Una giornata di sensibilizzazione e riflessione sulla condizione della donna, la violenza di genere e i tanti  femminicidi, 108 in Italia quest’anno, è stata organizzata dall’Unione Italiane Ciechi e ipovedenti di Palermo nell’atrio principale di Palazzo delle Aquile, sede del Comune. L’iniziativa si è svolta in contemporanea e in diretta streaming con altre 100 sezioni territoriali dell’Unione ciechi su tutto il territorio nazionale. Ad aprire la manifestazione e a dare il benvenuto ai presenti, dinanzi ad una panchina rossa, simbolo della Giornata, posizionata nell’atrio, è stato il vicesindaco Fabio Giambrone e tanti sono stati i rappresentanti del Consiglio e della Giunta comunale ad intervenire. L’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Mantegna ha sottolineato come “Questa giornata tiri in causa tutti, come istituzioni e cittadini a riflettere su un tema forte, delicato e di difficile soluzione. L’amministrazione comunale – continua l’assessore – ha da tempo e nel tempo tenuta alta l’attenzione. Nella nostra città esiste una rete antiviolenza con grandi esperienze nel territorio e tante attività che permettono alle donne di uscire lentamente da quella condizione di violenza con sostegno anche psicologico”. Tommaso Di Gesaro presidente dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Palermo descrive, la violenza sulle donne come “segno di una cultura sbagliata, in cui sono presenti elementi di oscurantismo che stentano a morire. Ci sono a volte forme di violenza anche psicologiche che costituiscono l’humus attorno al quale poi crescono gli episodi maggiormente drammatici che portano all’uccisione delle donne – commenta Di Gesaro – La prima battaglia culturale va fatta sulla parola “amore”. Ne abbiamo perso davvero il significato perché amore non è possesso della persona della quale si può fare quello che si vuole. Le persone vanno rispettate tutte a prescindere dal loro genere. L’Unione Italiana ciechi non si è voluta tirare fuori da questo importantissimo tema che interessa la coscienza di tutti e lo fa con la consapevolezza che il problema della violenza sulle donne tocca anche, e lo fa in maniera ancora più grave, le persone disabili, le donne non vedenti che oltre ad avere le difficoltà di denunciare, non hanno spesso una loro autonomia”. Ecco perchè l’Uici Palermo ha intrapreso un percorso di collaborazione con l’associazione Le Onde. A confermarlo è Maria Rosa Lotti: “Abbiamo in atto dei progetti per facilitare l’accesso da parte di chi ha una doppia difficoltà per chi vive in una condizione di violenza, spesso all’interno della propria famiglia, e non riesce, da sola, a raggiungere il centro antiviolenza o a contattarlo perchè non ha informazioni adeguate. E noi come centro antiviolenza, attraverso l’Uici, possiamo capire come aiutarle e come lavorare con ciascuna di loro”. Presenti anche le consigliere comunali Giuseppina Russa e Concetta Amella. E commoventi le testimonianze di donne non vedenti come Carolina Tarantino e di chi lavora all’interno dell’Unione come Grace Serra componente del Gruppo di lavoro Pari Opportunità che sottolinea la tanta indifferenza intorno al problema. “Se io so che una donna viene maltrattata non devo stare zitta, non devo pensare che la cosa non mi riguardi – dice –  Se sentiamo urla provenire dalla casa vicina possiamo intervenire, possiamo denunciare”. Alle donne intervenute è stata consegnata una rosa e una pergamena con una poesia sulla donna riprodotta in carattere a stampa e in Braille realizzata dalla Stamperia Regionale di Catania che racconta la preziosità della donna e del suo diritto di essere liberamente amata.