Seconda trasferta consecutiva per il Palermo che a Taranto cercherà di riscattare la prestazione opaca del derby. Fuori Peretti, che ha rimediato un edema oculare dopo essere stato colpito da una pallonata durante la gara con l’ACR Messina, Filippi dovrà fare a meno anche di Accardi (disponibile dalla prossima settimana) e di Buttaro che deve scontare l’ultimo turno di squalifica, mentre in avanti è già pronto a rientrare Nicola Valente.

“Abbiamo finito la rifinitura in mattinata e Valente sta bene – ha confermato Filippi durante la conferenza di vigilia gara – È disponibile al 100%, sarà sicuramente della partita, poi se partirà dall’inizio lo vedremo strada facendo. Giron e Valente possono giocare insieme. Nicola, essendo ambidestro può ricoprire entrambi i ruoli. Questa settimana abbiamo lavorato tanto sugli aspetti che non sono andati bene a Messina. Sono molto sereno per come ha lavorato la squadra. Doda e Soleri stanno bene, anche loro possono essere della partita e come tutto il resto del gruppo si sono allenati bene facendosi trovare pronti. Quando un allenatore può scegliere è meglio. Questa settimana abbiamo lavorato tantissimo sul mantenimento delle distanze, intervenendo sugli errori commessi nel derby. Non sento di avere emergenze in difesa, i giocatori che abbiamo, bastano e avanzano. Noi giochiamo sempre per vincere, ma bisogna tenere conto anche degli avversari che contro il Palermo vengono a giocare la partita della vita.”

Taranto e l’ex di turno Saraniti
“Sicuramente avrà tante motivazioni per far bene. È un giocatore che dopo non essere stato riconfermato a Palermo si ritrova di fronte la sua ex squadra che rappresenta anche la sua città natale. È dunque normale che possa dare il 110%, ma domani non ci sarà solo Saraniti, affronteremo tutto il Taranto, una squadra che gioca bene e sta facendo bene. Dobbiamo essere bravi nella lettura della partita e questo non è semplice, non solo per noi, ma anche per le grandi squadre. Riuscire a leggere i momenti della gara è qualcosa che richiede tempo e occorre lavorarci molto. Considerare il Taranto, il Messina e il Latina come matricole è un errore madornale. Taranto è una Piazza che vive di calcio, ha una società seria che ha allestito un buon organico. C’è un pubblico molto caloroso. Ho giocato lì due anni e sono testimone che sotto questo aspetto posso dire che dobbiamo essere pronti ad aspettarci un clima caldo ed essere bravi ad entrare subito in partita. Taranto per me è una città bellissima, ritornarci è un immenso piacere e ritornare da avversario sarà un’emozione forte.”