La magia di poter assistere ad una partita allo stadio è un’emozione unica ed irripetibile. Ancor di più se la “prima volta” accade per un match destinato a passare alla storia. Quel Palermo-Savoia dell’ 11 marzo 2001
che al 90’ fece esplodere il Barbera per il gol del capitano Massimiliano Cappioli. Fu il riscatto della sconfitta dell’andata, il viatico per il ritorno in serie B della squadra rosanero, ma anche la gara che per Antonio Montagna sancì l’inizio del suo grande amore per il Palermo:

“Seguo il Palermo da quando a 9 anni vidi la mia prima partita allo stadio. Mio padre per farmi una sorpresa aveva acquistato i biglietti per Palermo – Savoia. Fu un battesimo di fuoco che mi fece innamorare per sempre dei colori rosanero. Nella mia mente di bambino l’impatto con lo stadio pieno fu emozionante, ma quello che non potrò mai dimenticare è il boato dei tifosi al gol di Cappioli. Credo che in pochi stadi si possa provare la stessa emozione. Da allora non ho mai lasciato i colori rosanero e tutto sommato sono stato un ragazzino fortunato, perché ho vissuto gli anni della serie A. Anche se molti dei miei compagni di scuola tifavano per la Juventus, Milan o Inter, non mi sono mai fatto influenzare, per me non c’è stato mai nessun dubbio. Ho sempre continuato per la mia strada.”

La promozione in serie A del 2004
“Venivo dalla delusione della mancata promozione del 2003, dalla sconfitta per 3 a 0 con il Lecce. Ma ad inizio della stagione ero entusiasta per gli acquisti che la Società stava facendo. Il Palermo infatti dominò il campionato ed anche se eravamo quasi certi di andare in A, c’era in città la voglia di esplodere di gioia alla fine della stagione. Ogni partita che si vinceva era un tassello che ci permetteva di raggiungere l’obiettivo finale. La partita contro la Triestina la vidi in casa con i miei parenti perché non riuscimmo a trovare i biglietti. Ma fu ugualmente bellissimo. Al fischio finale dell’arbitro uscimmo tutti per strada a festeggiare. Ricordo anche che in quel periodo c’era una trasmissione televisiva molto seguita “Campioni, il sogno” ed il Cervia venne a giocare al Barbera. Andai a vedere la partita, perché anche se non ho mai praticato a livello agonistico, gioco a calcio e mi sarebbe piaciuto poter giocare insieme ai ragazzi del Cervia, anche solo per 10 minuti, contro i miei beniamini.”

Il ricordo più bello
“Ho fatto il mio primo abbonamento nell’anno in cui arrivò Pastore. Fu una stagione strepitosa, ci giocammo l’accesso in Champions League contro la Sampdoria. Per me vedere giocare dal vivo Pastore è stata una delle cose più belle in assoluto che ho vissuto allo stadio. Rimane il mio beniamino.

Fallimento e rinascita
“Dopo la grande delusione per il fallimento dell’U.S. Città di Palermo, la rinascita del nuovo Palermo è stata bellissima. Negli ultimi due anni anche se si lottava per la Serie A allo stadio si respirava un’aria pesante, non di festa. Si era un po’ perso quell’attaccamento alla maglia che c’era negli anni precedenti. Ho creduto nel progetto della nuova Società, mi sono abbonato ed ho seguito il ritiro della squadra a Petralia. Vedere ritornare l’entusiasmo tra i tifosi, anche se si ripartiva dalla serie D e potere avere la possibilità di stare vicino ai giocatori, poter parlare con il Presidente e l’allenatore è stato emozionante. Per me, il giocatore simbolo del nuovo corso è Mario Alberto Santana. Aveva lasciato un buon ricordo di sé e non era scontato che sposasse la causa rosanero. Invece ha dato una grossa mano alla squadra, è stato fondamentale nello spogliatoio e ci fatto vincere il derby con un gol strepitoso che ancora adesso mi fa brillare gli occhi.”

Il Palermo che verrà
“Sono fiducioso per il prossimo campionato, perché mi è piaciuto il finale della scorsa stagione. Giacomo Filippi ha meritato sul campo la riconferma. Era doveroso dargli una possibilità. Spero che non si ripetano gli errori dello scorso anno, ma ho già notato che molte cose stanno cambiando, a partire dalla sede del ritiro. Sono rimasto un po’ deluso dal settimo posto, ma credo che la Società abbia capito che sono stati commessi alcuni sbagli organizzativi e tecnici che sicuramente non verranno più ripetuti, anche se alla fine sarà sempre il campo a decidere.

Palermo CalcioMercato
“Ho scelto di collaborare con Vito Lores Giglia, amministratore della pagina FB di “Palermo CalcioMercato” perché in genere oltre le partite, il tifoso è affascinato dal calcio mercato. Finito il campionato si pensa solo a chi arriva e alle cessioni. Non esiste nient’altro. È un argomento che mi entusiasma, un ramo bello di questo sport.”

Appartenenza
“L’amore per il Palermo non si può spiegare, tifare per la squadra della propria città, vedere i giocatori dal vivo, sono emozioni che una squadra del nord non può dare. Il Palermo mi appaga e non mi interessano i trofei vinti da una squadra che non mi appartiene.”