Amap avvia piano emergenza per garantire fornitura

Palermo, 17 nov. – A seguito della elevata torbidità dell’acqua in uscita dalla diga regionale Poma, che ha superato i 2800 NTU (il valore massimo consentito per l’avvio agli impianti è 150 e il valore massimo per l’uso potabile è 4), i tecnici dell’AMAP hanno fermato stamattina l’impianto di potabilizzazione Jato a Partinico. Ciò comporterà una progressiva riduzione della pressione in tutti i comuni della fascia costiera Ovest e, se il problema non sarà superato entro le prossime 12/24 ore, anche per la zona nord della città di Palermo.
L’Amap ha avviato i necessari contatti con il Dipartimento regionale competente, per valutare l’avvio di operazioni di scarico dalla diga che possano ridurre la quantità di fango.

Con una nota inviata al tutti i comuni interessati Amap comunica che per sopperire parzialmente al deficit che si è venuto a creare è stato aumentato il prelievo dal sistema Rosamarina Scanzano Piana fino a raggiungere la capacità di trattamento massima del potabilizzatore Risalimi.

Considerate le condizioni di criticità rappresentate, di concerto con la Segreteria Tecnica dell’ATI, è stato predisposto il piano di emergenza allegato che prevede una turnazione che coinvolge i comuni della fascia costiera orientale / occidentale e alcuni distretti della rete idrica della Città di Palermo. Il piano sarà operativo già dalla mattinata del 18/11.

L’erogazione ad ogni singolo comune/distretto verrà effettuata ad intervalli di 48 ore onde consentire la pressurizzazione dell’acquedotto Jato che, in via emergenziale, verrebbe alimentato “al contrario” attraverso il collegamento con la condotta Pedemontana realizzato da Amap in località Petrazzi, Palermo. Il piano potrà essere suscettibile di correzioni di dettaglio e in ogni caso verrà modificato e/o sospeso in dipendenza delle condizioni di torbidità delle acque prelevate dal Poma.