letteralmente dominato. L’arbitro concede tre minuti di recupero, la gara si chiude con la vittoria del Foggia per 4 a 1. I Pugliesi interrompono così un digiuno di vittorie che durava da 7 giornate, il Palermo fallisce la prova di maturità e non conferma quanto di buono aveva fatto vedere con la Juve Stabia.

Una rondine non fa primavera. A Foggia si rimaterializza il solito Palermo targato trasferta e vanno in scena i soliti e ben noti errori/orrori difensivi della squadra rosanero. Stravolta la formazione iniziale rispetto alla gara con la Juve Stabia, il Palermo si è fatto sempre sovrastare a centrocampo dal Foggia. I giocatori pugliesi, padroni del campo, sono riusciti a tagliare come il burro la difesa rosanero, sempre distratta ed in bambola. Gioco totalmente involuto, senza idee. Giocatori rosanero senza mordente e senza personalità. Forse ci si era troppo esaltati dopo la brillante vittoria con la Juve Stabia, che oggi ha perso in casa con il Catania. Il Palermo cercava conferme, ma l’unica conferma che ha trovato è la sua fragilità mentale, la sua non continuità che non consente di poter sperare nella scalata di una classifica che si allunga ulteriormente, dopo le vittorie di Bari e Catanzaro e di una sorprendente Virtus Francavilla che ha battuto nello scontro diretto l’Avellino. Il passivo di Foggia è pesante, umiliante, da dimenticare, come la prestazione dei giocatori rosanero. Baldini dovrà necessariamente rivedere le sue convinzioni e cercare di riprendere in mano il bandolo di una matassa che ad oggi sembra davvero troppo ingarbugliata.

Il tabellino: 

FOGGIA (4-3-3): 12 Volpe, 6 Di Pasquale, 9 Ferrante, 10 Curcio (cap.), 18 Merola, 21 Garofalo, 25 Petermann, 31 Di Paolantonio, 33 Rizzo, 35 Buschiazzo, 38 Nicolao.

A disposizione: 22 Domingo, 4 Gallo, 8 Rocca, 7 Rizzo Pinna, 11 Vitali, 14 Maselli, 19 Sciacca, 20 Girasole, 24 Turchetta.

Allenatore: Zdeněk Zeman.

PALERMO (3-4-2-1): 1 Pelagotti; 4 Accardi (cap.), 79 Lancini, 15 Marconi; 75 Felici, 19 Odjer, 21 Damiani, 30 Valente; 7 Floriano, 17 Luperini; 9 Brunori.

A disposizione: 12 Massolo, 6 Crivello, 10 Silipo, 16 Somma, 20 De Rose, 23 Fella, 27 Soleri, 33 Perrotta, 36 Mauthe.

Allenatore: Silvio Baldini.

Arbitro: Ricci (Firenze).

Assistenti: Niedda (Ozieri) – Piedipalumbo (Torre Annunziata).

Quarto Ufficiale: Catanoso (Reggio Calabria). 

Marcatori: 3’ Di Paolantonio – 25’ Brunori – 35 ‘ Merola – 63’ Buschiazzo

Ammoniti: 20’ Luperini – 43’ Di Pasquale